✿➳4

131 7 8
                                    

Poco dopo essere arrivata in infermeria, l'infermiera mi mise dell'acqua ossigenata e mi disse di aspettare lì perché doveva prendere i cerotti dall'infermeria della scuola*.

Mentre che aspettavo guardavo la mia ferita pensando “ammazza oh che botta”
All'improvviso sentii una voce maschile dietro di me:
"Hey, tutto okay?"

Parlavo il giapponese molto bene. Sapevo che prima o poi sarei andata in Giappone, quindi avevo provveduto fin da subito a prendere corsi privati con docenti madrelingua che mi avevano aiutata molto.

Presi uno spavento e mi girai di colpo verso la figura. Sclerai internamente dopo essermi accorta di avere davanti il numero 10 della squadra maschile.

"Tutto okay, grazie. Non serviva scomodarti" dissi mantenendo la più calma possibile.
"Sta' tranquilla. Posso vedere cosa ti sei fatta?"

Gli porsi un po' insicura la mano con le nocche bagnate dall'acqua ossigenata precedente. Erano arrossate ma non si vedeva sangue, prima l'infermiera le aveva tamponate con un batuffolo di cotone.
Mi prese delicatamente la mano avvicinandola un po' a se. Mi provocò un brivido lungo la schiena e le cosiddette 'farfalle allo stomaco'. Stavo morendo. Il suo tocco mi piaceva molto, mi faceva sentire a mio agio.

Dopo aver esaminato per bene la ferita mi disse:
"Non è nulla, giocando a pallavolo ti ci abituerai" fece un mezzo sorriso che io trovai stupendo.
"Guarda che io gioco a pallavolo da 2 anni" dissi riprendendomi velocemente da quello stato di trance.

Fece una faccia sorpresa, come se non se lo aspettava.
E un'altra volta venivo sottovalutata da una persona che non conosco... Come sempre del resto.

"Cosa c'è?"
"N-nulla è solo che non me l'aspettavo"
"Non ti sembro all'altezza di una giocatrice di pallavolo?"
"Assolutamente no! Non volevo far capire questo"
"Cosa volevi far capire? Sono pronta ad ogni critica per migliorare" dissi sorridendo. Mi era venuto spontaneo, cosa potevo fare davanti ad un ragazzo così bello come lui?

"Sei già abbastanza brava, secondo me"
"Grazie" dissi con un mezzo sorriso. Non mi ero accorta che la sua mano teneva ancora la mia. Ad interrompere quel momento fu l'infermiera che tornò con una garza e un pacco di cerotti.

"Suna, che ci fai qui? Sei venuto a vedere come sta T/c?"
Il ragazzo si girò velocemente rispondendo all'infermiera che si trovava nei dintorni quindi quando mi ha vista voleva accettarsi che stessi bene.

"Allora ci vediamo" disse salutandomi con un cenno della mano.
Ricambiai e dopo che l'infermiera mi mise un cerotto sulle nocche andai dal resto della squadra che, ormai preoccupata mi stava aspettando.

Appena arrivata mi tempestarono di domande sul come stessi, se era tutto apposto...
"Ragazze sto bene! Non preoccupatevi" risposi accennando un sorriso.
Nessuno si era mai preoccupato così tanto per me, al di fuori di mia madre. Mi si scaldò il cuore a sentire tutte le mie compagne preoccupate.
"T/n ha sorriso! T/n ha sorriso!" disse Mina saltellante, sorpresa dal fatto che io abbia sorriso. Come biasimarla.
Dopo esserci cambiate, Linsday ci informò che avremmo dormito in albergo; saremmo partite l'indomani mattina.

Uscendo dalla palestra vidi Suna con il resto della squadra maschile. Appena mi notò mi sorrise e mi salutò con un cenno della mano. Arrossendo ricambiai.
Le mie compagne videro tutta la scena e mi guardarono con un sorrisetto pervertito.
"Che c'è?" dissi ricomponendomi e assumendo la mia espressione seria di sempre.
"Sul pullman ci racconterai..." disse Linsday girandosi e continuando a camminare.

*

Arrivate sul pullman mi sentivo leggermente osservata, così tolsi una cuffietta e presi quasi un colpo a vedere tutti gli occhi delle ragazze puntati su di me.
"Non mi interessa avere una relazione per ora" disse Linsday mimando il tutto con tono drammatico.
"Non sono fidanzata, l'ho appena conosciuto"
"T/n non ci credi nemmeno tu" disse Mina trattenendo una piccola risata.
"E va bene, ma non c'è molto da raccontare" dissi rassegnata e cominciando a raccontare quello che era successo in infermeria.
"Questo è un ottimo inizio!" disse Ally dopo che conclusi il magnifico racconto.

*

Arrivata a casa, non c'era nessuno ad aspettarmi, come al solito. Mia madre a lavoro e mio fratello doveva fare una ricerca scolastica con un suo compagno di classe.

Mi misi il primo pigiama che mi capitò e sprofondai la faccia sul cuscino del mio letto, pensando a ciò accaduto il giorno precedente.

Dopo 5 minuti sentii il mio telefono vibrare. Era una notifica di Instagram...

𓆩spazio me𓆪
*non so se è una cosa fattibile o no ma per come l'ho immaginato io c'è un'infermiera in palestra, dopo gli spogliatoi, e un'altra dentro la scuola.
Io non so come sta venendo la storia, se vi piace o no (sempre se ce ne sono persone che la leggono lol) però devo dire che mi sto impegnando (▰˘◡˘▰)

Flowers of YouthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora