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-no- serrai la mascella deglutendo davvero rumorosamente.
-Lissie, ti prego, posso aiutarvi- mi implorò. Aveva le sopracciglia inarcate, e gli occhi che chiedevano pietà. I lati della bocca erano ricurvi, come se di li a poco si fosse messo a piangere.
-non chiamarmi così- assottigliai i miei occhi.
Mi allontanai un paio di passi da lui e lo guardai dall'alto al basso -Malfoy, tu hai ucciso Albus Silente, perciò l'unica cosa che posso fare è punirti- sfodero la bacchetta e lui sgrana gli occhi.
-devo ucciderti- non credetti nemmeno alle mie parole, ma dovevo farlo.
-no... Per favore!- mette le mani davanti al volto come per proteggersi, ma evito di risultare sensibile a quella scena.
Stavo per scagliare un potente Avada Kedavra, che avrebbe posto fine ai suoi battiti cardiaci in un istante, ma una voce mi bloccò fino a farmi gelare il sangue.
-FERMA RIDDLE!- sbraitò Piton, che sembrava apparso dal nulla -sono stato io ad uccidere Silente. Voldemort aveva dato l'incarico a Draco, ma lui si è rifiutato e il compito di uccidere il nostro caro preside è passato a me- confessò.
Guardai Draco sconcertata.
Le lacrime avevano improvvisamente preso forma sul suo viso, ed io ero li a fissarle mentre scorrevano lente sulla sua pelle di porcellana.
Tirai un sospiro e rilassai per un momento il mio corpo.
Mi rivolsi al ragazzo, che mi fissava in continuazione.
Avanzai verso di lui, sembrava terrorizzato e probabilmente lo era.
-scusa- riuscii a dire prima che la mia voce si spezzasse.
Lui mi guardò, e capii subito dai suoi occhi che mi aveva perdonata. Ne ebbi la conferma quando mi abbracciò stringendomi più forte che mai.
Scoppiai in un pianto orribile, strapieno di sensi di colpa, che aumentava il mio dolore.
Mi ripresi, anche se mi ci volle un po. Dovevo ancora mettere in ordine il macello nella mia testa, e le informazioni che probabilmente mi avrebbe dato Draco di lì a poco non avrebbero aiutato affatto.
-entriamo nel castello, stai gelando- dice poggiando una mano sulla mia guancia, facendomi alzare il viso nella sua direzione.
Il percorso non fu breve anche se stavamo solo nel cortile della scuola, questo perché non riuscivo più nemmeno a camminare. Era così freddo che non sentivo le gambe, e finiva che barcollavo come se avessi appena bevuto dieci whisky incendiari.
Quando ci videro, Harry, Ron ed Hermione ci vennero incontro, esigendo delle informazioni su cosa fosse successo in quel breve arco di tempo da quando ero uscita di corsa dal castello.
Noi rispondemmo a tutte le domande, facendo capire loro che Draco era completamente innocuo.
Mi ero avvolta in una calda coperta, e mi darete per pazza, dato che era maggio, ma lì ad Hogwarts c'era solo il fuoco per riscaldarsi, e posso assicurarvi che la notte portava con se l'aria più fredda di sempre.
Mi ero accoccolata proprio davanti al fuoco, seduta su una poltroncina della sala grande, circondata dai pochi amici veri che avevo, con cui stavo facendo una discussione pressoché intrigante riguardo ai possibili piani d'attacco di Voldemort.
Era così "pacifico".
Sembrava tutto così calmo, volevo rimanere lì per sempre, perché anche se la paura si faceva sentire, in quel momento la evitavo e non ci facevo caso, perciò ero felice, in mezzo ad un'atmosfera altrettanto piacevole.
Come si dice, insomma: "la calma prima della tempesta".

SPAZIO AUTRICE

Eiii! Sorry se il capitolo è corto ma ho la mania di lasciare un po di suspence scusatemi. Nonostante questo buone vacanze di Natale!

2021 | Amore Platonico
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