"Harry amore sto uscendo, torno presto, tu non ti muovere mi raccomando!"

disse Louis mentre usciva di casa...

Harry ricorda ancora quel giorno, aveva la febbre alta e il suo fidanzato, Louis, si stava prendendo cura di lui. Odia quel giorno, anzi no, da quel giorno odia tutto, tranne ricordare quei bellissimi e profondi occhi azzurri nei quali amava perdersi ogni volta che li guardava, gli occhi del suo Louis erano unici, bellissimi, stupendi...Harry non aveva mai visto degli occhi più belli di quelli, quanto gli manca guardarli, gli manca anche essere ammirato come solo loro potevano fare. Semplicemente lo facevano sentire amato. Non odiava ricordare quelle labbra, morbide come la pelle di un bambino, le loro labbra combaciavano perfettamente, Harry e Louis passavano le ore a baciarsi, nel loro letto, magari prima di andare a dormire o appena svegli. Harry non odia ricordare i capelli morbidi e profumati del suo unico amore, profumavano di vaniglia, amava attorcigliarli con le dita, o tirarli mentre facevano l'amore. Non odia ricordare la sua pelle, liscia e morbida, ricorda i brividi che gli causava, ricorda come amava baciarla, ricorda il suo sapore, ricorda di come la marchiava solo per far sapere agli altri che lui era solo suo.

Harry odia il dolore che gli provoca ricordare tutte quelle cose che ama, e che non può più avere...ormai da un anno. Non sopporta più quel dolore che gli lacera il petto ogni volta che entra in casa loro, o quando, la sera, cerca disperatamente di dormire, anche se passa la maggior parte delle sue notti a piangere e a urlare, per cercare di mandare via anche solo un po' del suo dolore, ma fallendo e se dorme sogna quegli occhi che lo fanno svegliare piangendo. Dorme ancora sul divano, perché non vuole coprire il suo profumo, raramente dorme nel letto, solo quando non sopporta più la sua mancanza e cerca un modo di sentirlo più vicino.

Harry odia quell'uomo che quel pomeriggio ha ucciso il suo. Louis a casa non è mai tornato, era uscito per comprare dei fiori al suo fidanzato che stava male... avrebbe preferito avere la febbre per sempre ma avere accanto il amore, che perdere il suo futuro marito e stare "bene" fisicamente. Odia quell'uomo troppo ubriaco, ad un'ora indecente, incapace di guidare in quelle condizioni. La polizia gli ha detto che Louis era stato schiacciato da quella macchina e che aveva in mano dei fiori con un biglietto, che gli hanno gentilmente consegnato e che Harry conserva ancora.

Con questi fiori spero di tirarti su il morale...

ti amo amore mio non dimenticarlo mai.

Con tutto l'amore dell'universo

il tuo Louis xxx.

Harry ricorda quelle parole a memoria, sono incise nella sua mente come sono incisi i ricordi del funerale. Vedere il suo Boo rinchiuso in una bara e sotterrato lo ha ucciso. Lo ha ucciso vedere il suo viso pallido, toccare la sua pelle sentire che non c'era il solito calore che emanava, ma era freddo, immobile, aveva provato ad abbracciarlo, quando lo aveva visto, ma le sue calde e rassicuranti braccia non lo stavano stringendo, la sua casa era sparita, il suo posto sicuro se ne era andato. Adesso non c'era nessuno ad accoglierlo con un abbraccio e un bacio, la sera, quando tornava a casa dopo una lunga giornata di lavoro. C'erano solo Harry e i suoi ricordi.

Harry in quel momento si trovava accanto alla tomba dell'amore della sua vita, del suo louis, del suo amore, del suo Boo, con accanto un pacco di sonniferi.

"arrivo presto Lou, aspettami"

furono queste le ultime parole di Harry, prima di addormentarsi per sempre, così da poter tornare dal suo Louis.

Questo era l'unico modo per porre fine alle sue sofferenze.

Era l'unico modo per poter rivedere il suo amore, la metà delle sua anima.

Larry Stylinson -ONE SHOT-Where stories live. Discover now