6.il libro di letteratura

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Mi sveglio con molta calma e, con mia sorpresa, mi sono alzata 1 minuto prima della sveglia, infatti dopo poco comincia a suonare.
Sta mattina non ho lezione con Lorella, ma devo essere interrogata in quella famosa cosa di letteratura e devo sbrigarmi perchè devo pure raggiungere gli studios per avere una stanza libera. Poi devo seguire la lezione di matematica e fisica, torno a casa e il pomeriggio si canta.
Un bel giovedì intenso.

"Buongiorno bellissima" mi dice Alex quando mi vede entrare in cucina.
"Buondì Al, come stai?"
"Molto bene grazie. Vuoi il cappuccio?" annuisco.
Me lo prepara e io, nel frattempo, preparo ad entrambi qualcosina da mangiare. Al contrario mio, lui ha lezione con Lorella, però ha detto che avrebbe provato ad aiutarmi nel pomeriggio se avessi avuto bisogno di qualsiasi cosa.
Ci sediamo al bancone e cominciamo a parlare del più e del meno, nonostante il sonno di entrambi.

Non appena sto per uscire, vedo Matti e Chri uscire dalla loro stanza. Li saluto in fretta senza tanti affetti ed esco, perchè stavo rischiando di ritardare.

Mattia's POV
Quella ragazza sarà la mia rovina.
Dopo ciò che è successo ieri sera, sto cominciando a dubitare di alcuni miei pilastri, come quello di concentrarsi SOLO sulla danza. Allora, so che non è successo niente, ma mi ha mandato in pappa il cervello per qualche secondo prima che riprendessi l'uso della parola.

Quando mi alzo per fare colazione, la trovo che sta uscendo frettolosamente di casa. Faccio in tempo a farle un cenno che poi se ne va.
Finisco il mio te e noto che sul tavolo è presente un libro di scuola che non è mio. Ed è pure di letteratura.

Cazzo Clarice. Mi metto il primo paio di scarpe che trovo, la mascherina e comincio a correre verso gli studi per darglielo prima che inizi la sua lezione. Penso di aver urlato a Chri che dovevo fare una cosa importante, visto che era confuso da questo mio scatto. Inoltre, sono un coglione perchè sono uscito in maglia e la mattina fa freschino... guarda cosa faccio per te mia cara.
Forse sono arrivato tardi, ma guardo in tutte le stanze come un disperato e, finalmente, la trovo che si sta disperando perchè non trovava sto libro.

"Mi sa che cerchi questo" dico io ridendo. Lei mi guarda e tira un grande sospiro di sollievo.
"Il mio salvatore. Ti giuro che mi hai salvato il culo da una grande figura"
"E' questo per cui servono gli amici. Sono corso in pigiama, dimmi se non è volersi bene questo".
"Proprio uno schianto sei" dice cominciando a ridere.
Si beh, le mie condizioni erano veramente pessime: pantalone della tuta con cui dormo, una maglia che solo dio sa da dove salti fuori, le vans messe totalmente a caso e pure slacciate e, per concludere in bellezza, dei capelli arruffati che manco io so come sia possibile avere una pettinatura del genere.
"Se sono uscito così è perchè ci tengo a te testolina sbadata" dico dandole un buffetto sulla testa.
"Farei lo stesso per te, sappilo".

Narratore esterno
Quel semplice gesto del libro sottintendeva qualcosa di più. Non era il fatto dell'urgenza e del bisogno, ma quella piccola azione faceva capire quanto lui tenesse a lei (nonostante la sola settimana di conoscenza).
Poi, diciamocelo chiaro, è una cosa che tutti farebbero, ma la fretta con cui Mattia si è fiondato fuori dalla casetta per seguirla, significava tanto.

Mattia's POV
Sorrido un po' imbarazzato. Cioè si, mi aspetterei lo stesso trattamento, però fa sempre piacere sentirlo... inoltre va detto che questa cosa del rincorrerla è stato uno scatto involontario. Non ho nemmeno pensato al prepararmi e poi andare da lei, anzi, sto rischiando un raffreddore per Clarice.
"Vabbè dai ora ti lascio alla tua interrogazione"
"Per caso hai lezione adesso?" mi lascia un attimo spiazzato questa domanda.
"Nono, ho lezione alle 9:30 con Todaro fino all'una. Il pomeriggio, invece, abbiamo una lezione tutti i ballerini sul potenziamento del fiato"
"So che può sembrare un strana richiesta"

Clarice's POV
Vai Clarice, vai a fare la tua figura di merda.
"Se non hai nulla di meglio da fare, davvero, non è che vorresti rimanere qua e farmi da supporto morale? Entro in ansia in fretta e avere qualcuno vicino mi da sicurezza in più. Ripeto, se hai di meglio da fare vai senza nessun problema eh. Era solo per non mandarti via così in fretta" l'ultima frase me la potevo risparmiare.
Lo vedo riflettere un attimo e poi mi risponde:
"Di meglio da fare? Beh, avrei sicuramente da sistemarmi, ma una mezz'ora in meno non mi cambia nulla. Te preparati che io vado a prendere una sedia" lo ringrazio e accendo tutto.

Quando rientra, io sono già in lezione e aspetto che cominci ad interrogare.
Si mette di lato al tavolo, così non si vede nella fotocamera e, allo stesso tempo, è abbastanza vicino a me per infondermi calma.

Finalmente è il mio turno. Accendo il microfono e comincio a muovere la gambettina per cercare di fare qualcosa mentre spiego.
Poi però, succede una cosa un po' inaspettata. Intanto che spiego, sento che Mattia appoggia una mano sulla mia gamba per fermarla e comincia a farmi i grattini.
Vi giuro che ci sto mettendo tutto l'autocontrollo per non far capire niente a nessuno.
Quando finisco e la prof decide di smettere con le domande, spengo il microfono e tiro un sospiro di sollievo.
"Brava nana"
Lo guardo di sfuggita e sorrido. Per fargli capire che la sua presenza è importante, gli prendo la mano (quella che prima mi faceva i grattini) e incrocio le nostre dita, fino la fine dell'ora.

Mattia's POV
Cazzo Clarice. Proprio mentre pensavo di tornare in casetta a prepararmi tu mi prendi la mano. E chi sono io per toglierla proprio adesso?
Decido di rimanere ancora un po' e appoggio il mento sul tavolo, continuando a guardarla.

Quando la prof le da un bel 9, sento lei stessa che ritrae la mano e mi dice che sarebbe arrivata l'ora di andare, perchè doveva fare altre lezioni e voleva parlare un po' con i suoi compagni e non voleva trattenermi inutilmente.
Prima di andarmene le chiedo se posso darle un piccolo abbraccio oppure sarebbe meglio di no e la vedo alzarsi un attimo, sparisce dal campo di vista delle fotocamera e mi da un abbraccino.
"Grazie per essere rimasto, nonostante potessi andartene" mi sussurra mentre ha il viso ancora sul mio petto.
"E di che? Almeno mi sono acculturato pure io" dico dandole un bacetto.
"Vai, torna da loro che io devo prepararmi. Quando finisci fai un salto in sala relax, magari avrò finito pure io e torniamo insieme".
"Va bene".
Ci salutiamo e io torno in casetta, sempre correndo perchè avevo freddo. In saletta faceva pure caldo.

Quando varco la porta di casa sento un 'finalmente è tornato il nostro Romeo' da parte di Alex.
"Guarda un po' te questo come rimorchia" continua Luca.
"Il piccoletto si è messo all'opera" conclude Albe.
"Ao raga, aveva dimenticato un libro e poi sono rimasto con lei fino alla fine dell'interrogazione per farle compagnia" tento di spiegare io.
"Si dai faremo finta di crederci"
"Christian non ti ci mettere pure te"
"Ma guarda che io sono il vostro primo sostenitore, quindi sentirai questi commentini continuamente Zenzola"
"Simpatico Stefanelli".

Decido di non dare più corda a nessuno e vado a prepararmi per Todaro.
Sono proprio carico di fare quel tango che mi aveva accennato la volta prima.


Angolo autrice
Eccomi qua con il secondo aggiornamento e spero vi abbia intrigato un capitolo del genere perchè non vediamo mai i concorrenti alle prese con la scuola fuori, quindi ho avuto carta bianca per crearci qualcosa di carino.
Altro momento di tenerezza tra i due protagonisti.
Fatemi sapere se vi è piaciuto!❤

mi mandi in tilt ||Mattia Zenzola||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora