cap. 7

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15 Giugno - 03:28

la luna illuminava le strade del south side di Chicago nelle quali si poteva scorgere un'unica figura.
camminava senza meta, poiché era fin troppo presto per poter rincasare e troppo tardi per poter sopportare i commenti infantili dei fratelli, senza che se ne accorgesse si ritrovò per l'ennesima volta dinanzi a quella dannata casa: Gallagher.
ma a differenza di tutte le altre volte, vi erano due figure sedute sulle scale del porticato, una di esse reggeva sulla fronte una busta di surgelati mentre l'altra si tamponava il naso con un fazzoletto ormai da buttare.
con il passare dei minuti raggiunse l'entrata del cortile, potendo finalmente dar nome alle due macchie ignote: Ian e Lip.
-« cosa cazzo è successo? »- chiese avvicinandosi ai due, il primo le accennò appena uno sguardo sfuggivo prima di allontanarsi, accompagnato da un leggero sbuffo, mentre il secondo appoggiò il viso martoriato sul petto dell'amica, una volta che si fosse messa al suo fianco, lasciandosi accarezzare la schiena, come era solita fare quando lui si sentiva giù di morale.
-« ho avuto una ricaduta, l'altro giorno, ho mentito ad Ian e lui è venuto a saperlo, ci siamo picchiati ed ora non mi rivolge la parola - sospirò rassegnato, per aver deluso le aspettative del fratello - non bevevo da mesi. »- aspettò che finisse di sfogarsi, ed una volta che il ragazzo mise un punto al discorso disse la propria opinione, senza peli sulla lingua.
-« non posso dire di esser felice per te, ne tantomeno esser dalla tua parte Lip.
sei riuscito a ritornare a galla e ora ricadi nella stessa trappola - si allontanò da lui per poterlo guardare dritto negli occhi, in quei dannati pozzi chiari quasi come la neve - sappiamo entrambi quale fine ha fatto tuo padre per l'alcol, non voglio questo per te.
ti aiuterò se c'è bisogno, ma devi volerlo tu per primo.
partiamo da zero. »- si guardavano e sul viso dell'uomo si dipinse un debole sorriso, si fidava di lei.

Lip e Evdokiya, un duo.
da sempre insieme, l'uno affianco all'altro.

la invitò a restare da loro ma non dove solitamente dormiva, sul divano, bensì al proprio fianco vista l'assenza di Tami.
sapeva quanto aveva bisogno di lei in quel momento, così non rifiutò, l'uno al fianco dell'altro.
lui fra le braccia di lei si lasciava cullare dal suo respiro leggero, regolare, ricordando dei momenti simili successi anni prima:

nella stessa stanza riecheggiava solamente il rumore della sveglia, i loro respiri apparivano di tanto in tanto nell'aria a causa del freddo invernale - non erano riusciti a pagare il riscaldamento in tempo - le mani di lei erano strette nelle mani del secondo genito in cerca di calore.
Evdokiya aveva quindici anni e da mesi ormai conviva nel terrore.
-« mi sei mancata. »- giorni prima era scappata senza avvisare nessuno, dopo l'ennesimo litigio con il padre, si era rifugiata dalla zia paterna prima che Lip l'ospitasse in casa propria.
-« non potevo restare. »- sospirò abbassando lo sguardo sulle loro dita intrecciate, le era mancato anche lui ma trovava ancora difficile esprimere i propri sentimenti in modo esplicito.
li lasciava soffocare in gola, sentendosi ogni volta sempre più senza fiato, si sentiva morire.
ma era cresciuta così, così male.

-« buonanotte piccolo Freddie, buonanotte piccolo Lip »- sorrise nel pronunciare quelle semplici parole, facendo si che l'amico le pizzicò il fianco.
ma non riuscì a dormire, al contrario dei due uomini che le facevano compagnia, scese gli scalini dirigendosi in cucina trovandola gia occupata.
Ian era seduto a tavola mentre passava le proprie dita lentigginose lungo il labbro superiore, senza proferir parola prese anche lei una tazza di caffè ma preferendo il divano.
non rimase sola allungo, ad osservarla dalla cucina, appoggiato al muro, c'era il rosso, lo sguardo era in cerca di un appiglio su cui ancorarsi, temeva di poter sprofondare.
lasciò stare ciò che stava gustando e spalancò le braccia in sua direzione, non passarono fin troppi secondi per far arrivare l'uomo da lei.
la testa si ritrovò nell'incavo del suo collo, le braccia strette attorno al docile corpo mentre li venivano accarezzati i capelli.

non dissero nulla.
misero da parte l'odio per quella notte.
lui aveva bisogno di lei ora.

ammettilo [ian gallagher]Where stories live. Discover now