11) Omicidio

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Suzue scannerizza la foto che Kato vuole decodificare ma le targhette sono impossibili da leggere a causa del riflesso.
-"Accidenti, c'ero quasi" si lamenta Kato
-"E di quell'edificio cosa dici?" chiedo osservando lo sfondo
-"C'è un simbolo" nota Suzue ingrandendolo
-"Questo posto... è la villa di montagna in cui eravamo soliti andare d'estate. Al momento dovrebbe essere usata come sito di prova per una compagnia che produce robot e droni" ci spiega Daisuke e andiamo subito ad informare il signor Cho.

Dopo poco il signor Cho ritorna dal direttore Takei, ancora chiuso in una cella di isolamento, e mi chiama al telefono dicendomi di mandargli Daisuke e Suzue.
Obbedisco e, mentre loro due vanno a fare visita all'uomo, io aiuto Kato a riordinare le foto trovate.

Nel tardo pomeriggio Kato e Daisuke si recano alla villa di montagna, o meglio, al Laboratorio 3.
Il signor Cho resta nella cella con il signor Takei mentre io resto con Suzue al monitor nel caso avesse bisogno.
E infatti, mentre Suzue fa da navigatore a Daisuke io noto qualcosa di strano nelle videocamere dell'ingresso.
-"Suzue..."
Suzue però è troppo occupata a mirare i militari e i droni che sorvegliano la zona attraverso Kato, perciò prendo il controllo delle telecamere e non perdo di vista l'uomo che ora è appena entrato in casa.
Nel momento in cui Daisuke ha raggiunto la villa però decido che è meglio informarlo
-"Daisuke, un intruso è entrato nella residenza" lo chiamo dal microfono di Suzue senza pensarci due volte.
-"Si sta dirigendo verso la stanza nel seminterrato" li informo e mentre Kato sembra sconvolto Daisuke ammette che era una cosa che aveva previsto e nella quale sperava.
Così Suzue avvisa il signor Cho e attiva tutte le porte di sicurezza che si chiudono come da programma.
C'è solo un problema...
-"Non è possibile! Abbiamo chiuso tutte le le porte e le paratie ignifughe ma..." sì sconvolge Suzue
-"Che succede?" ci chiede Daisuke
-"L'intruso sta disattivando e aprendo tutte porte!" concludo il suo discorso sconvolta quanto lei.
-"La causa?" ci chiede Daisuke in tono abbastanza calmo.
-"Sta utilizzando il riconoscimento vocale e dell'iride, ma... l'autorizzazione ad operare su tutte le porte e paratie ignifughe è data solo ai superuser della famiglia" controlla Suzue finché non le si apre il nome con cui L'intruso sta operando e resta di sasso.
-"Non è possibile" commento io
-"Le sta sbloccando col profilo di tuo padre" informo Daisuke dato che Suzue è come pietrificata.
-"E io no posso farci niente. Con i miei permessi non posso fermarlo!" si agita Suzue.
Kato si immette nella discussione e chiede come poter risolvere la situazione.
-"Se Daisuke, che ha il livello di autorità più alto tornasse... Ma anche partendo adesso non ce la farebbe" inizia ad andare in ansia Suzue.
-"C'è un elicottero sulla pista, che ne dici?" Kato cerca una soluzione e Suzue mi passa i dati per controllare lo stato dell'elicottero mentre lei cerca di fare qualcosa per l'intruso.
-"Può andare, ma secondo i dati ci vorrebbero almeno venti minuti quindi non so se arriverete in tempo" ammetto.
-"Kambe vai immediatamente alla posta di atterraggio" ordina Kato ma Daisuke si rifiuta.
-"In questo caso avvisiamo il signor Cho" sospiro e lo contatto mentre Suzue chiude ogni paratia possibile per guadagnare tempo.
Ma la luce si spegne improvvisamente!
-"Siamo seri?!"
-"È impossibile, l'unico posto in cui il sistema può essere spento è questo" si preoccupa Suzue
-"Sei proprio sicura che non sia saltata semplicemente la luce?" inizio a spaventarmi...
Questo intruso sa troppe cose... Sembra essere davvero il padre di Daisuke, ma è morto tempo fa, ci sono i referti... Allora com'è possibile?!
-"Signor Cho, arriviamo. Se la situazione peggiora scappate" ordina Suzue mentre afferra due pistole elettriche e me ne passa una.

Corriamo verso la penultima paratia prima della stanza con il signor Cho e il signor Takei.
Quando la porta si apre ci si presenta un uomo in smoking nero e con il volto coperto da un bassa montagna che lascia intravedere solo gli occhi.
-"Fermo!" gli gridiamo puntandogli le pistole contro.
L'uomo si cava la maschera e Suzue resta pietrificata.
-"Sei ancora vivo? Com'è possibile?" sì paralizza Suzue e l'uomo ne approfitta per fare uno scatto e colpirla alla testa.
-"Suzue!" punto la pistola verso l'uomo ma lui usa il corpo di Suzue ormai svenuta.
-"Getta la pistola" mi ordina e per impedire che ferisca ulteriormente Suzue faccio come dice...

Con tutti i miei anni di allenamento nel judo e in difesa personale pensavo di essere preparata per un corpo a corpo, e invece mi sbagliavo.
L'uomo riesce a immobilizzarmi e tramortirmi, dopo qualche mio contrattacco, con un colpo secco alla testa con una facilità impressionante!
Mi risveglio sentendo le voci di Kato e Daisuke.
Mi gira la testa e non riesco a muovermi, forse mi ha colpito un nervo.
Vedo Kato prendere in braccio Suzue mentre Daisuke si affianca a me.
-"Mi dispiace, non siamo riuscite a fermarlo" mi appoggio a Daisuke per mettermi seduta
-"Avete fatto il possibile" mi fissa con quei suoi soliti occhi di ghiaccio ma più malinconici del solito e così capisco.
-"No..."
Daisuke non risponde, si limita a prendermi in braccio e mi porta al letto più vicino, quello del signor Takei, dove sono Suzue e Kato.

Appena mi riprendo completamente bendo la testa di Suzue, che dopo poco si risveglia.
Non ho la forza di guardare l'ingresso della cella imbrattato del sangue del signor Cho e del signor Takei...
-"Se solo fossimo tornati in tempo" stringe i pugni Kato
-"Mi dispiace" si scusa Suzue
-"Avevo disposto la stanza con l'uscita di sicurezza a portata del signor Cho, tuttavia entrambi hanno deciso di rimanere di loro spontanea volontà..." le vengono le lacrime agli occhi
-"Stai tranquilla, nessuno pensa che sia stata colpa tua" la rassicuro
Kato invece scatta in piedi in preda alla rabbia
-"Dicevi di avere il pieno controllo di questa villa ma non è così!" urla contro a Daisuke e lo afferra per il colletto della camicia
-"Hai lasciato il signor Cho e il signor Takei a morire" lo guarda con uno sguardo carico d'odio
-"Kato! Calmati!" lo stacco
-"Siamo tutti addolorati, forse tu più di tutti, ma non è il momento di litigare"
Kato sbuffa e se ne va a chiamare il direttore del nostro dipartimento, caro amico del signor Cho, che arriva immediatamente insieme alla polizia, purtroppo.

𝙱𝚊𝚕𝚊𝚗𝚌𝚎: 𝚄𝚗𝚕𝚒𝚖𝚒𝚝𝚎𝚍_  𝐿'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑎!Where stories live. Discover now