Capitolo 15

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Il portale si aprì in una landa arida e desolata, i cinque ragazzi vennero buttati fuori con violenza dal tunnel richiudendosi subito dopo. Al, John e Sam erano atterrati distanti da Luke e Avrora che erano invece atterrati vicini, forse troppo vicini, Avrora era atterrata sopra Luke e i due non smettevano di guardarsi negli occhi aspettando che qualcuno dei due facesse la prima mossa.
"Hey, voi due!" Li ammonì Al.
"Ma prego fatelo pure davanti a tutti, anzi scusateci se abbiamo interrotto qualcosa." Continuò Sam esagerando sulla cosa.
"Non avete interrotto nulla, perché non è successo nulla. Semplicemente il portale l'ha fatta finire sopra di me." Disse Luke rialzandosi da terra e dando le spalle ad Avrora.
"Già non è successo nulla..." Avrora parlò a bassa voce, mentre si rialzava e si ricomponeva era visibile il suo stato d'animo, era attratta da Luke perché gli ricordava Luka, e di opportunità per baciarlo ce ne sono state ma Luke non era d'accordo. Sarà forse il destino che li ha fatti incontrare? Avrora non era disposta a dimenticare il passato ma al tempo stesso voleva ricostruire un futuro. E nel suo futuro c'era Luke.
"Alfred analisi, sai dirci dove ci troviamo?" Chiese Luke.
"Direi a primo impatto che siamo sbucati in un deserto." Al si piegò per osservare il suolo, secco e screpolato. "Questa è argilla, guardate è spaccata per il calore, prima qui c'era dell'acqua, forse un grande fiume o un lago."
"Quindi in che parte del mondo siamo e in che periodo?" Domandò John sotto lo sguardo curioso di Avrora.
"Non so dirlo ancora, dovremo esplorare meglio il posto per scoprirlo."
"Bene allora dove si va?" Chiese Sam che cominciava a sudare sotto il sole.
"Io direi di andare a Nord." S'intromise Avrora.
"E dove sarebbe il nord in questo nulla?" Si mise a ridere Sam inconsapevolmente.
"Al, posso prendere in prestito il tuo fucile?" Chiese la ragazza con gentilezza.
"Certo." Al passò il suo AK-103 alla ragazza.
Avrora lo posò per terra formando un ombra che andava a porsi a Ovest, al suo opposto c'era l'Est, mentre sul piano perpendicolare il Nord e il Sud.
"Ecco il Nord è lì." Indicò con il dito un punto imprecisato, era tutto uguale intorno a loro.
"Bene andiamo, non perdiamo tempo e togliamoci da sotto questo sole cocente." Concluse Luke.
I ragazzi si incamminarono nella direzione decisa, superarono un paio di dune e apparirono i primi tratti di vegetazione, degli umili ciuffi di erba che spuntavano sporadici dalla sabbia.
I ragazzi fecero pochi passi in quell'arida steppa prima di sentire degli strani suoni, assomigliavano per certi versi al richiamo dei tacchini selvatici che sentivano durante le loro scampagnate. Luke in testa al gruppo fece segno di abbassarsi, e così fecero si misero in ginocchio puntando le armi.
"Al che suoni sono questi?" Chiese il capo gruppo.
"Sembrano tacchini o faraone non saprei, provo ad avvicinarmi." Propose Al, che a passo di giaguaro si spostò fino a raggiungere una duna ripida. Al espose il capo in modo tale da poter vedere cosa ci fosse dall'altra parte, un gruppo di animali visibilmente pennuti si stava nutrendo di una carcassa di cui ormai rimanevano solo ossa e qualche brandello di carne. Osservando meglio Al capì che quelli non erano uccelli, né i suoi occhi né la sua coscienza potevano credere a ciò che stavano guardando.
Dinosauri. La statura piccola e compatta suggeriva che si trattassero di dromeosauridi, simili al velociraptor, dotati di artiglio a uncino che usavano per infliggere danni ingenti alle loro prede. Questi animali presentavano un piumaggio folto, a tratti anche con colori sgargianti, che ricopriva ogni parte del corpo, dalla lunga coda usata come timone per direzionare le virate fino alla testa con un muso allungata e degli ipnotici occhi grigi con una cornea caratterizzata da un anello rossiccio. Il piumaggio della testa era scuro con riflessi blu il corpo pezzato di bianco e marroncino e la coda sempre blu ma con piume verdi in alcuni esemplari, molto probabilmente maschi che sfoggiavano un piumaggio che attirasse le femmine.
Il resto del gruppo lo raggiunse alle spalle, e restarono stupiti come Al.
"Al quelli sono..."
"Sì Luke...dinosauri."
"Questo vuol dire che siamo nel Mesozoico." Intuì John.
"Quindi che si fa? Li aggiriamo oppure li disturbiamo il banchetto?" Chiese Avrora.
"Forse è meglio sparare qualche colpo in aria così da farli scappare. " Propose Luke.
Gli altri fecero segno di sì con la testa e prepararono le armi e al tre di Luke spararono qualche colpo. La detonazione delle munizioni fece allarmare il gruppo di raptoridi che corsero in un'unica direzione veloci come ghepardi.
I ragazzi si issarono e da sopra la collina poterono vedere che poco distante da loro si ergeva una foresta.
"Bene ora sappiamo dove trovare un po' d'ombra." Disse sollevato Sam.
"Accidenti, che situazione, quasi preferivo gli zombie." Disse Luke.
"Devo darti ragione questa volta, niente case o palazzi dove poterci riparare, c'è solo natura selvaggia, non mi piace." Disse Sam.
"Io ancora non posso credere che abbiamo viaggiato nel tempo. È strabiliante." Disse Avrora.
"Pensa che a me fa ancora questo effetto." Rispose Luke.
"In realtà abbiamo capito in questi viaggi che non solo viaggiamo nel tempo, ma anche tra le diverse realtà. Ora ti spiego meglio Avrora. Prendiamo come esempio quando siamo arrivati nella tua realtà ci siamo ritrovati in Unione Sovietica, ma da dove veniamo noi, ovvero dal 2019, il tuo governo è caduto nel 1991 e non c'è mai stata un'apocalisse zombie. Questo perché la tua realtà è differente dalla nostra. Capisci?" Spiegò Al.
"Si ora ho capito." Rispose Sam.
"Credo parlasse con me Sam." Disse Avrora.
"Oh, si certo, stavo scherzando ovviamente." Continuò Sam imbarazzato.
"Ora come procediamo? Voi cosa fate di solito quando arrivate in una nuova realtà?" Chiese Avrora.
"Prima cerchiamo di capire dove siamo finiti, poi magari cerchiamo qualcosa da mangiare, vero ragazzi." Disse Sam facendo l'occhiolino.
"Abbiamo ancora le provviste prese nella base abbandonata, mangia quelle." Disse Luke.
"Giusto, mi ero dimenticato." Urlò Sam subito prima di piombarsi sullo zaino.
"A questo punto mangiamo anche noi, è da un po' che non lo facciamo." Disse John.
Ovviamente tutti furono d'accordo e fecero una pausa per rifocillarsi.
"Si respira un'aria magnifica. Niente inquinamento, niente rumore di automobili, non è male questo posto." Disse Al.
"Aspetta che arrivi un T-Rex e vediamo." Rispose Luke.
Sembrava profilarsi una giornata tranquilla sotto la luce del sole, fino a quando esso non calò. In lontananza si poteva udire il verso di un qualche tipo di dinosauro. I ragazzi capirono che restare così esposti in pianura non era una buona idea e che non sarebbero stati al sicuro. Dovevano andare via. Avanzarono quindi verso nord, finendo in una fitta foresta. La visibilità era ridotta e l'atmosfera era ansiolitica, da un momento all'altro potevano imbattersi in un dinosauro.
"Che facciamo se ne troviamo uno?" Chiese Sam.
"Spariamo." Disse Luke.
"Non credo sia una buona idea, se noi sparassimo ai dinosauri poi loro si fossilizerebbero con i nostri proiettili e il mondo scientifico andrebbe in tilt, quindi non possiamo spararli." Spiegò Al.
"Che importa, non è la nostra realtà." Disse ancora Luke.
"Questo non possiamo saperlo, quindi non possiamo rischiare di stravolgere il mondo che conosciamo." Spiegò Al.
"Va bene, ma non prometto niente, potrebbe essere necessario." Continuò Luke.
"Ragazzi c'è qualcosa che si muove laggiù." Disse Avrora.
"È un dinosauro! Non facciamo rumore, non voglio essere mangiato." Esclamò Sam.
"Tranquillo è un dinosauro erbivoro." Spiegò Al.
L'animale era alto circa 3 metri al garrese ed era piuttosto robusto. Il suo dorso che sembrava formare una vela variopinta e alta poco meno di un metro che andava a diminuire andando verso la coda mentre il viso era allungato, così da formare un becco piatto come quello di un anatra. I ragazzi si accorsero che l'animale non era solo ma era insieme ad altri suoi simili.
"Questi dinosauri viaggiano in branco ed essendo erbivori non dovremmo avere problemi, tuttavia non abbassiamo la guardia se ci sono gli erbivori ci saranno anche i carnivori." Continuò Al.
"Riesci a riconoscerlo? Di che specie si tratta?" Chiese incuriosito John.
"Non so dirti, i dinosauri dal becco d'anatra sono molto simili tra loro ed erano diffusi su tutto il globo." Ammise Al continuando ad osservare il branco che strappava i piccoli fili d'erba che crescevano sul suolo umido della foresta.
"Meglio così, ora seguitemi, ho visto una grotta." Disse Luke.
"Perfetto." Continuò John.
Entrati nella grotta i ragazzi si accorsero del freddo che faceva, decisero quindi che bisognava accendere un fuoco e di conseguenza prendere della legna.
"Luke, John, ci pensate voi alla legna?" Chiese Al.
"Forse è meglio che vada da solo, se dovessi imbattermi in un bestione potrei arrampicarmi facilmente su un albero o scappare più velocemente di voi." Spiegò Luke.
"Va bene Luke, ma stai attento." Disse Al.
"Tranquillo, mi conosci." Disse Luke mentre usciva dalla grotta.
Era passato almeno un quarto d'ora da quando Luke era uscito per cercare un po' di legna e la ricerca non andava male. Il giovane atleta era ormai completamente al buio, ben distante dai compagni, ma non era un problema. Luke infatti riusciva a vedere abbastanza bene al buio grazie alle capacità acquisite. Era intento nel raccogliere un altro ramo da portare al rifugio quando udì un rumore provenire dalle sue spalle, si girò di scatto ma era solo uno di quegli erbivori pacifici che si stava grattando su un albero. E guardandosi in giro notò qualcosa di strano, due luci nell'oscurità, forse un animale di cui però riusciva a malapena a distinguerne le sembianze; era bipede e possedeva una lunga coda, il tutto durò solo pochi secondi e la creatura si mosse rapida scappando nel buio della notte. Luke era sbalordito dalla presenza di questi animali preistorici e dalla affollata vita notturna, si sentivano i dromeosauridi emettere richiami e gli insetti che dagli alberi componevano melodie notturne. Dinosauri a parte quel luogo gli ricordava casa, le notti d'estate ad ascoltare il canto delle cicale mentre i gufi cacciavano nell'ombra i roditori. Con questi ricordi che vagavano per la testa Luke ritornò alla grotta.
"Ehi c'hai messo un bel po', stavo iniziando a preoccuparmi." Lo accolse agitata Avrora.
"Scusate ma là fuori c'è un vero concerto."
"Sei riuscito a prenotare dei buoni posti?" Scherzò Sam.
"Scherzi a parte ci sono molti animali in giro di notte, uno mi stava fissando, ma non l'ho visto bene era molto lontano ed è scappato molto velocemente." Raccontò Luke descrivendo ciò che aveva visto poco fa.
"Com'era nello specifico, forse può darci informazioni in più su dove e in che epoca siamo capitati." Lo spronò Al.
"Aveva due occhi, o almeno mi sembravano tali, luminosi e una lunga coda...ah ed era bipede."
"Quanto era alto?" Insistette Al.
"Beh adesso che mi ci fai pensare aveva una statura non indifferente, forse poco più alto di me. Sul metro e novanta credo."
"Era bello grosso!" Esclamò Sam.
"Ti ricorda qualcosa Al?" Chiese John provando a far ragionare l'amico.
"Forse un predatore notturno, un Deinonychus. O un altro Raptoride."
"Intendi quelli di Jurassic Park? Sono delle macchine di morte." Disse terrorizzato Sam.
"Già sarebbe un bel guaio." Continuò Luke.
"Per ora riposiamo e nascondiamo l'entrata con dell'erba così non ci troverà nessuno. Domani ci sveglieremo e cercheremo di trovare una risposta alle nostre domande." Propose la ragazza.
"Sì mi sembra l'idea migliore." Concluse Luke alimentando il fuoco.
La notte passò tranquilla con i suoni che la natura offriva ovattati dal crepitare del focolare.
I ragazzi si svegliarono quando il fuoco era ormai estinto, rimaneva solo qualche tizzone.
"Buongiorno principesse, è il momento di alzarsi." Li salutò Avrora che si era alzata di primo mattino.
"Ancora cinque minuti mamma." Si lamentò Sam ficcandosi sotto il suo telo.
"Sam ma che diavolo vai blaterando?" Lo riprese la giovane ragazza.
Sam si svegliò di colpo tutto rosso in viso, mentre i tre ragazzi che avevano assistito alla scena iniziarono la giornata con una grassa risata.
"Beh raccogliamo le nostre cose e usciamo da questo buco non vedo l'ora di sgranchirmi le gambe." Irruppe Luke impaziente di iniziare la giornata.
Tutti fecero i loro zaini e presero le rispettive armi, ma nell'uscire dal loro rifugio udirono un gran fracasso. I dinosauri dal becco d'anatra emettevano richiami allarmanti, come una mandria di mucche spaventate.
"Con cautela, sta succedendo qualcosa là fuori." Li avvisò Al.
Tutti e cinque si affacciarono in modo tale da osservare la situazione, il branco era in allarme, quelle bestie avevano gli occhi che suggerivano uno stato di notevole stress. Nel trambusto generale un verso li raggiunse dal fitto della foresta.
"Cosa..." Sam non fece in tempo a parlare che una imponente figura passò tra gli alberi. Un grande dinosauro, ma questa volta non era un erbivoro, le sue mascelle erano irte di denti seghettati come quelli degli odierni squali, gli arti robusti erano provvisti di artigli letali capaci di infliggere ferite gravissime.
Il teropode si avvicinava come un treno al branco di inermi erbivori, che per la paura scapparono provocando il panico. Alcuni si diressero verso il deserto altri si inoltrarono nella boscaglia, ma il predatore aveva isolato la sua preda, un soggetto anziano che faticava a correre, la sua lentezza gli costerà caro. I denti raggiunsero la tenera carne del collo e con una torsione della testa il carnivoro spezzò le vertebre del malcapitato. La caccia per quel colossale dinosauro era andata a buon fine.
"Ragazzi ho capito..." Parlò Al sottovoce.
"Sai dove ci troviamo?" Chiese Avrora.
"Sì, e non solo dove ma anche quando. Quello è un Carcharodontosaurus saharicus, uno dei carnivori più grandi del periodo cretacico. E quegli erbivori dovevano essere Ouranosauri.
"Interessante la lezione di paleontologia professore ma dove diavolo ci troviamo?" Domandò spazientito Sam.
"Siamo in nord Africa, tra il Marocco e il Niger."
Mentre i ragazzi parlavano il Carcharodontosauro strappava grandi pezzi di carne dal ventre della carcassa di Ouranosauro. La sua altezza superava i tre metri e dalla punta del muso all'estremità della coda doveva misurare più di dieci metri, quanto uno scuolabus.
Il suo corpo era ricoperto da quella che sembrava una folta pelliccia, ma che in realtà erano protopiume, i disegni erano a macchie così da essere facilmente mimetizzabile con l'ambiente circostante.
Il rumore di carne lacerata e di ossa spaccate era udibile fino alla posizione dei ragazzi. Un monito che gli servirà da avvertimento.
"Perché siamo qui? Di solito abbiamo uno scopo, ma nella preistoria cosa possiamo fare? Ci sono solo dinosauri." Disse Sam.
"Lo capiremo con il tempo Sam, stai tranquillo." Rispose Luke.
"Ragazzi via libera, il pollo preistorico sotto steroidi si è allontanato." Li informò Al.
"Bene, andiamo." Rispose Luke.
Si addentrarono nella foresta notando la natura incontaminata che li circondava; lucertole sfrecciavano tra le foglie del sottobosco mentre dinosauri alati planavano sulle teste dei giovani. La foresta iniziava a diradarsi e si intravedeva uno scenario più aperto.
Una grande pianura si palesava di fronte ai loro occhi, macchiata da alcuni cespugli bassi e da laghetti poco profondi e ricoperti da uno strato verde di alghe e piante acquatiche.
"Bisogna stare più attenti ora ragazzi, non sarà facile nascondersi qui in caso di bisogno." Disse Al.
"Questo è un problema in effetti." Rispose Luke.
"Sarà meglio muoversi prima che faccia buio." Propose John.
Continuarono quindi il loro esodo seguendo il corso di un fiume che sorgeva dal sottosuolo dando vita a un paesaggio suggestivo. I loro scarponi affondavano leggermente nel fango lasciando una scia di impronte che segnava il loro passaggio, stavano lasciando il loro solco nella storia. La calura del mattino iniziava a farsi sentire, l'orizzonte era offuscato dall'umidità e dal caldo, ma in lontananza si intravedevano due grosse figure bipedi e con una lunga coda, dei dinosauri carnivori dato il loro impegno nel contendersi pezzi di quella che sembrava essere una carcassa di un grosso pesce spiaggiato.
"Bene, ce ne sono altri, che facciamo?" Chiese Sam.
"È un bel guaio in effetti, sono proprio sulla nostra strada." Continuò Avrora.
"Ci conviene cambiare direzione secondo me." Disse ancora Sam.
"Non possiamo allontanarci dal fiume Sam, ci conviene continuare per questa strada e sperare che qualche colpo di arma da fuoco li spaventi facendoli scappare." Disse Al.
"Potrebbero scappare... o attaccarci." Disse ancora una volta Sam.
"Scopriamolo." Disse Luke facendo segno ad Al, il quale cominciò a sparare qualche colpo in aria.
I due predatori lasciano improvvisamente la preda e corrono via per fortuna.
"Siete fuori di testa secondo me, potevano attaccarci." Ripeté Sam.
"Tranquillo, io non faccio niente per caso." Rispose Al.
Detto questo proseguirono lungo il fiume e tutto stranamente sembrava tranquillo. Luke continuava a pensare alla creatura vista la notte precedente, qualcosa non andava secondo lui. Aveva visto chiaramente una figura bipede che lo osservava e sapeva che non sarebbe finita lì; e aveva ragione perché a sua insaputa lo stava ancora osservando. Continuando l'esplorazione lungo il fiume arrivarono a un lago, nemmeno troppo piccolo, anzi, era parecchio grande.
"Ragazzi io direi di non avvicinarci troppo al lago, è dimora di numerosi predatori, state allerta."
"Conviene andarsene allora." Rispose Sam.
"Si, ma dove?" Rispose Luke.
"Non ne ho la minima idea, non so nemmeno perché siamo qui." Rispose Al.
"Riflettiamo. Qual è l'unica cosa di strano che abbiamo visto finora?" Disse John.
"Il bipede." Disse Luke.
"Si, ok ma per ora questo non è utile, non ne sappiamo niente." Rispose Al.
"Allora non ci resta che continuare a camminare e aspettare di capire." Disse Luke.
"Purtroppo si." Rispose Al.
"Ragazzi, credo che ci sia un coccodrillo in acqua." Disse Avrora guardando verso il lago.
"Oh cavolo!" Esclamò Al.
"Un coccodrillo?" Disse John.
"Scappiamo, ora!" Urlò Al.
Non fece neanche in tempo a dirlo che la creatura uscì dal lago e cominciò a correre dietro ai ragazzi.
"È un Sarcosuchus, un lontano antenato dei coccodrilli. Il suo morso è estremamente potente, pari a quello del tirannosauro e superato solo dal megalondonte. Oltretutto è anche veloce nonostante le sue dimensioni." Spiegò Al correndo.
"Al, ma ti sembra il momento per una lezione di storia?!" Urlò Luke.
"Ricorda, è sempre il momento per una lezione di storia." Ribatté Al.
"Ragazzi questo non molla." Urlò Avrora.
"Tranquilla, l'importante è correre più veloce di Sam." Disse Luke.
"Non è divertente." Rispose Sam.
"Al, abbiamo una granata?" Chiese Luke.
"Ho capito cosa vuoi fare, ne è rimasta una, tieni." Disse Al lanciandola verso il compagno.
"Grazie amico."
Sicura tolta, un balzo, una giravolta in aria e un lancio dritto in bocca all'inseguitore, queste le poche mosse, ma di effetto, di Luke prima di atterrare con l'esplosione alle sue spalle.
"Siamo in un film d'azione? Sei stato grande amico." Disse Al dando un cinque al compagno.
Nel frattempo il bipede che continuava a osservare i ragazzi rimase sorpreso da ciò che Luke aveva appena fatto.
"Velocità...agilità...coordinazione...intelligenza tattica..." Pensò la creatura.
"Secondo i nostri dati in questa epoca nessuno possiede queste abilità. Meglio fare rapporto." Continuò.

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