Capitolo 6

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Durante la notte i ragazzi fecero fatica ad addormentarsi; erano spaesati, non sapevano come avrebbero fatto a tornare a casa. Passarono ore a parlare di ciò che era successo e ormai si erano fatte le tre del mattino; i quattro erano davvero stanchi e stavano cedendo al sonno, quando ad un tratto il gregge di pecore cominciò ad agitarsi; i ragazzi non diedero importanza agli animali, fino a quando non sentirono qualcuno correre in casa, poi un tonfo, come se chi stava correndo avesse saltato quasi tutta la rampa di scale che collegava il piano di sopra alla cucina, infine la porta che dava all'esterno si spalancò di colpo; Luke balzò dal letto e corse alla finestra seguito dai suoi amici e videro Jacinto correre verso il gregge con un fucile in mano. I ragazzi si chiesero come mai corresse verso il gregge di notte, così spostarono lo sguardo verso il recinto e ciò che videro fu spaventoso; una animale, forse un cane, ma non un cane qualsiasi: era grosso, aveva una fila di aculei che partivano dalla testa e finivano sulla coda e i suoi enormi canini fuoriuscivano dalla bocca e si conficavano nel collo di una capra. Jacinto continuò a correre fino a che non raggiunse il recinto e sparò subito in direzione della bestia, ma mancandola, permettendogli così di scappare.
"E adesso che diavolo era quella cosa!?" Esclamò Sam.
"Ehmm...fatemi pensare...vediamo  un pò sembrava un cane, stava mangiando una capra...si ci sono, non ci credo era il Chupacabra" Disse Alfred.
"Scherzi? non bastava il Rake, ora anche il Chupacabra!?" Aggiunse Luke.
"Ma che diavolo sta succedendo!? non ho mai sentito neanche parlare di queste creature prima di ieri, e ora ne compaiono due in un giorno" Disse John.
"Manteniamo la calma, magari non era il Chupacabra; ora andiamo di sotto e parliamo con Jacinto per capire meglio la situazione" disse Luke cercando di calmare i compagni.
Così Al, Luke, Sam e John scesero al piano di sotto, dove trovarono Jacinto e il resto della famiglia, ad eccezione del piccolo Victor. Si avvicinarono ad Alejandra, dato che era l'unica che capivano, e chiesero cosa fosse successo.
"Alejandra che succede?" Chiese Luke.
"State tranquilli ragazzi non è successo niente, tornate pure a dormire" Rispose la ragazza.
"Non mi sembra proprio così vedendo tuo padre tanto di cattivo umore" disse John.
"Magari ci sbagliamo, ma quello che abbiamo visto dalla finestra sembrava il Chupacabra" intervenne Alfred.
A quelle parole Jacinto si alzo dalla stedia e andò verso i ragazzi.
"Chupacabra, maldito Chupacabra" Disse il vecchio.
"Sbaglio o ha detto maledetto Chupacabra? quindi avevamo ragione, era davvero il Chupacabra!" Disse Alfred.
"Purtroppo si, quella creatura che ci ha attaccato poco fa era il Chupacabra; questi attacchi vanno avanti da un pò ormai e non solo da noi, anche gli altri ranch hanno detto di aver subito degli attacchi dal mostro e non sappiamo come fare, è troppo veloce per mio padre e gli altri contadini; ci sta ammazzando tutto il bestiame, dobbiamo trovare un modo in fretta" Disse la ragazza con rammarico.
"E così il Chupacabra è reale" Disse ancora Alfred
La ragazza, abituata ormai a tutto ciò, rimase stupita perché quella che per loro era una leggenda, per lei era realtà. Passò il resto della notte a raccontare le origini della bestia e tutti gli attacchi avvenuti, e decisero che l'indomani sarebbero andati in città come previsto, ma solo per prendere il materiale che occorreva john per preparare una trappola.
Il mattino seguente i ragazzi si alzarono presto e si prepararono ad uscire con Alejandra e Jacinto, ma prima di andare in città bisognava capire come lo avrebbero intrappolato, o per lo meno che tipo di trappola avrebbero costruito.
"Ragazzi sono stato sveglio tutta la notte e ho capito che tipo ti trappola creare" Disse John.
"Grande John, allora spiegaci cosa hai pensato" Disse Luke.
"Vi spiego: questa notte quando il Chupacabra attaccherà non troverà il gregge di Jacinto, bensì Samuel vestito da pecora; lo ricopriamo di tanta ovatta e sangue di pecora, così da attirarlo sotto la quercia dietro la casa, e poco prima che attacchi Sam farà scattare la corda e gli cadrà la gabbia di ferro, che posizioneremo sull'albero, dritto su di esso imprigionandolo." Spiegò John.
"Scherzi vero? io non farò mai da esca, scordatelo!" Disse Sam.
I ragazzi rimasero per un pò a discutere, fino a quando non entrò Alejandra in stanza per avvisarli che sarebbero partiti per la città a breve. I quattro non si accorsero della presenza della ragazza e continuarono a litigare per chi avrebbe fatto da esca, alchè la ragazza si intromise nella conversazione e chiese il perché del litigio. Guardando la ragazza Luke ebbe un idea; lui infatti si era accorto di come Sam diventava nervoso quando c'era Alejandra, questo perché si era preso una cotta per lei; pensò quindi di cercare di sminuirlo, dicendo che non voleva collaborare al piano per catturare il Chupacabra, in quanto troppo fifone per affrontare la situazione. Incredibilmente il piano funzionò, perché a quelle parole Samuel rispose:"Io fifone!? ma di cosa parli, ti faccio vedere io, ora andiamo in città, prendiamo l'occorente e vedrai che sarò la pecora più bella che abbiate mai visto!"
Con questa genialata Luke aveva così convinto a fare da esca per il mostro, che pur di farsi bello agli occhi della ragazza accettò.

Dispersi tra le realtàWo Geschichten leben. Entdecke jetzt