Primo capitolo

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Chi avrebbe mai immaginato che una giornata cominciata benissimo potesse finire in modo orrendo.                                                                        

Era una giornata soleggiata per le strade di Los Angeles, ed io,- Annie una ragazza di 17 anni, occhi azzurri e capelli biondi, come mia madre e lo stesso sorriso di mio padre.- Ero uscita con le mie amiche a fare compere.                     

Quando d'un tratto ricevetti una telefonata. Presi il telefono dalla tasca e risposi.                  

"La signorina Annie Starck?" chiese una voce al telefono.      

"Si, sono io. Lei chie è?" dissi in un sussurro, ero terrorizzata.

"Sono l'agente McDana. ... Le vorrei parlare di sua madre". Non capivo che cosa centrasse mia madre con l'agente di polizia. Poi pensai che forse le era successo qualcosa.                                             

"Che cosa le è successo?" dissi con voce terrorizzata.    

L'agente rispose dopo aver preso un bel respiro "Forse e meglio che lei venga qui, e porti anche sua sorella" ed interruppe la chiamata.

Le mie amiche vedendo la mia faccia chiesero: "Chi era al telefono?", avevano un gran sorriso stampato in faccia.                                                      

"Scusate ragazze ma devo andare" le ragazze non riuscivano a capire e prima che potessero dire qualcosa io era già andata via.                     

Appena arrivai a casa presi la mia sorellina Cleo di 14 anni.  - La mia casa era a due piani, al primo si trovava il salotto e la cucina, mentre al piano di sopra c'erano le camere da letto e il bagno - appena entrai dissi con  tono spaventato a mia sorella Cleo: "Prendi la giacca e andiamo!"

"Ma che cosa succede? Dove dobbiamo andare?"                                                          

"Non fare domande e sbrigati", avevo un tono molto severo, allora mia sorella senza fare più domande prese la giacca e salì in macchina.                                               

Appena arrivati alla stazione di polizia dissi ad un agente "Sto cercando l'agente McDana", la signora mi guardò e con voce pacata disse: "E' nel suo ufficio, vi sta aspettando.  L'ultima porta a destra" aveva uno sguardo tenero. 

"Grazie". Io e mia sorella incominciammo  a camminare nel corridoio. Appena arrivate davanti alla porta bussammo ed una voce da dentro la stanza rispose: "Avanti". Allora entrammo, l'agente McDana si alzò e ci tese la mano.                         

"Buongiorno. Voi dovreste essere Annie e Cleo Starck"

"Si siamo noi. Perché mi ha chiamata?" dissi a mezza voce mentre gli stringevo la mano.

L'agente fece un respiro profondo e disse: "Si tratta di vostra madre". Io e mia sorella non capivamo cosa cercasse di dirci l'agente.        

Allora mia sorella Cleo disse: "Agente che cosa sta cercando di dirci?"

"Vostra madre è stata trovata morta in un vicolo". All'udire di quelle parole io e mia sorella  incominciammo a piangere. I miei occhi e quelli di mia sorella incominciarono a luccicare. Non è possibile. Sola la sera prima eravamo tutti e tre a tavola che scherzavamo. Poi la mamma ci aveva saluta dicendoci che la mattina dopo non ci avrebbe viste perché aveva un impegno con dei commercialisti.

La cacciatrice e il vampiroOn viuen les histories. Descobreix ara