Quarto capitolo

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Qualche settimana dopo l'inizio della scuola aveva incominciato a cadere la neve, non ci ero molto abituata, a Los Angeles c'era sempre il sole.

"Ragazzi ha chiamato la preside, la scuola è chiusa" disse Viky.

"Perché la scuola è chiusa?" chiese Nick assonnato.

"Il cancello è bloccato. La neve è diventata ghiaccio e di conseguenza il cancello è andato."

"Okay torno a letto. Notte!" e Nick chiuse la porta della sua stanza.

"Annie tu non vai a dormire?"

"Non ho più sonno."

"Che cosa hai? Mi sembri triste."

"E che mi mancano le mie amiche."

"Non hai conosciuto nessuno qui?"

"Si ho conosciuto gli amici di Sam. Sono molto simpatici"

Viky si alzò e andò a prendere il portafoglio da cui uscì dei soldi "Viky. A che cosa ti servono tutti quei soldi?"

"Non servono a me, ma a te. Ora tu ti vesti e vai a comprarti un computer portatile"

"Dici sul serio?!"

"Ti sembra che io, stia scherzando?"

"No. La mamma aveva ragione, sei fantastica." presi i soldi e mi andai a preparare.

Mentre mi preparavo ripensai a Sam e mi chiesi come mai ogni lunedì pomeriggio spariva. "Viky io sto uscendo. Ciao"

"Okay. Esci da sola?"

"Si"

"D'accodo. Stai attenta"

"Certo" e uscì.

Viky si preoccupava sempre, ogni volta che uscivamo ci diceva di stare attenti, anche se uscivamo sempre armati. Il bello di indossare stivali alti ed usare borse grandi era che si poteva nascondere di tutto, e nessuno se ne sarebbe mai accorto.

Appena chiusi la porta vidi Sam che stava salendo le scale.

"Buongiorno!" mi disse Sam. Rimasi sorpresa di vederlo.

"Buongiorno!"

"Che fai in piedi a quest'ora? La scuola è chiusa."

"Lo so. Sto andando a comprarmi un computer portatile. E tu dove sei andato?"

"Sono andato a prendere la posta. Ho controllato anche da voi c'era solo questa" disse mentre faceva scorrere le lettere.

"Oh grazie!" dissi prendendola dalle sue mani, e quando toccai la sua mano, rimasi di nuovo sorpresa. Era ancora fredda. Sam si accorse della mia reazione e si mise una mano in tasca. Rimasi per un po' in silenzio. "Va tutto bene?" mi chiese guardandomi negli occhi.

"Si ... Ecco ... ti volevo chiedere se volevi venire con me. Io non so proprio dove andare a comprare un computer"

"Certo. Mi farebbe molto piacere. Dammi solo un minuto, vado a posare la posta e dico a mia madre che esco" e Sam mi sorrise.

Mentre aspettavo Sam passai la lettera sotto la porta. Sapevo che Viky l'avrebbe vista.

Pochi minuti dopo, appena arrivammo al centro commerciale entrammo in tutti i negozi di elettronica per cercare un portatile adatto a me.

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