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Per quegli otto mesi non mi mossi di un minimo dall'ospedale. Val ogni tanto era lì con me, e parlavamo, ma quando ero da sola parlavo con lui e solo con lui.

"Felix? Riesci a sentirmi? Sai, non tel'ho detto ma tu sei, da quando ti ho visto per la prima volta, una parte di me. Se tu non ci sei io non funzionò bene. Ecco, abbiamo bisogno di due ali per volare. Io ho bisogno di te per volare. Voliamo insieme, non volare tu lontano da me. (p. S. Queste parole le vorrei dedicare a una persona di cui solo @btsxj ha sentito il nome)
Non ti ho detto neanche che sei stato grande allo spettacolo di luglio. Anche Chi (l'istruttrice) è preoccupata per te sai? Sono tutti preoccupati. Ah, Ethan mi ha detto di darti questo quando ti svegli. "
Così dicendo gli misi in mano un biscotto 'strabico' come lo aveva soprannominato Elide.
"Lo ha fatto lui con le sue mani. Felix, quando torni con me? Anche alla tua sorellina manchi. Lei mi racconta di te e di cosa facevate da piccolini. Ti giuro sto ore a ridere pensando alle cose che mi racconta Val. Le manchi tanto Felix, quindi vedi di non andartene. Dopo domani è il mio compleanno. Ti va di venire? Giusto, devo venire io da te. Ti porterò una fetta di torta. Fammi un regalo mi raccomando. Svegliati.
Che io senza te non riesco a stare. "

La notte non feci altro che pensare a lui. A lui e alle sue storielle. Val me ne ha raccontata una veramente divertente.
"Quando era piccolo, Felix era convinto che se si metteva dietro alla TV lo riprendevano e facevano un programma su di lui. E ogni volta mamma e papà facevano finta che lui ci fosse. Un giorno però Felix è inciampato sui cavi e per poco non si frantumava. Invece la TV si è frantumata di brutto. E io stavo applaudendo tutto il tempo. "

Ripensandoci mi veniva da ridere. Chissà come si erano adirati i genitori!

𝔡𝔬𝔫𝔱 𝔩𝔢𝔞𝔳𝔢 𝔪𝔢 »« 𝔩𝔢𝔢 𝔣𝔢𝔩𝔦𝔵Where stories live. Discover now