capitolo 28.

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i giorni passarono più in fretta..
più in fretta perché non sto male, non ho più quei pensieri negativi sui miei amici, la mia famiglia e il mio ragazzo,
sto meglio a sapere che tutti loro stanno bene, l'unica cosa.. è che vorrei solo tornare a casa ma questo lo vedo difficile..

sono passati circa altri 5 o 7 giorni, non so..
ho perso un po' la concezione del tempo..

Void non mi fa uscire, non si fida e onestamente anch'io non mi fiderei quindi non ha tutti i torti ma dopo quello che ho passato non sono più tentata a provare di fuggire o a pugnalarlo, preferisco lasciarlo stare..

Il 'rapporto', sempre se si può definire un rapporto, tra me e lui è lo stesso dell'ultima volta, parliamo cioè lui parla io al massimo rispondo alle sue domande, vorrei fargliene un sacco anch'io, mi incursiosce su molte cose però non so come potrebbe reagire,
quindi preferisco stare in silenzio.. o al massimo cerco di essere il meno invadente possibile, anche se.. la mia curiosità mi frega.

come ogni giorno sono nella mia stanza, ho appena finito di farmi la doccia, dall'ultima volta ho sempre continuato a mangiare, l'ho assecondato, ho notato che se io disobbedisco ai suoi ordini si irrita molto ma non posso acconsentire a tutto.

Quella ragazza, conosciuta come la 'stupida umana', la vedo spesso.
È sempre così seria, seccata e un po' antipatica, però preferisco, come sempre d'altronde, stare nel mio e mostrarmi il più dolce e gentile possibile, non mi piace litigare.

Guardai i vestiti sul letto, quelli che mi aveva portato void, non mi piacciono.. non sono nel mio stile ed io mi sento a disagio.

purtroppo quelli che mi erano presenti non li avrei indossati quindi mi sono dovuta arrangiare.

Indossai un vestitino nero aderente e per non far notare i miei capezzoli coperti solo da esso, perché sì è più forte di me non portare il reggiseno non lo sopporto, mi misi una camicetta facendo un nodo al centro e il tutto lo abbinai con le mcqueen.

I capelli li lasciai sciolti al naturale, ovvero lisci con qualche riflesso ondulato

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I capelli li lasciai sciolti al naturale, ovvero lisci con qualche riflesso ondulato.

Come al solito uscì dalla camera e trovai void appoggiato con la spalla, braccia conserte, sulla soglia della porta.

mi voltai verso di lui e sentì le mie guance bruciare dall'imbarazzo, stava esaminando ogni cm del mio corpo, cosa che mi fece sentire tremendamente nuda..

Portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e lui alzò lo sguardo sui miei occhi.

"mi piace, brava"
disse con il suo solito tono freddo che però a me fece riscaldare..

sorrisi e lo ringraziai dolcemente, non lo so.. mi sentì carina.

"vieni"
aggiunse sorpassandomi e io lo seguì.

come al solito, siamo nella solita sala ed io sto finendo il mio piatto.

Egli non fece altro che guardarmi per tutto il tempo, presi un fazzoletto pulendomi lentamente e imbarazzata il muso, alzai lo sguardo su di lui e gli chiesi.
"tu-tu non mangi mai?"

The Devil and the Angel // Void Stiles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora