Post Credits - Ogni cosa al suo posto

508 45 154
                                    

Cinque anni prima.

Terra, New York.

«Non puoi dire sul serio! Sei completamente impazzito per caso?» ormai stava urlando, ma non le importava.

Dopo la morte di Loki e la visita da parte dei figli di Thanos sulla Terra, che avevano tentato di recuperare la gemma della mente e la gemma del tempo, Lilith e Dio si erano visti costretti ad incontrarsi nuovamente.

Niente Statua della Libertà quella volta, avevano preferito un luogo meno vistoso: il ponte di Brooklyn. Quella notte, protetti da una bolla invisibile, che impediva a chiunque di scorgere le loro figure, i due Dei si erano ritrovati, decisi a discutere riguardo quella seria faccenda che stava interessando il loro mondo.

Ma, contro ogni logica e presagio, erano in disaccordo, perché Lilith voleva agire e intervenire, mentre, Dio sembrava di tutt'altra opinione.

«Calmati e ragiona con il cervello, non con il tuo cuore spezzato» l'aveva ammonita lui, guadagnandosi uno sguardo truce.

«Non ti permettere di parlare della mia vita privata. Siamo qui per prendere una decisione e non vedo come tu possa essere d'accordo a lasciare che Thanos tratti il nostro mondo come se fosse un suo giocattolo personale» gli rispose per tanto, puntandogli un dito contro.

«Non sono d'accordo con questa cosa, ma è necessario che accada, per permettere alle persone di adempiere ai loro veri scopi e per permettere a noi di comprendere chi sono i buoni -indicò se stesso- e chi sono i cattivi» concluse, portando la mano ad indicare il corpo della Dea.

«Ma non mi interessa!» esclamò lei, scuotendo la testa in modo deciso. «Non lascerò che quel titano pazzo scenda sulla Terra e dimezzi la sua popolazione. Questo è anche il mio mondo e sai benissimo che il gruppetto di Avengers non può vincere» insistette ancora.

«Comportiamoci in modo civile per una volta. Questa è un'opportunità per entrambi e tu devi cercare di comprendere la portata di tutto ciò» disse, con tono serio.

«Quindi la tua risposta definitiva è no?» gli chiese, alzando un sopracciglio.

«Esatto» confermò lui. «E la tua è sì?» domandò a sua volta.

«Puoi scommetterci» Lilith incrociò le braccia al petto, determinata a non cedere.

«Bene, allora è il momento di convocare l'Oracolo» Dio richiamò quella reliquia, facendo sì che un portale di luce grigia si aprisse in mezzo a loro. Da esso apparve un grosso libro, relegato da una copertina rigida e placcata in metallo antico. Quel manuale si aprì esattamente a metà, perché ogni sua altra pagina era bianca, di modo che nulla potesse essere scoperto, se non l'informazione che i due Dei necessitavano.

Lilith si fiondò subito a leggere ciò che vi era scritto. Osservò attentamente tutte le parole e apprese la storia di quello che sarebbe successo. «Perderanno, lo sapevo» commentò, mentre era ancora intenta a scoprire ogni dettaglio. «Ma tutto ciò non ha senso» disse, mentre apprendeva la storia dei viaggi del tempo.

Staccò gli occhi da quel libro, non finendo tutto il racconto e lasciando che anche Dio potesse leggere. «Lilith, avevo ragione» la informò, indicandole il punto in cui vi era scritto che non sarebbero, in nessun caso, potuti intervenire e alterare il corso degli eventi.

Sinners || Loki ||Where stories live. Discover now