Stage Idol

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Non ci potevo credere.

La mia vista mi aveva tradito.

Come diavolo avrei dovuto rispondere?

Non avevo mai contattato Taemin al di fuori del lavoro...

Che cosa avrebbe pensato di me?

Aspetta.... Riflettei attonita. Perché mi importa così tanto che impressione ha lui di me?

Del resto... Feci una smorfia. Non siamo amici.

Aghhh....

Trattenni il mio ringhio frustrato mordendomi il labbro così forte da farmi male.

Sempre di male in peggio...

Da quando ero sbarcata in Corea non commettevo altro che errori.

Dieci un'occhiata al messaggio in coreano tra le mie mani e con un respiro profondo, trovai il coraggio di giustificare la domanda alquanto profonda.

Non che avessi paura che fraintendesse...

Beh, forse un pochino....

Però era giusto, dopo quello che era capitato con Ten, non fidarsi del primo ragazzo che passava per strada...

Scusa se ti ho contattato a quest'ora...
Pensavo fossi Thomas.

Solo quando cliccai il tasto di invio, mi resi conto di quanto fossi patetica.

Ero arrivata al punto di giustificare le mie azioni.

Scossi la testa e mentre aspettavo la sua risposta con il cuore che batteva forte, osservavo il cielo diventare sempre più chiaro.

Con mio stupore, il cellulare vibrò prima di quanto pensassi.

Non ti preoccupare.
Tanto non sono affatto stanco.

Era un messaggio internamente scritto in inglese.

Sbattei le palpebre, confusa.

Davvero si era sforzato di scrivere nella mia lingua madre?

Scossi la testa e digitai rapidamente:

Capisco.
Mi scuso ancora per averti disturbato.

Erano le uniche cose che mi passavano per la testa, in quel momento.

Nessun problema.
Sai, non tutti gli Idol hanno bisogno di dormire per essere attivi alla mattina.

Spalancai gli occhi.

Aveva appena detto che non gli dispiaceva se l'avevo contattato?

Assurdo, pensai scettica. Mi stavo sognando tutto.

Ovvio che doveva essere gentile.

Faceva parte dell'essere l'artista che era.

Capisco.

Guardai fuori dalla finestra e mi chiesi cosa potesse fare a quest'ora.

L'orologio aveva toccato le tre e mezza.

Scommettevo che Baekhyun dormisse.

Anch'io l'avrei dovuto fare, ma mi sentivo ancora in subbuglio.

Comunque, per rispondere alla tua domanda:
Amare significa proteggere la persona a cui si tiene e dimostrarle ogni giorno quanto valga e sia importate nella propria vita.

Eh?

Restai a fissare quelle parole, come ipnotizzata.

Nonostante non l'avessi pensata in questi termini, aveva ragione.

Solo che... non lo facevo così profondo.

Spero di averti aiutata.

Di certo, aveva messo in chiaro cos'era per lui l'amore.

C'era qualcosa in quella frase che mi rassicurava, nonostante non mi avesse completamente liberata del problema con Ten o del senso di colpa che mi stava divorando lentamente.

Certo. Molto e te ne ringrazio.

Non potevo certo raccontargli cosa fosse successo.

Del resto, erano i suoi compagni di avventura e li conosceva più di me.

Perfetto, ne sono felice.

Sospirai e finalmente decisi di sdraiarmi, guardando il soffitto, mentre tutto intorno alla stanza si schiariva dal buio, lentamente.

La conversazione era terminata?

Il cellulare che avevo abbandonato sulle lenzuola vicino alle gambe piegate, vibrò.

Corrucciai la fronte.

Sei sicura che vada tutto bene?

Non capivo se fosse veramente interessato al mio stato d'animo o era un'usanza coreana esssre gentili.

Al diavolo tutto!, pensai rammaricata e mi decisi a dire la verità.

Tanto erano solo messaggi... Cosa poteva andare storto?

Sono successe troppe cose in questo mese e non penso di riuscire a sostenerle.

Il messaggio arrivò dopo qualche secondo.

Perché non ti prendi del tempo per te?
Inizia a pensare a stare bene e poi puoi pensare alle altre persone.
So di Baekhyun. Dovresti parlare con lui di questa cosa. So che sarà comprensivo.

Arrossii quando mi resi conto che tutti i SuperM sapevano di me e Baekhyun.

Ero cosciente che dovevo parlarne con il diretto interessato, ma non ne avevo il coraggio.

Il solo pensiero dei suoi occhi distrutti dalla consapevolezza che avevo accettato di buttarmi nelle braccia di qualcun altro in sua assenza, mi faceva soffrire.

Sospirai e digitai sulla tastiera.

Ma le cose sono più complicate di quanto sembrano.

Ma cosa stavo facendo?

Perché stavo raccontando queste cose a lui e non a Thomas?

Sei sicura che non siano i tuoi sentimenti a non essere chiari?

Spalancai la bocca.

E lui come diavolo faceva a saperlo?

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Eccomi ritornata, con un nuovo capitolo!!! Wow... Direi che la storia sta procedendo in modo inaspettato. Cosa ne pensate? Cosa farà Erin secondo voi? Commentate le vostre idee! RINGRAZIO come sempre le PERSONE che COMMENTANO, VOTANO E LÈGGONO i miei libri! VI ADOROOOO! Alla prossima. XSX

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