~Io ti odio~

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Sono le 6.00 di mattina, la pioggia batte contro le finestre creando un sottofondo a dir poco rilassante, ormai sono passati giorni da quando ho conosciuto Karma e nessuno osa più picchiarmi o prendermi in giro, la mia vita è completamente cambiata da quando c'è lui, è tutto così perfetto sembra di stare in paradiso.
Purtroppo però non posso dire la stessa cosa tornato a casa, spesso mia madre è in casa e non c'è mai una volta che non mi picchi, lei dice che lo fa per il mio bene, per il mio futuro ma inizio a non crederle più molto. Dovete sapere che mia madre ha sempre voluto una figlia e quando sono nato ha pensato di crearsela da sola la figlia perfetta, mi ha obbligato a mettere vestiti femminili, a farmi crescere i capelli, se dobbiamo andare in dei posti importanti spesso mi devo truccare, non mi lascia mai fare quello che voglio, una volta ha litigato con il preside insistendo sul fatto che fossi una femmina, voleva persino farmi indossare una divisa femminile ma per fortuna il preside non gliel'ha permesso. Ogni volta che mi oppongo inizia a picchiarmi, una volta mi ha minacciato con un coltello per poi cercare di uccidermi senza riuscirci, vorrei denunciarla ma ogni volta che ci provo o anche solo pensarci mi viene in mente una domenica d'agosto:
eravamo andati in montagna, solo io e mia mamma, siamo partiti di mattina e siamo arrivati verso mezzogiorno, ci siamo fermati in un ristorante e anche se indossavo un vestito femminile non mi importava perché eravamo solo io e lei, lei continuava a sorridere e parlare del più e del meno, non l'avevo mai sentita così tranquilla e serena per una volta non aveva quello sguardo da psicopatica ma sembrava una madre comune, mangiammo di gusto e poi decidemmo di fare una passeggiata, c'era abbastanza fresco, i raggi del sole penetravano attraverso le foglie degli alberi e illuminavano la stretta vietta di quel bosco, si sentiva il cinguettio degli uccellini, le foglie danzavano nel aria a tempo di quella musica mentre altre ancora attaccate agli alberi venivano leggermente smosse, c'era anche qualche piccolo animale che si aggirava in quel bosco ma era impercettibile da vedere per la sua velocità. Dopo quel bosco arrivammo a un posto che non pensavo avrei mai visto in tutta la mia vita, era un vastissimo campo di papaveri, erano ben curati, così perfetti, di un color rosso scuro, mia madre vedendomi pietrificato mi spinse facendomi cadere in tutti quei fiori ma non lo fece con cattiveria anzi poi si lasciò cadere lei stessa a pancia in su di fianco a me, il cielo era così bello, non ricordo cosa disse ero troppo concentrato a osservare quel paradiso, restammo lì fino al tramonto, il cielo aveva preso un colorito verso il rosa con qualche sfumatura di arancione, ormai era arrivato il momento di tornare a casa ma prima di andarcene mia madre mi disse una cosa che non mi dimenticherò mai.
-Vedi Nagisa per quanto io so di star sbagliando non riesco proprio a fermarmi, mi dispiace per averti reso la vita un inferno, non capisco come tu non sia già scappata da me, ma ti ringrazio per esserci anche dopo tutto quello che ti ho fatto o ti farò, vorrei poter dirti "ti voglio bene" ma non ci riesco per me sarai sempre il figlio sbagliato che ho cercato di modificare a mio piacimento, mi faccio schifo però tu non essere come me, ama tuo figlio che sia maschio o femmina oppure che non si indentifichi proprio in un genere, Nagisa scappa da me, denunciami fai quello che vuoi io non ce l'avrò con te perché so che avrai fatto la cosa giusta ma ce l'avrò con me per quello che ti avrò fatto.-
Iniziai a piangere, perché aveva detto questo? Subito però le mie lacrime di tristezza diventarono lacrime di rabbia, perché dire questo se poi il giorno dopo avrebbe ricominciato a picchiarmi? Questa cosa mi fece ribollire e per la prima volta le dissi una frase, tanto vera ma anche tanto brutta.
-io ti odio-
Lei non disse nulla, me nei pentì un po' ma sotto sotto avevo sempre voluto dirglielo.
Dopo un po' ci dirigemmo verso la macchina e tornammo a casa, da quel giorno non faccio che pensarci, per una volta mia madre si era comportata come una vera madre.
Ritorno al presente e a mal voglia mi alzo dal letto e vado in cucina, mi preparo del tè, mi siedo sul divano, accendo la TV e mi rilasso. Poco dopo mi risveglio, mi ero addormentato e siccome era sabato non mi feci problemi, stavo per andare a fare una doccia finché non sento il campanello suonare, mi avvio verso la porta e guardo lo spioncino, KARMA?!
Cosa ci fa qui? Gli apro e subito entra in casa, appena mi vede inizia a ridere.
-bello il pigiama hahaha-
Io metto un ghigno da offeso e ribatto subito
-NESSUNO può permettersi di ridere sul mio bellissimo pigiama con un sole in mezzo-
Gli lanciai un cuscino anche se schivò il colpo facilmente.
-ok ok comunque volevo chiederti se ti andava di andare alle terme?-
Non so cosa mi prende quando sto con Karma ma ogni cosa che mi chiede è sempre un sì da parte mia e poi avrei potuto vedere Karma senza maglia...ASPE COSA STO PENSANDO! NAGISA RITORNA IN TE, pensando questo diventai un pomodoro e siccome non volevo farmi vedere da Karma corsi in camera usando come scusa quella di preparare lo zaino, Karma non disse nulla e rimase lì.
~Skip Time~
Finito lo zaino ritorno in salotto, Karma sta guardando la TV, mi avvicino a lui e senza neanche accorgermene mi prende per il braccio e mi spinge verso di sé facendomi cadere su di lui ancora seduto sul divano, appena mi accorgo della posizione in cui eravamo (la foto all'inizio) inizio ad arrossire per l'imbarazzo, lui invece ghigna divertito, cerco di liberarmi dalla sua presa ma non riesco, il mio corpo minuto non riesce a sottomettere il suo troppo imponente, per un'attimo mi è sembrato come se si fermasse tutto, sentivo solo il battito dei nostri cuori coordinato, le nostre labbra stavano per toccarsi quando tornai alla realtà sentendo le risate di persone alla TV, ci misi un po' per realizzare ma quando lo feci divenni più rosso dei capelli di Karma, lui mollò la presa e subito mi alzai, il rosso rimase in silenzio per un po' e dopo poco aprì bocca.
-puffo andiamo?-
Io risposi prima di realizzare il nomignolo che mi aveva appena dato.
-cert- ASPETTA COME MI HAI CHIAMATO? IO NON SONO UN PUFFO!-
Incrociai le braccia e cercai di fingermi arrabbiato ma senza riuscirci, lui iniziò a ridere.
~Skip Time~
Siamo arrivati alle terme, paghiamo il biglietto e ci dirigiamo verso lo spogliatoio, l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era come vedere Karma senza arrossire cosa totalmente impossibile.
Appena finito di cambiarmi esco dallo spogliatoio e sentendo la voce di Karma abbasso subito lo sguardo.
-ce ne hai messo di tempo eh-
-già s-scusa-
-come mai guardi verso il basso?-
Chiese incuriosito ma non ci volle poco che capì il perché e subito iniziò a provocarmi.
-capisco, non vuoi alzare lo sguardo perché se no potresti avere un'erezione, vero Nagi?-
Non apro bocca, ormai ero tutto rosso.
-forza Nagi perché non guardi? se vuoi puoi anche toccarli-
Mi prende la faccia e così facendo mi obbliga a vederlo, arrossisco più di quanto non lo sia già, il suo corpo è perfetto, ogni suo lineamento è la perfezione, rimango immobile, lui sembra divertito, io invece mi sento il cuore in gola, non so più cosa fare, non riesco a distogliere lo sguardo da quella bellezza.
-Vedo che ti piace ma stai diventanto inquietante ti esce pure sangue dal naso...-
Appena mi rendo conto di quello che ha appena detto corro verso il bagno guardandomi allo specchio, mi stava uscendo sangue dal naso, vorrei sotterrarmi dall'imbarazzo.
Dopo qualche minuto ritorno in me, finalmente posso tornare da Karma che mi stava aspettando, arrivato inizia a ridere.
-non pensavo avresti avuto una reazione così esagerata haha-
-s-senti lasciamo s-stare e andiamo-
Dissi cercando di non balbettare.
Usciamo dallo spogliatoio finalmente e andiamo verso le terme.
~Skip Time~
Dopo aver fatto un bagno rilassante siamo tornati nei nostri sdraio e siccome era ora di pranzo abbiamo mangiato dei panini, dopo poco si avvicinò una ragazza dai capelli rosa, era molto carina, e iniziò a parlare con Karma.
-Piacere io sono Ayano-
-Piacere Karma-
-volevo chiedervi se potevo rimanere qui con voi, i miei amici sono ritornati in acqua ma io non ho voglia e mi sentivo sola-
Mi sento ribollire dentro, questa ragazza mi da seriamente fastidio, possibile che sia geloso? Fatto sta che non riuscì proprio a trattenermi e feci una cosa di cui me ne pentì.
-scusami ma io e il mio fidanzato volevamo stare da soli quindi se non ti dispiace puoi andartene?-
Dissi seccato
Il suo volto divenne cupo.
-va be' ciao e grazie per l'accoglienza-
Disse a sua volta seccata, sinceramente non me ne importava basta che se ne andava e così fece.
Karma iniziò a ridacchiare
-fidanzato non sarai mica geloso? Tranquillo ho occhi solo per te-
A quelle parole arrosii ma poco dopo tornammo a rilassarci.
~Skip Time~
È arrivato il momento di andarcene, prendiamo le nostre cose e ci dirigiamo verso casa di Karma, dopo 20 minuti siamo arrivati, Karma apre la porta e metto giù lo zaino.
È ora di mangiare e siccome non voglio fare tutto da solo obbligo Karma a farmi aiutare, dopo un duro lavoro finalmente possiamo mangiare. Finito decidiamo di guardare un film horror, era tutto tranquillo finché ad un certo punto non compare quel mostro, io tiro un urlo poco virile e mi scaravento verso di Karma abbracciandolo più che posso, il rosso inizia a ridere mentre io sono ancora traumatizzato per quell'essere.
Dopo un po' i miei occhi iniziano a chiudersi sempre di più finché non gli chiudo definitivamente.
Mi sveglio e mi accorgo di essere disteso su Karma ancora dormiente, cerco di spostarmi senza fare troppo rumore ma lui mi blocca e mi trattiene verso di sé, arrossisco lievemente e poi ritorno a dormire.

Okkkkk anche questo capitolo è finito :3 che ve ne pare?
Ma vogliamo parlare di quanto sono carini karma e nagisa insieme😫 ok scusate ma la fujoshi in me ha preso il sopravvento. Scusate ancora per gli orari ma probabilmente in estate pubblicherò verso queste ore :')
Eh nnt notteee (o giorno) <3

💙~In un campo di papaveri~❤️Where stories live. Discover now