Trentatré.

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Usciamo da quel ristorante e, strada facendo, continuiamo a battibeccare, fin quando io stessa non cambio discorso.

"Perché non hai voluto farlo, quella notte?" Il mio tono è quasi ansioso.

"Te l'ho detto, non volevo pensassi che me ne stessi approfittando," spiega.

"Sapevi sarei arrivata a scoprire di te e le tue esperienze?" chiedo, guardando a terra.

"No, Diana," dice, fermandosi e spingendomi contro il muro, tenendomi dai polsi. "Se non l'hai ancora capito, provo dei sentimenti per te, e tu non verrai sverginata da me come tutte le altre."

Chiudo gli occhi per un misto di sensazioni causati dal suo tono aggressivo e per il fatto che ha rivelato ancora una volta che ha dei sentimenti per me.

"Scusami," dice infine, lasciandomi i polsi.

Apro gli occhi e deglutisco a vuoto. "Har-" inizio a dire, quasi implorandolo, ma vengo fermata da una voce molto familiare.

"Oh, ma cosa vedono i miei occhi. La vecchia coppia felice."

Ci giriamo entrambi verso di lui, prima ch'io guardi subito Harry. Sembra furioso.

"Cosa vuoi, Jake?" chiede, fumante dalla rabbia.

"Lei, sempre e solo lei," ghigna. "Ci siamo incontrati giusto l'altro giorno, ma adesso vedo che è in compagnia." Dove vuole andare a parare?

"Vi siete visti l'altro giorno? Dove?" chiede, probabilmente più a me che a lui, dato che mi sta guardando.

"Sì, è vero," rispondo, quasi impaurita.

"Perché non me l'hai detto?" ringhia.

"Perché sapevo che la tua reazione sarebbe stata proprio questa. Ti prego, passaci sopra."

"Non ti è piaciuto essere sbattuta al muro, Diana? Sono cose da condividere queste, soprattutto col migliore amico di una vita intera," continua lui.

Rilascio un sospiro alle sue parole, mentre continuo a guardare il riccio, ma lui non guarda me. Posso solo sperare che non gli creda e che non inizi a picchiarlo ora.

"Non penserai che ti creda, Jake. Sei inutile."

"Solo perché lei è così brava a nasconderti le cose, non puoi pensare che sia falso. Ti ha sempre nascosto le cose, come le volte in cui la trattavo di merda." Cosa sta dicendo?

Sono scioccata e non sono in grado di aprire bocca per parlare.

"Ne vai fiero di questo? Vai fiero di fare così schifo? E ancora non ti sono bastati i pugni di quella volta?"

"Ci si vede in giro, Styles," dice, sorpassandolo e non ricevendo una sua risposta.

Non mi rivolge parola mentre inizia a camminare velocemente, ed io lo seguo, cercando di tenere il suo passo, ma sono poco più lontana e sembra difficile raggiungerlo.

"Harry," lo chiamo. "Harry, fermati."

Si ferma e volta solo la testa, aspettandomi. Quando sono accanto a lui, riprende a camminare.

"Non crederai a quello che ha detto Jake, vero?" chiedo, e lo richiamo quando non risponde. "Harry!"

Si ferma di nuovo, ma stavolta si gira per guardarmi. "Non lo so, Diana." Schiudo le labbra alle sue parole. Come può dubitare? "Ti porto da una parte, andiamo," dice, e continuo a seguirlo.

Quando scendiamo dal taxi, mi prende la mano e mi trascina all'interno del bosco. Prendiamo tante stradine ricoperte di alberi e foglie che sicuramente non ricorderò quali prendere per tornare indietro, arrivando infine ad una cascata che mi meraviglia. La mia bocca e i miei occhi sono spalancati, guardando il posto magico in cui ci troviamo.

"Great Smoky Mountains, Diana. Venivamo spesso anche qui," mi informa. "Eri sempre incantata da questo posto, più o meno come ora, ed è sempre magnifico poter vedere quest'espressione sul tuo viso ancora una volta."

"Wow," riesco a dire. È tutto ciò che posso dire.

Porta un braccio attorno alla mia vita e avvicina le labbra alla mia testa, per lasciarmi un leggero bacio all'angolo della bocca. Qualcosa si accende in me, ma non so cosa.

Subito dopo, si allontana e si siede a terra, tirando un ginocchio al petto e lasciando disteso l'altro. Porta il busto all'indietro, portando le mani dietro di sé per reggersi e osservando l'acqua scendere tra le rocce.

Questa visione è così incantevole che ho voglia di stare a terra vicino a lui, accoccolata tra le sue braccia, e lo raggiungo.

POV di Harry

Rimango molto sorpreso quando si siede a terra accanto a me, poggiando la sua testa sul mio petto. Poco dopo, allunga una mano su di esso, esplorandolo riluttante.

Sono ancora incazzato, quel ragazzo è capace di premere i miei bottoni. Nella mia mente so che non è vero ciò che ha voluto intendere, ma ho comunque il dubbio. Diana non è più la stessa ragazza, non so più quando è sincera o quando mente, al contrario di ciò che dice Jake. Anche se lei non mi confidava ciò che succedeva, potevo capirlo da un semplice sguardo.

"Lavora come fattorino, e l'altra sera venne a lasciarci le pizze che ordinammo. Quando se ne andò, lo insultai dicendogli che è un fottuto stronzo, ma non rispose. Poi lo incontrai mentre andavo verso casa di tua madre, e mi sbatté contro il muro. Quando portò una mano sul mio sedere, riuscii a spingerlo via e a scappare da lui. Non è mai successo niente."

"Voglio che mi dica tutto, Diana. Non nascondere le cose," le dico, accarezzandole i capelli. "Mi manchi. Mi mancano momenti come questo, mi mancano i tuoi abbracci."

La sento tirare su col naso e mi rendo conto che sta piangendo. La obbligo ad alzarsi, per far sì che mi alzi anch'io.

Quando siamo in piedi, le asciugo le lacrime che posano sulle sue guance e le bacio il naso, prima di circondare il suo corpo con le mie braccia, per accoglierla completamente, e lei allunga le sue attorno al mio collo.

Vorrei dirle che la amo proprio ora, ma qualcosa mi trattiene. Forse la paura di una sua possibile cattiva reazione.

*****

Harry, ti amo.
Non c'entra niente, ma... uh, per me è un cucciolo. Nella realtà come in questa fanfiction.

Voglio farvi davvero leggere il prossimo capitolo, ma mi state abbandonando, quindi nah. Non lo pubblico fino ai soliti 5-6 voti.

Baci,

powerfulinpeace. xx

End Up Again - DIANA || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora