Ventiquattro.

371 21 0
                                    

Dopo aver controllato per l’ennesima e, finalmente, ultima volta la mia valigia per assicurarmi che non manchi niente, saluto Emma e mi dirigo verso Taylor, che mi sta aspettando appoggiata al cofano della sua macchina.

Fa il giro e raggiunge il retro di essa, aprendone il portabagagli per farmi posare quello che ho.

Contemporaneamente entriamo nel veicolo e il cielo grigio che si prepara a piovere fa sì che la mia ansia aumenti, portandomi ad usare il mio telefono per ascoltare musica dalle cuffie.

Ha piovuto per la maggior parte del viaggio, ma adesso ci avviciniamo al posto quasi sempre illuminato dal sole.

Taylor picchietta con un dito sulla mia coscia per attirare la mia attenzione e mi tolgo una cuffia per ascoltarla, “Stai bene?” mi chiede, vedendo che il mio petto si alza e abbassa velocemente, guardando tutto il tempo fuori dal finestrino. Neanche una volta ho girato la testa verso di lei, ho solo guardato la natura selvaggia.

“Sto bene, sono solo un po’ ansiosa,” rispondo alla fine.

“Perché? Cosa pensi possa succedere?” so che sta cercando di farmi parlare e potrebbe riuscirci, perché la mia mente è così torturata dai pensieri che non saprebbe gestirne uno in più così inutile.

“Mia madre è strana, penso mi stia nascondendo qualcosa e ho paura di cosa possa essere. Harry che non risponde ai messaggi e alle chiamate di Emma aggiunge altre domande nella mia testa.” Mi fermo quando mi accorgo che sto dicendo più di quanto dovrei.

“Cosa c’entra Harry? Cioè, va bene che ti piace, ma cosa c’entra lui in questo?”

Harry mi piace?

“Non ti piace, ma hai un certo interesse verso lui,” si corregge, dopo aver notato il cipiglio sul mio viso.

Sospiro, lasciando andare via un po’ dell’ansia dal mio corpo. “Non so se parlarne, ma ti dirò solamente che c’è un passato,” le svelo.

“Felicity-” si blocca, prima di rilassare i muscoli. “Okay… okay, non fa niente. Come vuoi.”

A quanto pare, tutti stiamo cercando di tenere a bada il tono duro e le cattive parole.

Decido di concentrare il discorso su Harry, “Cosa pensi di lui?”

È sorpresa dalla mia domanda e, dopo qualche secondo di riflessione, risponde: “Sembra interessarsi ad Emma, ma allo stesso tempo, ha un comportamento strano nei tuoi confronti. Non capisco cosa vuole, non capisco questo ragazzo.”

Sbuffo una risata perché ho pensato diverse volte la stessa cosa. “Già,” concordo, anche se io so cosa vuole, dal momento che me l’ha detto lui stesso.

La conversazione cessa e inserisco nuovamente la cuffietta nel mio orecchio.

Dopo circa un’ora, ci addentriamo nelle strade delineate da alberi del paesino dove nacqui.

Non ricordandomi dove andare per arrivare a casa di mia madre, digito l’indirizzo nel navigatore del telefono e le indico le direzioni da prendere.

Mentre guardo la strada, sfilze di piccoli ricordi entrano nella mia mente, fin quando non ci avviciniamo ad un parco in cui – da ciò che ricordo – giocavo sempre da piccola. Scorro ciò che avviene nella mia testa trasformandolo in realtà: i miei occhi sono spalancati mentre guardo la bambina dai riccioli d’oro correre sul prato, seguita da un bambino con capelli biondi e corti.

Mi manca il respiro e, quando Tay se ne accorge, accosta con la macchina.

“Che succede, Fel? Va tutto bene? Sei sicura di voler continuare? Possiamo tornare indietro, siamo ancora in tempo.” Si agita mentre mi rivolge tutte queste domande in una volta.

End Up Again - DIANA || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora