✨capitolo 19✨

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Cico's pov:
La scuola aveva tre piani una forma rettangolare e varie finestre che davano sulle aule...
Il colore dei muri era un giallastro con dei ritocchi di bianco nei lati o angoli.
Fuori c'era una bacheca con su scritto i vari nomi degli studenti e in quali classi erano disposti...
Ancora dovevo capire il perché mio padre mi avesse fatto cambiare scuola infondo in quella non avevo nemmeno una cattiva condotta...dovevo scoprire ancora tante cose riguardo quello che stava accadendo ma per ora mi dovevo accontetare di ubbidire alle scelte di mio padre.
Mi avvicinai alla bacheca per vedere meglio e vidi una ragazza
Capelli biondi occhi azzurri come il celo che indossava una gonna rossa con tanto di top scollato bianco...
Era rivolta verso la bacheca come se ci stesse scrivendo qualcosa.
Mi avvicinavo sempre di più per cercare di vedere meglio cosa stesse scrivendo
Così da riuscirlo un minimo a vedere...stava usando un pennarello rosso con cui disegnava forme come se fossero cuori...cuori?... perché stava facendo dei cuori a caso nella bacheca scolastica?..
Sentendo dei passi si girò verso di me così da farmi vedere il suo viso...
Un vuoto mi colmó dentro...
Era lei.Cichita.
Tra tutte le scuole in qui potevo finire ero finita nella stessa di lei.
Ma quanta sfiga potevo avere da 1 a 10?-
La ignorai come se niente fosse continuando a scrutare meglio i nomi scritti in bacheca..
Vedevo scritte le varie classi tra cui la "mia" ero in classe con un certo Ettore Canu e una ragazza Di nome Anna, non ero riuscito nemmeno a leggere il cognome di quest'ultima che delle braccia mi avvolsero da dietro
Di nuovo.
Cichita: sapevo che saresti tornato da me prima o poi.
Mossi le spalle per farla staccare cosa che accadde
e senza nemmeno dargli risposta andai in questa fantomatica classe che doveva essere disposta al piano di sopra , era la 5^C , si ero all'ultimo anno infatti avevo in mente di festeggiare la maturità con i miei amici e il mio ragazzo ma prima dovevo finire quell'anno che già sembrava molto lungo e pesante come anno.
Arrivai davanti ad una porta stranamente chiusa forse non c'era ancora nessuno dentro ma io per togliermi quell'oca dai piedi decisi di entrare ed aspettare tutti in aula...
Presi posto in un angolo isolato della classe iniziando ad ascoltare la mia musica preferita.
Ad un certo punto entrarono in classe due persone un ragazzo e una ragazza
Un po' agitato iniziai a implorare il ragazzo di sedersi vicino a me così da fare in modo che Cichita non stesse accanto a me...
C: ehy amico senti potresti sederti qua ti pregoooo!
Suppongo la sua ragazza mi iniziò a guardare male e aveva anche abbastanza ragione
Lui mi guardo stranito e subito dopo buttò la sua cartella per sedersi nel banco accanto al mio invece la ragazza era seduta nel banco davanti a lui.
L: amico tutto ok? Ti vedo agitato
C: sisi grazie
L: io sono Ettore anche conosciuto da molti come Lyon e te invece?
C: io Nicola ma preferisco che mi chiami Cico.
A: esisto anche io eh!
Si girò la ragazza guardando seccata il suo "fidanzato"(?)
Almeno così sembrava in tal caso erano veramente una bella coppia.
L: oh sì lei é la sbanunata anche detta Anna o "amore" ma parliamoci chiaro lei si fa chiamare amore solo da me eh!

Ok si erano una coppia.
C: sisi tranquillo sono già occupato.
La ragazza inizió a guardarmi maliziosamente con un sorriso che mi trasmetteva abbastanza  paura.
A: EEEH dimmi un po' con chi ti posso shippare quindi?-
C: pultroppo non é in questa scuola però ve lo farò conoscere!
A: mmhh
Disse la ragazza mettendo il broncio.

Sentivo un'eterna mancanza dentro di me...e capivo anche molto bene il perché... i miei brani preferiti mi ricordavano sempre di più il gattino e avevo paura di cosa gli potesse accadere.
Ora che ci penso la mia posizione e situazione era un po' simile a quella del micetto il primo giorno di scuola.
Ancora ricordo quel momento come fosse ieri...quel giorno...quello dove tutto era iniziato.
Fissavo la finestra della classe disperso nei miei pensieri ero pure vicino casa infatti nell'orizzonte riuscivo a intravedere oltre alle nuvole dei palazzi che alla vista sembravano proprio casa "mia" e di Stre...
Ma ora che ci penso io vivo con Stre finquando mio padre non lascia la casa che in teoria dovrebbe essere la mia.
Avevo tanto altro tempo per stare con lui infatti mi addormentai sul banco lasciando passare il tempo molto velocemente.

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