Lavorare insieme significa vincere insieme

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Magnus si fermò sulla porta dello studio di Alec, lo osservò chino sulla scrivania, c'erano ovunque fogli e libri aperti, quello che Alec era chiamato a fare era un compito immenso e Magnus lo sapeva bene, aveva vissuto abbastanza a lungo per vedere intere generazioni di Shadowhunters alternarsi, ma mai nessuno era stato chiamato a riformare il loro mondo, a costruirne uno nuovo, il suo Alexander invece si, e per quanto si sforzasse era davvero molto per un solo uomo, anche se inconsapevolmente era una vita che si preparava a farlo.

Si avvicinò silenziosamente e appoggiò una mano sulla spalla del marito, la fede luccicava all'anulare sinistro.

A quel contatto il corpo di Alec si mosse andandogli incontro, e appoggiando il capo contro di lui.

"Magnus che ore sono? "

"Le due e mezza signor console! "

Il volto di Alec si rabbuiò.

"Scusami, mi sono di nuovo addormentato qui! I bambini dove sono? "

"Alexander i bambini stanno bene, sono nella loro camera qui, all'istituto con Maryse, sono preoccupato per te, tutto questo è un fardello troppo grande per un solo uomo, dividilo con me, lascia che ti aiuti! "

Alec lo guardò, i suoi grandi occhi blu in quelli dell'altro.

"È una cosa mia Magnus, posso farcela! "

Magnus si perse in quello sguardo così dolce.

"Se vuoi bene a una persona cerchi sempre di alleggerirgli  il fardello che porta sulle spalle! Ed è quello che farò, siamo sposati, le tue pene e i tuoi problemi sono i miei. Ora per favore vieni  a dormire"

Alec non poté fare a meno di pensare a quanto fosse fortunato, Magnus era la sua forza, colui che lo aiutava a non lasciarsi andare.

Il codice era davvero antiquato, e riscriverlo si stava rivelando un'impresa ardua, era pieno di pregiudizi e preconcetti e ogni riga portava ad Alec un colpo al cuore.C'erano tante cose che mancavano, fatti successi dopo le ultime correzioni di Christopher Makepeace nel 2002. Cose importanti che le generazioni future dovevano conoscere e che portavano a capire perché c'era bisogno di questo grande cambiamento.

"Come ho potuto credere ciecamente a ogni parola, non me ne capacito Magnus, mi sento un traditore ad ogni riga, voglio che questa nuova versione sia giusta, umana e che non lasci spazio a ignobili pregiudizi!"

Magnus lo guardò con immenso amore poi tese la mano verso il marito che la strinse forte alzandosi e facendo cadere a terra alcuni dei fogli.

"No signore, non ci pensare
nemmeno, quelli rimangono lì, ora mio marito viene a sdraiarsi con me e a dormire mentre io mi prendo cura di lui"

"Ma Magnus, il codice, le leggi, l'Alleanza…."

"Niente ma Alexander, è ora di riposare, è ora di dedicarti a te stesso, non puoi consumarti così!"

Alec sbuffò, ma quello sbuffo fu accompagnato da un sorriso dolce e ogni gesto d'amore e soprattutto da stanchezza.

Si lasciò trascinare dal marito verso la loro camera come se da quei gesti ne dipendesse tutta la sua vita, e forse era davvero così.

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