Quell'inaspettato che aspetto da sempre

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“Avanti Alexander il mondo degli shadowhunters non imploderà se ti allontani dalla scrivania per un giorno!” Magnus in piedi di fronte a lui lo stava osservando con aria supplichevole.

Indossava una tunica glitterata lilla sopra dei pantaloni di pelle nera e Alec sembrava esserne estasiato, ancora non riusciva a credere che finalmente era suo marito.

“ Magnus con tutto quello che è successo come posso allontanarmi da qui?” Alec voleva più di ogni altra cosa poter accontentare suo marito ma i doveri gli pesavano sulle spalle, in alcuni momenti si sentiva quasi sopraffatto ma poi pensava a Magnus e ai bambini, pensava al mondo che ora poteva  costruire e migliorare anche per loro e ritrovava la forza per andare avanti.

“Ti prego Alexander fallo per me ma soprattutto per i bambini, da quando sono stato male non abbiamo avuto del tempo davvero nostro!”.

Nonostante tutto Alec sapeva che Magnus aveva ragione, non era affatto facile far combaciare tutti i pezzi della loro nuova vita, proprio in quel momento il telefono aveva iniziato a squillare, Alec lo aveva sfilato dalla tasca dei suoi jeans neri e proprio quando stava per rispondere Magnus lo aveva intercettato.

“Lily, potresti non disturbarci almeno per un paio d'ore di fila?.... Si capisco ma Alec e molto impegnato e poi ora ci sono Mark e Cristina per queste cose, chiama loro!!! Ciao!”

Alec lo osservava con un sopracciglio alzato in segno accusatorio, “Avanti Alec, se li hai nominati vuol dire che ti fidi di loro, vedrai che Cristina sarà bravissima a tenere a bada Lily!”

Nel momento in cui Alec stava per iniziare a controbattere, un piccolo uragano blu era entrato nella stanza ed era letteralmente saltato in braccio al padre.

“Papino, io sono pronto. Papà Magnus mi ha detto che andremo al mare solo noi. Sono così contento!”

Max parlava velocissimo preso dalla frenesia del momento, mentre Rafe stava fermo sulla porta in trepidante attesa aspettando la conferma del padre.

Alec stava accarezzando la testolina di Max, aveva mosso leggermente le labbra

”Questo è sleale, me la pagherai cara! “ Magnus stava sorridendo vittorioso.

“Direi che non ho scelta, e forse non voglio averla, tutti a prepararsi mentre io faccio 2 o 300 telefonate!“

A quelle parole Rafe era corso a prendere la mano di Max per trascinarlo fuori, il cuore di Alec si era quasi sciolto a quella vista.

“Hai usato l'artiglieria pesante, sai che non posso dire di no a quelle due pesti!”

Magnus era vicinissimo alle labbra del marito, “ora che non ci sono puoi dire di no a me se ci riesci”. Alec aveva deglutito rumorosamente per poi appoggiare le labbra su quelle di Magnus, “per te sarà sempre sì!”

A Magnus iniziò a spuntare un sorriso ripensando a quando era stato lui a dire quella frase, per poi iniziare ad approfondire il bacio.

Magnus era fermo,  seduto su un asciugamano glitterato verde smeraldo con una sobria scritta blu che diceva ‘Tutti mi amano in costume’ , era incantato da quello che vedeva davanti a sé, Alec aveva i pantaloni neri arrotolati sul polpaccio, i piedi nudi bagnati dall’acqua, la schiena libera dai vestiti, poteva vedere ogni cicatrice, ogni runa ogni millimetro di quella pelle marmorea che conosceva a memoria, era curvo su Max, gli teneva le manine mentre lui  era  impegnato a saltellare sull’acqua, poteva vedere la fede scintillare sulla mano sinistra, mentre Rafe davanti a loro  rideva e schizzava entrambi.

“Avanti pigrone, cosa ci fai steso lì, vieni da noi!“

Alec lo stava osservando con un sorriso dolcissimo, uno di quei rari sorrisi che dedicava solo a loro, Magnus aveva risposto al sorriso immediatamente.

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