XVI

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Quel pomeriggio il cielo si era scurito e le nuvole avevano cominciato a raggrupparsi creando una grande nube grigia che minacciava pioggia da un momento all'altro ma Luca non si era accorto, troppo distratto a tracciare con l'indice una linea che partiva dalla spalla e raggiungeva il polso di Tancredi che invece gli stava accarezzando i fianchi.

Non sapevano da quanto fossero fermi in quella posizione ma erano così rilassati che in realtà non volevano saperlo, sicuramente avrebbero fatto ritardo se quel giorno ci fossero state le lezioni ma era giovedì per cui avrebbero registrato la puntata del sabato.

"So che non ne abbiamo mai parlato e mi sento stupido a farlo ma pensavo che forse dovremmo definire il nostro rapporto" disse Tancredi giocando con gli anelli.

"Che intendi?"

"Beh se dovesse chiamarmi mio padre e chiedermi perché nel pomeridiano ci siamo noi due che ci baciamo, cosa gli dico? Sì papà siamo due uomini adulti che si baciano a caso, no papà ovviamente non siamo amici e no non siamo neanche fidanzati né ci stiamo frequentando".

"Beh io ci definirei-" Aka stava per dire l'ultima parola, quella che Tancredi aspettava da quando quello strano rapporto era cominciato a evolversi ma qualcuno bussò alla porta.

"Aka Maria vuole vederti" disse Martina.

"Va bene arrivo subito" disse il biondo alzandosi dal letto e uscendo velocemnte dalla stanza senza dare tempo a Tancredi di chiedergli di finire la frase.

Luca si alzò e si diresse verso gli studi sotto gli occhi dubbiosi di Tancredi che si chiedeva cosa fosse successo di così importante da convocare il biondo poco prima della puntata.  In realtà chiunque avesse sentito se lo stava domandando, non era mai successo prima e non indicava qualcosa di positivo.

Nessuno vide Luca per tre ore e poi mentre tutti i ragazzi stavano giocando a carte nella sala, lo videro entrare nella casetta con un sorriso smagliante e con gli occhi rossi che però nessuno tranne Tancredi sembrò notare.

"La Sony mi ha offerto un contratto e io ho firmato" disse con un sorriso così smagliante che sembrava quasi finto.

Tutti gli corsero incontro felici per abbracciarlo compreso Tancredi che era stato il primo ad alzarsi. Per festeggiare la notizia Aka cucinò la pasta con il sugo mentre Sangiovanni cercò di cucinare un dolce anche se ne bruciò la metà. Gli animi in casa erano sopraffatti dalla gioia ma il riccio vedeva che c'era qualcosa che non andava.

Aveva un peso sullo stomaco da quando Luca se ne era andato e per quanto la notizia del contratto lo avesse sollevato non era ancora totalmente convinto che Aka fosse stato convocato solo per quello, era sicuro che non gli avesse raccontato qualcosa.  

Ignorò tutto fino alla fine della festa e poi quando stava andando a letto pensò alle varie possibilità. Forse Luca aveva gli occhi rossi perché aveva pianto dalla felicità, forse era allergico a qualcosa o forse nel contratto c'era qualcosa che era stato costretto ad acccettare. 

L'ultima era quella che sentiva più vicino alla realtà ma anche la più improbabile, cosa avrebbero potuto dirgli? Di non stare insieme a lui? Impossibile.

Forse non così tanto improbabile perché tutto avrebbe più senso. 

Da quando era entrato dalla porta, lo aveva ignorato completamente, quando era andato ad abbracciarlo gli sembrava freddo e distaccato e quando aveva provato a parlargli il biondo aveva trovato una scusa per cacciarlo via. 

No era solo paranoico, non poteva dubitare della produzione e di Maria che era stata vicino a tutti fino a quel momento, poi non poteva parlare di omofobia o di bifobia visto che Leonardo e Tommaso erano stati tranquillamente accettati, anche perché non c'era niente da accettare oltre alla normalità. 

Scartò l'ultima opzione velocemente per poi ricordarsi del discorso in sospeso che aveva con l'altro ragazzo.

Non aveva risposto alla sua domada e forse non voleva farlo per cui aveva evitato di parlargli. Si sentiva stupido per non averlo capito prima, così si alzò velocemente dal letto e si mise a cercare il biondo nervosamente. 

Lo trovò sulla panchina che parlava con Martina, secondo Tancredi erano troppo vicini ma a quanto pare il suo pensiero non fermò la mora dal mettere la mano sulla gamba del biondo. Tancredi si diresse verso di loro e vide che la ballerina levò immediatamente la mano. 

Sapeva di potersi fidare di lei e del fatto che non avrebbe provato a ritornare con Luca ma a quanto pare non doveva farlo con quest'ultimo che in pochi secondi prese la mano di Martina e la mise di nuovo sulla gamba mentre collocò il suo braccio attorno alla spalla della ragazza che lo guardò incredula. 

"Che stai facendo Luca?" disse Tancredi.

"Beh ho pensato a quello che mi hai detto oggi pomeriggio e penso che abbiamo forzato tutto"

"Possiamo parlarne in privato?" chiese il riccio sperando che il ragazzo che aveva di fronte capisse che lo stava distruggendo con quelle parole.

"Non ce n'è bisogno, ho già detto che è stata una forzatura e uno sbaglio"

"Non lo dicevi mentre mi chiedevi di farti un pompi-"

Sentì la mano del biondo posarsi sopra la sua bocca

"Stai zitto, non peggiorare la situazione, vattene"

"Vorrei solo capire la motivazione"

"Ho già detto tutto quello che dovevo"

Tancredi stava per scoppiare a piangere, non aveva senso farlo per una relazione che non era neanche iniziata ma sentiva tante emozioni dentro di lui che stavano lottando per uscire mentre lui stava solo cercando di schiacciarle.

Tornò nella sua camera e promise a se stesso che questa sarebbe stata l'ultima volta che il biondo lo avrebbe fatto soffrire ma forse anche lui sapeva di star mentendo.

Non aggiorno da circa un mese e qualcosa e mi dispiace ma mi sto godendo l'estate prima di entrare in quell'inferno che viene comunemente chiamato scuola. I vostri commenti, le visualizzazione e le stelline mi hanno convinta ad andare avanti quindi grazie❤️. Comunque come al solito spero che il capitolo vi piaccia, come al solito commentate e lasciate una stellina se vi va❤️❤️

Le leggi dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora