XV

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Tancredi era ancora a cavalcioni sopra Luca così lo fece distendere sul letto.

Cominciò levandogli la maglia e lasciando baci che partivano dal collo e che proseguivano passando per il torace arrivando fino ai fianchi. 

Levò i pantaloni al biondo lasciandolo solo con i boxer, si stava concentrando così tanto sulle sue azioni che non aveva mai guardato l'altro ragazzo negli occhi. Quando lo fece vide così tanto piacere che gli diede la spinta per continuare quello che stavano facendo. Fece passare le mani all'interno delle gambe del biondo e poi optò per cominciare a baciarlo facendo crescere il desiderio nell'altro ragazzo.

"Ti prego" disse Luca, non ne poteva più, non riusciva a trattenersi.

Tancredi era sempre più eccitato così levò anche l'ultimo indumento da Luca e si fermò per un millisecondo a pensare a cosa stava facendo poi prese coraggio e inglobò il tutto. 

"Cazzo" disse Luca prendendo e tirando leggermente i ricci del ragazzo.

Tancredi stava muovendo la lingua e il biondo prese la testa di Tancredi e la spinse più in profondità.

"Scusa non ci ho pensato"

"Zitto"

Poco dopo Luca venne ma voleva ricambiare il favore.

Così prese Tancredi per la vita e lo portò alla sua altezza, ripresero a baciarsi ma il biondo continuava a stare sotto e non sarebbe riuscito a sopportarlo per molto per cui girò le posizioni e si mise sopra al riccio. Mise una mano nei boxer del castano e non ci mise molto a farlo venire.

Fino a quel momento avevano usato un solo letto così Aka unì quello vicino e si addormentarono vicini sapendo che quella sarebbe stato l'inizio di qualcosa. Lo suggeriva la testa di Tancredi appoggiata alla spalla del biondo o la mano di quest'ultimo ancorata alla vita del riccio. 

Quando il castano si svegliò sapeva che Luca non sarebbe stato vicino a lui ma ci aveva sperato per un secondo. Il giorno in cui si sarebbe svegliato assieme al biondo avrebbe dovuto indire una festa nazionale.

Almeno lo vide in cucina intento a preparare qualcosa

"Buongiorno riccio"

"Buongiorno biondo tinto"

"Il mio era un apprezzamento verso i tuoi capelli"

"Il mio verso il parrucchiere che te li ha fatti"

Luca lo guardò male ma Tancredi cominciò a ridere, si interruppe quando vide Martina entrare in cucina.

Tutto si congelò per un secondo, il castano pensava di non aver mai sperimentato così tanto imbarazzo e tensione in tutta la sua vita.

 Nessuno dei tre sapeva cosa fare ma la ballerina salutò Aka con la mano e poi si girò verso Tancredi che pensava ai suoi ultimi desideri prima di morire. Non voleva essere sbranato vivo dalla mora ma le aveva portato via il suo ragazzo quindi era giustificabile. 

Lei semplicemente gli si avvicinò, prese un biscotto dal pacco lì vicino e gli augurò il buongiorno. 

Era sorpreso, anzi no, era esageratamente stupito. La giornata stava andando stranamente bene e non voleva neanche sapere il motivo per cui guardò prima a destra e poi a sinistra controllando che non ci fosse nessuno nei paraggi e poi passò davanti al biondo rubandogli un bacio semplice e spensierato. 

Non sapeva come era passato dall'odiarlo a colere continuamente la sua compagnia ma ora si trovava in quella situazione e si era ripromesso di vivere il presente, di non pensare troppo alle cose e a farle direttamente perché non gli si sarebbe ripresentata una situazione del genere.  

Se mi uccidete vi giustifico, so che è passato un sacco di tempo ma mi farò perdonare con questo e con i prossimi capitoli in cui accadranno un sacco di cose. Comunque come al solito spero che il capitolo vi piaccia, come al solito commentate e lasciate una stellina se vi va❤️❤️

Le leggi dell'amoreWhere stories live. Discover now