VII

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La mattina Tancredi si era svegliato felice, aveva compreso il motivo solo quando guardò alla sua sinistra e vide Luca. Il biondo era ancora addormentato e quindi non si era reso conto di essersi accoccolato sul riccio e di averlo abbracciato come un peluche durante tutta la notte e perfino ora che il castano si era svegliato. Sapeva che erano le prime ore della mattina perché non c'era molta luce fuori dalle finestre ma voleva assicurarsi che avrebbe avuto abbastanza tempo per prepararsi, poi si ricordò che quel giorno avrebbero registrato la puntata per cui potevano dormire fino a tarda mattinata. Prima di rimettersi a dormire avvolse il suo braccio attorno ad Aka, anche lui lo fece solo per comodità.

Passarono alcune ore e Tancredi si svegliò di nuovo perché aveva freddo, non capiva come potesse avere freddo con le coperte pesanti e con Luca vicino a lui. Non gli servì aprire gli occhi per capire che era rimasto solo nel letto, non sentiva più la presenza di un altro individuo né il calore che questo emetteva. Non si aspettava che Aka restasse, non lo aveva fatto neanche la volta precedente. Se qualcuno lo avesse sentito parlare avrebbe captato la delusione nella sua voce perché effettivamente era quello che provava il quel momento anche se non lo avrebbe mai ammesso.

Non sapeva come doveva comportarsi con il biondo, quest'ultimo lo aveva ignorato tutta la mattinata e Tancredi era scosso. Non capiva come Luca il giorno prima potesse dormire abbracciato lui e il giorno dopo lo ignorasse, non sapeva davvero che fare, forse era colpa sua, forse avrebbe dovuto cacciarlo e non farlo dormire con lui, forse avrebbe dovuto semplicemente allontanarlo ma era più forte di lui, c'era qualcosa che glielo impediva. Aveva girato l'angolo e in quel momento si sentì sprofondare.

Martina stava baciando Luca.

Appena la ragazza vide Tancredi cominciò a baciare Aka con più passione, il biondo invece non si era reso conto di nulla. 

Martina stava baciando lo stesso Luca con cui lui aveva dormito abbracciato quella sera.

Al riccio non sarebbe dovuto importare in teoria ma invece questa cosa lo aveva ferito, tanto.

Aka si girò verso di lui e il suo sguardo cambio completamente, sembrava pentito di aver baciato la ballerina ma sicuramente era Tancredi che lo stava interpretando a suo piacimento. Non fece altro oltre che salutare la ragazza, poi passò vicino al biondo, lo salutò e gli  diede una spallata. 

Quella sera avrebbero registrato la puntata del serale ed erano tutti nervosi, chi più come Aka e Tancredi anche se loro non lo erano propriamente per la gara e chi meno.

Dopo le varie esibizioni mentre Aka stava aspettando di sapere se sarebbe uscito o no, incontrò Tancredi nei corridoi.

"Sei stato eliminato?" chiese il riccio

"Ancora non si sa, mi fai compagnia mentre aspetto?"

"Cosa scusa, non ho sentito bene"

"Non mi imitare dai"

"Ma non c'è Martina con te?"

"In realtà non so dove sia andata a finire"

"Ah"

"Quindi mi fai compagnia?"

"Certo" disse il riccio quasi rassegnato.

Andarono nel loro posto preferito, cioè in realtà era quello di Aka ma anche Tancredi passava la maggior parte del tempo lì. 

"Allora" disse il castano in imbarazzo

"Allora"

"Allora"

"Vuoi continuare a dire solo "allora"?"

"Beh se vuoi posso farlo tutto il giorno, ti va?"

"No"

"Ma, avevo trovato la mia nuova parola preferita e tu mi fai questo, sentiti in colpa Luca Marzano"

In quel momento Aka si era girato di scatto verso Tancredi che lo guardava, curioso della sua reazione al sentirlo pronunciare il suo nome per intero. Il biondo non era sconvolto dal fatto che il riccio sapesse il suo nome ma era stato il modo in cui l'aveva pronunciato che l'aveva fatto andare fuori di testa. Per un secondo, forse ancora di meno, per un nanosecondo, pensò che avrebbe baciato Tancredi se solo avesse ripetuto il suo nome di nuovo, in quel modo. 

"Zitto" disse Luca 

"Non mi dire di stare zitto"

"Zitto"

"Ma ti ho appena detto di non ordinarmi di stare zitto e tu lo fai di nuovo"

"Zitto"

"Stavo finendo di parlare, ci starai tu zitto Luca Mar-"

Non fece in tempo a finire la frase che Aka gli afferrò il braccio.

"Ho detto: stai zitto"

Tancredi si ammutolì immediatamente. Era più eccitato che spaventato ma questo pensiero lo avrebbe buttato insieme agli altri nella stanza che aveva creato nella sua mente per immagazzinare ogni cosa non detta fra lui e il biondo. Quello che stranì il riccio era che Luca ancora non aveva tolto il braccio anzi vi si era attaccato come fanno i bambini con le persone più grandi quando vogliono qualcosa o semplicemente affetto.

Poi Maria parlò, come al solito fece un preambolo che durò cinque minuti e furono quei cinque minuti esatti che migliorarono la giornata a Tancredi. Infatti Aka era così agitato che prese la mano del riccio, la avvolse intorno alla sua e la strinse forte. Il castano non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce ma sentì di nuovo quell'emozione e cominciò a pensare seriamente che fossero le farfalle nello stomaco ma non comprendeva come gliele avesse potute causare la stretta di mano del suo compagno. Oltretutto il biondo aveva fatto quel gesto così naturalmente che Tancredi si sentì stupido a dargli così tanta importanza ma non poteva farne a meno, lui pensava tanto, a volte troppo. 

Se il gesto precedente gli aveva migliorato la giornata quello che Luca stava per fare gli avrebbe migliorato tutta la settimana infatti quest'ultimo in preda all'emozione di non essere stato eliminato abbracciò il riccio. Fu così spontaneo, dolce, sincero che Tancredi pensò che non sarebbe più riuscito ad uscire da quel turbine di emozioni o forse non voleva uscirne.

Alla fine entrambi sapevano di odiarsi ma non potevano evitare di stare lontani e presto se ne sarebbero accorti.

Ecco il nuovo capitolo, anche se è tardi volevo aspettare. Finalmente Luca sembra mostrare affetto verso Tancredi. Spero che il capitolo vi piaccia, come al solito commentate e lasciate una stellina se vi va❤️❤️. 

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