Tra lamentele e silenzi cap 2

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Claudio
Se ne è appena andata Alice... mi metto le mani nei capelli.. era passata ad essere una macchinetta vivente a non parlare più... ha ritrovato la voce adesso per chiedermi  di andare da Amalia ... non capisce che io devo lavorare... devo mandare avanti la baracca... devo portare quest' istituto all' eccellenza... deve essere il migliore... e lei sa solo lamentarsi... vive nel suo mondo di marzapane... del tempo da  passare insieme noi e con gli altri... tra la sua famiglia naturalmente visto che mio fratello se ne è andato definitivamente in Brasile... non le riesco a far capire che non ho più il tempo libero di prima... ci può andare anche da sola con gli altri.... ultimamente riusciamo solo a litigare quando apriamo la bocca... ma lei è diventata insopportabile... menomale che in questi giorni finalmente ha silenziato la bocca... fino ad oggi.. mi voleva convincere ad andare dalla nonna...
"Puoi per una volta trascorrere una domenica fuori dell' istituto? " mi ha chiesto.

 
Io ho alzato gli occhi al cielo come per dire ricominciamo... ma lei mi ha capito subito... non è servito rispondere... subito ha sbottato...


"Va bene... ho capito... quest' istituto non può fare a meno di te neanche la domenica.  Vado da sola."


E se ne è andata sbattendo la porta e senza salutare... ho sospirato forte... ora sono il supremo... devo lavorare sodo... e lei non capisce... almeno fosse nato un figlio starebbe a casa a badare a lui e non mi romperebbe le scatole.... un giorno mi ha detto...
"Non so perché ci siamo sposati a fare se non ci vediamo mai.."


"Ci vediamo la sera a casa..." le ho risposto... ma a lei evidentemente non è bastata come risposta.


"E ti basta?"


"Per ora si... il tempo di ingranare.."


"È passato più di un anno... che altro deve ingranare.?.. sei tu che vuoi essere onnipresente!" 

 Mi ha attaccato e da li non abbiamo più smesso di litigare... capisco che si aspettava altro... più tempo insieme.. lo sapeva che a me non piace uscire più di tanto... ma lei crede di vivere in una favoletta e non nel mondo reale in cui devi sudare... pensavo che l avesse capito... visto che sembra lavori alla omicidi con Silvia ed Einardi invece che come medico legale.... il fatto che non la rimproveri non significa che non lo so o che non lo debba fare... io so tutto... è solo che mi manca il tempo... di dirglielo... voi direte che non abbiamo il tempo di comunicare? Non proprio... è solo che quando vorrei iniziamo ad attaccarci per le solite cose che ho detto prima e mi dimentico che vorrei dirle... lei non mi ascolta, non mi comprende... è un egoista... sembra una bambina a cui non dai attenzioni... ora smettiamola di pensare a queste sciocchezze e ritorniamo al lavoro... finisco tardi... vado a casa sperando che Alice abbia preparato qualcosa di decente... ancora non ha imparato a cucinare come si deve... vabbè che sono poche le volte che ceniamo insieme... faccio sempre più tardi mangiando al volo qualcosa in istituto o riscaldando quello che ha preparato lei... immangiabile subito... figuriamoci riscaldato... Trovo la casa chiusa e al buio.... mi metto la mano in fronte... vero... oggi mi ha detto che andava dalla nonna... ha deciso di andare e dormire là... cosi da starci la domenica e farsi coccolare dalla nonna.. proprio come una bambina... meglio cosi... mi preparo qualcosa io con quello che c' è in frigo... faccio zapping in tv giusto il tempo di digerire e mi butto sul letto... senza fare finta di dialogare o sopportare i suoi silenzi frutto di una ragazzina dispettosa... certe volte è proprio infantile... memorizzo la sveglia per domani anche se domenica... menomale che non ci sarà... per una volta mi risparmio le sue lamentele su un altra domenica dedicata a lavorare... spero che trascorra un tempo fruttuoso con Amalia... che le faccia capire che deve crescere... e non comportarsi come una bambina viziata... per cui tutto deve essere come vuole lei.... io sapevo che non sarebbe stato facile vivere insieme... una convivenza tra due persone così diverse tra loro... io così preciso e sistemato... e lei disordinata e distratta... ma non credevo fino a questo punto... io cerco di essere conciliante... ma lei si fissa... e poi ogni cosa diventa un appiglio per darmi contro.... sembra che ogni cosa che faccia non vada bene... forse è meglio che sia andata dalla nonna... un po' di pausa questa notte e domani ci potrà solo fare del bene... steso sul letto ricordo i bei momenti passati con lei... ricordi ormai lontani... deve solo aspettare un po' di tempo che in istituto vada tutto bene... senza il mio continuo controllo... che le costa? Nel silenzio assoluto mi addormento... senza rimorsi e senza rimpianti... non è colpa mia... se lei non riesce ad accettare questa situazione....
La mattina dopo mi sveglio prima del solito trillo... devo cambiare suoneria.. questa mi è diventato antipatica... ho dormito benissimo in questo letto per una volta tutto mio... dovevamo cambiare casa in previsione dei bambini... che non sono venuti... perché qui ci sono le scale, senza ascensore... menomale che non l' abbiamo fatto... mi piace la mia casa... mentre ad Alice non piace tanto... ogni giorno trova un difetto oltre a quello grandissimo delle scale. Vado a fare la colazione senza avere la tavola piena delle sue leccornie mattutine... mi bevo il caffè in santa pace... e poi posso fare anche il bis, perché lei lo finisce sempre... vado in doccia senza le mie parole rivolte a lei ancora a letto.... come un mantra  "muoviti... muoviti.. muoviti."
È perennemente lenta e pertanto in ritardo... raramente siamo andati in istituto insieme... forse qualche volta subito dopo il ritorno dal viaggio di nozze... ma ho dovuto alzare bandiera bianca... ed andarmene prima... mentre lei era ancora sotto la doccia... altrimenti mi farebbe fare sempre tardi... e non è possibile.... le ho detto che deve sbrigarsi... il fatto che è mia moglie non la esime dalla puntualità ed io non potrò fare niente se gli altri si lamenteranno di questa sua defalliance... ma tutto inutile... è una ritardataria cronica... oggi che è domenica però vado con tutta calma... e visto che non c' è   lei ad aspettarmi a casa o da suo fratello per pranzo posso restare in istituto a lavorare... c è anche il corso on line... senza le sue lamentele continue per i miei ritardi... al pranzo... non so a che ora ritornerà... ma penso stasera per cena... dopo le manderò un messaggio... se non me lo scordo... a pranzo mi faccio portare un panino dal bar vicino e poi inizio il collegamento con il corso... beate queste piattaforme... non so quanti colleghi ci sono.... c' è il traduttore simultaneo... la presentazione sulle slade l' ho dovuta fare in inglese... che fatica.. ma che soddisfazione... neanche questo Alice capisce... per lei è troppo... solo del tempo che rubo a lei e ai pranzetti e pomeriggi coi familiari... i suoi... i miei parenti li ho lasciati perdere proprio perché rompevano le balle... non li sento più dalla morte dei miei... e non mi mancano per niente... ogni tanto mi manca Giacomo,  che avevo ritrovato, ma ha preferito andarsene ai confini del mondo... dai suoi bambini... mah! Contento lui... ed Andrea che l' ha seguito... senza rimpianti... che istituto sarà in Brasile?  Una bettola!
Termino alle 19 e mi rendo conto che non ho mandato più il messaggio ad Alice, ma ormai è inutile.. starà già a casa o per la strada... vado a casa, ma non è ancora tornata.... sicuramente Amalia le avrà dato qualcosa per stasera... come sempre... per cui preparo solo un' insalata...

L'allieva 4 Dopo il matrimonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora