Capitolo 14

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Rose's P.O.V.

Ci sono tante storie d'amore nel mondo dove finiscono bene e io avevo preteso una storia come quella sin da bambina, perché non potevo a averlo anche io un lieto fine? Non può accadere solo nei libri perché altrimenti i romanzi servono solo per deprimersi e sperare di avere una vita con un lieto fine.

Amo Harry con tutta me stessa e mi fa male vederlo lì che mi rivuole sempre indietro nonostante io sia già sposata con Liam. Abbiamo avuto insieme un bellissimo bambino, allora perché il destino ci ha separati?

Forse sono io quella che si è separata da lui... sì, sono stata io. È sempre stata colpa mia e non me ne sono mai accorta per la mia stupidaggine. È colpa mia se ci siamo separati; non l'avevo lasciato spiegare cos'era realmente successo con Evelyn e l'ho "abbandonato" proprio quando gli ho detto che ero incinta di lui.

E io che per tutto questo tempo me la prendevo con lui perché ero pienamente convinta che era tutta colpa sua se siamo arrivati a questo punto.

Ora qualcuno ha rapito i nostri bambino e il rapitore da indizi senza senso. O forse, sono solo difficili.

Io ho perso la memoria, porca miseria! Come faccio a ricordarmi di tutte queste cose? Non so cosa c'entrino la camicia bianca e il numero quattro. Forse conosco il rapitore e magari c'è stato un momento particolare in cui ci siamo conosciuti ed io stavo indossando una camicia bianca. Boh, forse è così ma non ne sono sicura.

Sento qualcuno aprire la porta della camera da letto. Io sono ancora sotto le coperte e il viso rivolto verso la finestra, sperando che tutto questo sia solo un sogno.

Chiudo gli occhi, pretendendo che stia dormendo, quando sento una parte del materasso abbassarsi e un respiro che si avvicina sempre di più verso il mio viso.

«So che sei sveglia». Dice con voce roca.

Apro gli occhi e mi ritrovo i capelli ricci di Harry che cadono sulla mia fronte, dandomi una leggera sensazione di solletichìo.

«Volevo dormire, ma non ci riesco». Mormoro. «Non riesco a dormire, pensando che i miei bambini sono da qualche parte senza di me».

«Lo so... neanche io riesco dormire». Concorda con me ed io annuisco e basta. «Posso?». Domanda, indicando la parte vuota del letto matrimoniale. Gli lancio uno sguardo titubante e lui capisce al volo cosa voglio intendere con gli occhi.  «Liam lo sa già». Dice ed io allargo gli occhi. «Ha insistito tanto a sapere cos'è successo la notte di Capodanno e così gliel'ho detto». Non rispondo. «Sei arrabbiata con me?».

«No, vorrei solo averglielo detto io la verità». Rispondo tristemente. «Comunque, sì. Puoi sdraiarti con me».

Lui si sdraia su un fianco per avermi davanti a lui, ma mantengo lo sguardo basso. Mette un dito sotto il mento per guardarmi negli occhi e lui mi strizza l'occhio, facendomi sorridere.

«Vieni qui, piccola pinguina». Allarga le sue braccia e non esito a nascondermi fra di esse. Sono i suoi modi di fare per cui lo amo tanto e non vorrei mai che cambiasse perché lo voglio così. «Vedrai che torneranno». Dice nascondendo il viso fra i miei capelli.

«Lo spero, Harry. Mi mancano tanto».

***

Un forte rumore, come un vetro che è stato rotto, ci fa sobbolzare dal letto con i cuori martellanti. Ero comodamente aggrovigliata al corpo di Harry e ora ho freddo non avendo più le sue braccia che mi circondavano.

«Cosa cazzo era?». Chiede lui irritato.

«Non lo so...». Noto che la finestra è rotta e per terra c'è un sasso legato insieme ad un foglio. Mi alzo in piedi di colpo, andando a prendere il foglio facendo attenzione alle schegge di vetro per terra.

Mi risiedo sul bordo del letto e Harry si metto dietro di me per guardare anche lui. Apro il foglio ed è un'altra lettera di quel rapitore.

“Buongiorno Rose,

Scusa se ti ho rotto la finestra ma non sapevo come mandarti questo foglietto.

Non hai ancora capito i miei indizi? Cazzo, ti credevo più intelligente e che mi conoscessi abbastanza bene da indovinare subito chi sono anche con indizi così difficili.

Te ne do un'altra, ma questa sarà l'ultima volta: cappuccino e brioche al cioccolato. Ecco, spero almeno che con questo te lo ricorderai.

Se riesci ad indovinare, questa sera lascia accesa una luce ecapirò che sai chi sono”.

Inarco un sopracciglio dalla confusione.  Cosa c'entrava ora il cappuccino e la bioche al cioccolato?

«E ora questo cosa cavolo significa?». Chiedo. «Non può semplicemente dirmi chi è e farla finita?».

«Calma, Rose. Pensiamoci sopra:  il numero quattro,  la camicia bianca e il cappuccino e la brioche al cioccolato. Cosa può significare? ».

«È questo il punto,  Harry. Non lo so,  non ne ho la minima idea». Scuoto la testa. «Ma questo ha la minima idea che io avevo perso la memoria?».

A Harry gli si illuminano gli occhi di colpo ed io lo guardo confusa. «Rose,  elencami le persone che conosci che sanno della tua perdita di memoria». Dice ed io eseguo i suoi comandi anche se non so il motivo.

«Beh,  la tua famiglia, te, Liam, mio padre e Evelyn». Scrollo le spalle. «Perché?».

«Ci stiamo dimenticando di una persona,  Rose». Dice.

«Okay…  chi è?».

«Kyle».

E all'improvviso un'ondata di vari flashback mi passano per la mente e… combaciavano perfettamente con la teoria di Harry.

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Okay,  il capitolo è corto ma volevo farmi perdonare per la lunga attesa dell'altra volta ;)

COMMENTATE E VOTATE, PLEASE

Ci si sente al prossimo capitolo.  Baci baci :* :*

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