Di regali e grembiuli

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Alec e Magnus passeggiavano silenziosamente per le Ramblas affollate, ad Alec piaceva Barcellona, nessuno sembrava badare troppo a loro o forse semplicemente a lui non importava delle altre persone, l'unica cosa importante era la sua mano intrecciata a quella di Magnus, quel contatto era indispensabile per entrambi.

"Che ne dici di un bel gelato Alexander?"

Alec fú richiamato dalla voce di Magnus ridestandosi dai tanti pensieri che gli affollavano la mente.

"Scusa Mag ero sovrappensiero! Pensavo che magari ti andava di chiamare Amaranta e chiedere dei bambini?"

Magnus sorrise al marito, il senso di protezione di Alec non sembrava diminuire, così come la sua gelosia nei confronti di Amaranta.
Non che Magnus non ne fosse lusingato, amava il senso di possessione del marito, ma non lo capiva proprio, infondo Amaranta era gentile e amorevole coi bambini e anche con lui.

"Puoi chiamarla anche tu, non morde mica!"

Alec lo guardò, prima di voltarsi dall'altra parte.
"Si, certo, lo so!"
Disse solamente continuando a camminare e ad osservare le bancarelle.

Magnus sfilò il telefono dalla tasca posteriore dei jeans.

"Pronto, ciao Amaranta, tutto apposto? Si si noi penso che ne avremo ancora per un paio d'ore!'

Alec sentì la voce di Amaranta dall'altro lato del telefono e davvero non poté fare a meno di notare quanto suonasse finta e smielata.

"Si, grazie mille, buona serata anche a voi tre! Un abbraccio"

Senza volerlo Alec disintrecciò la mano da quella di Magnus, che accorgendosene lo prese prontamente sottobraccio.

"Bambini apposto", disse con un sorriso caldo.

"Mi devi un gelato shadowhunter!"

Alec sorrise rilassandosi leggermente,

"Scommetto cioccolato e pistacchio!"

Magnus gli schioccò un sonoro bacio sulla guancia

"Nessuno mi conoscerà mai come te!"

Camminavano da più di mezz'ora, il gelato era ormai finito quando l'attenzione di Alec fú attirata da una bancarella che vendeva Gadgets di ogni tipo.

"Mag, che ne dici se prendiamo qualcosa a Izzy, sai com'è fatta, se tornassimo a mano vuote ci ucciderebbe!"

Magnus sorrise al marito.

"Sai che posso fare apparire qualsiasi cosa tu decida a New York"

Alec lanciò un'occhiataccia al marito.

"Non sarebbe la stessa cosa, e poi sai come la penso..."

Magnus rise tirando Alec verso la bancarella.

"Avevi qualcosa in mente Alexander?"

Alec sorrise guardando la bancarella

"Alexander sei perfido, e mi piace!"

Poi rivolse un sorriso gentile alla venditrice

"Buongiorno, possiamo avere un grembiule, per favore?"
Alec osservò la venditrice con attenzione come sempre, era una mondana minuta, sui 26 anni con lunghi capelli castani, lo osservava curiosa con uno strano sorriso in volto.

Era così impegnato a studiare la ragazza che sobbalzò sentendo le labbra di Magnus sul suo orecchio.

"Direi che dovrei essere io il geloso, ti sta mangiando con gli occhi"

E senza lasciare tempo di reazione ad Alec gli lasciò un leggero morso nel lobo dell'orecchio per scendere lungo il collo con la bocca, Alec deglutì e la ragazza distolse lo sguardo.

"Se volete posso personalizzarlo"

La ragazza aveva ancora lo sguardo basso

"Sono sicuro che a mio marito farà piacere, e avrà la frase giusta, è lui quello bravo in queste cose, non è vero Mag?"

Magnus sorrise soddisfatto.

"Si è ho già in mente qualcosa di perfetto!"

La ragazza alzò lo sguardo sui due, e Alec vide che il sorriso era cambiato, più aperto
"Scusate se mi permetto ma siete davvero una bella coppia!"

Magnus ricambiò il sorriso.

"Si effettivamente lo siamo, auguro a chiunque di avere un amore come il nostro"

Alec strinse più forte la mano di Magnus poi guardò il grembiule soddisfatto.

"Avete deciso?"

La ragazza li scrutava in attesa e Magnus rise.

"Ooooo si certo, ho la frase perfetta!"

Alec attese non sapendo cosa aspettarsi

"allora scriva, LO SO E' UN REGALO STUPENDO, MA QUESTO PERCHE' NOI SIAMO MAGNIFICI. MAGARI QUESTA VOLTA RIUSCIAMO A MANGIARE QUALCOSA DI COMMESTIBILE, TI VOGLIAMO BENE"

La ragazza scoppiò a ridere e Alec guardò il marito allibito.

"Mag sul serio?"

"Certo Alexander! Vuoi per caso dire che non è il messaggio perfetto?"

Scoppiarono entrambi a ridere.

"Effettivamente è perfetto, proceda pure!"

La ragazza compose il regalo sorridendo, per poi impacchettarlo con cura e darlo ai due uomini.

"Ecco a voi e buona permanenza!"

Alec sorrise gentile prima di tornare a mischiarsi alla movida di Barcellona.

"Sai che penso? Un grembiule poteva servire anche a noi!"

Alec lo guardò incuriosito.

"Ma se non cucini mai!"

"Potrei iniziare Alexander, potrei iniziare"

Magnus rise stringendosi di più ad Alec, scomparendo tra la folla.

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