Capitolo 15

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Buongiorno e buon mercoledì a tutti! Come promesso, cercherò di pubblicare due volte a settimana, ecco quindi il nuovo capitolo che è decisamente molto lungo!

Diciamo che mi è particolarmente piaciuto scriverlo e spero che a voi piaccia altrettanto da leggere. Direi che è un capitolo abbastanza importante, specialmente per il nostro Harry.

Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate, ringrazio chiunque abbia speso del tempo per leggere/commentare/votare la storia.

Un bacio e alla prossima
Sil


Non ero stata poi così sorpresa quando Brooke mi aveva invitato alla festa per Capodanno che aveva organizzato in uno dei club più esclusivi di Saint Cloud. Non eravamo di certo amiche e probabilmente mai sarei riuscita a definirla tale, ma dopo tutta la storia di Mark, dovevo ammettere che tra di noi le cose andavano leggermente meglio.

In realtà, Mark, non aveva lasciato la città come gli aveva suggerito Luke, ma fortunatamente aveva cambiato scuola e, con una denuncia a suo carico da parte mia e di Brooke, non aveva potuto fare altro se non lasciarci in pace e andarsene con la coda fra le gambe.

Quindi, visto che ormai i miei rapporti con la famiglia Wilson erano diventati più civili, mi era sembrato brutto rifiutare quell'invito, ancora di più quando era stata la ragazza stessa a mandarmi un messaggio per invitarmi e aveva fatto lo stesso anche con Harry e Niall.

Non mi sarebbe comunque dispiaciuto andare, non avevo niente di meglio da fare, i nonni sarebbero andati con le altre persone della parrocchia ad un veglione a Minneapolis, il che era un bene perché avrei avuto casa completamente libera fino al giorno successivo e, perché no, magari avrei invitato Harry a passare la notte con me.

Ormai eravamo ufficialmente insieme, no? Quel problema non si poneva più e, nonostante fossi sincera quando gli avevo detto che avrei aspettato tutto il tempo necessario per dargli modo di sentirsi completamente a suo agio, non potevo negare che morivo dalla voglia di toccarlo di nuovo e magari farmi anche toccare da lui.

Lasciai da parte i miei pensieri decisamente poco casti quando sentii bussare alla porta della mia stanza, spensi così lo stereo e diedi il permesso a chiunque avesse bussato ad entrare.

Entrambi i miei nonni se ne stavano lì, davanti alla mia porta, mia nonna con un sacchetto in mano e mio nonno con il suo solito sguardo severo.
Mi misi a sedere sul letto guardandoli leggermente confusa e, allo stesso tempo, divertita.

«Cosa c'è? Ho combinato qualche guaio?» chiesi ridacchiando.

Mia nonna scosse la testa e si avvicinò, seguita a ruota da mio nonno, entrambi si sedettero vicino a me prima di passarmi il sacchetto.

«Stasera vai a quella festa e, mentre eravamo in centro, tuo nonno ha visto questo, ha pensato potesse andare bene per la serata» mi sorrise lei.

Aprii il sacchetto tirando fuori uno stupendo vestito rosso, lungo e con un evidente spacco sulla parte sinistra della gonna.
Alzai un sopracciglio guardando mio nonno «Davvero vorresti che indossassi questo stasera?» gli chiesi con un pizzico di incredulità nella voce.

«Lo so che a volte mi arrabbio per come ti vesti, ma sei così bella che qualsiasi vestito su di te sta bene, dopo tutto ciò che è successo ti meriti un regalo e sono sicuro che con questo addosso sarai una meraviglia. Inoltre mi fido abbastanza del figlio di Anne, è un bravo ragazzo» gli sorrisi lasciando il vestito sul letto per allungarmi e stringerlo in un abbraccio.

Quando ero tornata a casa, la sera dopo essere scappata via, mi ero rintanata nella mia stanza senza dire nulla a nessuno. Li avevo solo rassicurati del fatto che stessi bene, ma in realtà non avevo detto altro.

Innocence [H.S.]Where stories live. Discover now