Capitolo 14

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Per farmi perdonare della mia assenza, ho deciso di pubblicare oggi il nuovo capitolo.

Un capitolo un po' altalenante e con qualche colpo di scena che spero possa piacervi!

Probabilmente ritornerò a pubblicare una/due volte a settimana, dato che la storia è già conclusa è inutile che la tenga nel computer solo per me, no?

Detto questo, spero che il capitolo vi piaccia e ringrazio chiunque abbia speso del tempo per leggere/commentare/votare il capitolo precedente.

Un bacio e alla prossima
Sil


«Cazzo!» quell'imprecazione mi arrivò lontana. Sentii il corpo del riccio muoversi sotto di me cercando di alzarsi, ma senza riuscirci.

Mi mossi appena sfiorando involontariamente il cavallo dei suoi pantaloni che, anche nel mio stato di dormiveglia, percepii più gonfio del normale.

«Cazzo!» di nuovo quella parola che mi fece sorridere.

Senza aprire gli occhi e stringendomi di più a lui, gli lasciai un bacio sul collo che lo fece irrigidire di più «Smettila con le parolacce, non ti si addicono» borbottai.

«May, devo andare in bagno, fammi alzare per favore» non mi sfuggì l'urgenza nella sua voce e questo mi fece solo sorridere di più.

«Sei un bugiardo» dissi ancora sfiorandolo non poi così involontariamente con il ginocchio.

«Davvero, mi... Mi scappa la pipì, devo andare» se avessi aperto gli occhi ero sicura che lo avrei trovato rosso fino alla punta delle orecchie.

«Non è vero, vuoi andare in bagno perché ce l'hai duro. Mi stavi sognando o è solo l'alzabandiera mattutino?» aprii gli occhi per guardarlo rivolgendogli un ghigno.

«Cazzo, May! Ti prego» si passò una mano sul viso sbuffando.

Ridacchiai dandogli un bacio sulla guancia e spostandomi da lui «Davvero, dovrei prendere nota del fatto che avere un'erezione ti fa dire le parolacce, è davvero esilarante».

«Giuro che mi vorrei sotterrare» borbottò cercando di alzarsi dal letto, ma fui veloce a fermarlo da un braccio.

«Smettila, ti ho già detto che con me non devi vergognarti di nulla» sorrisi accarezzandogli una guancia.

«Per favore, fammi andare in bagno» mi disse quasi supplicante.

Pensai qualche secondo a cosa fare prima di sospirare «Ascoltami bene, hai tre opzioni: andare in bagno e fare da solo, andare in bagno e buttarti sotto l'acqua gelata oppure lasciare fare a me».

Spalancò gli occhi e vidi il panico impossessarsi del suo viso quando gli diedi la terza opzione.

Si passò una mano fra i capelli prima di sfregarsi gli occhi con le dita «Ho appena fatto un sogno erotico su di te, non mi aiuti in questo modo» borbottò imbarazzato.

«Guarda che sono seria, non voglio obbligarti a fare nulla, ma non voglio nemmeno che tu vada in bagno solo perché ti vergogni. Vorrei davvero che lasciassi fare a me».

Sbuffò «Certo, così poi avrò anche più immaginazione per sognarti, che splendida idea» disse ironico facendomi ridere.

«E se invece questo ti aiutasse ad essere meno... Sensibile? Pensaci, non sei mai stato toccato da nessuno e magari questo ti scioglierebbe un po'».

Ci pensò un attimo su prima di scuotere la testa «May non... Non preoccuparti, vado in bagno» non mi sfuggì la titubanza nella sua voce.

«Harry, ascolta, se non vuoi che lo faccia perché non te la senti, allora va bene. Ma se c'è qualsiasi altra motivazione allora dimmelo e affrontiamolo insieme, perché desidererei davvero toccarti» dissi nel modo più rassicurante possibile.

Innocence [H.S.]Where stories live. Discover now