Capitolo 11 ~ Cadute e baffi ~

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La sala per il ballo era quasi pronta e mentre loro due, ancora ammanettati, e con una tregua momentanea davano gli ultimi ritocchi alle decorazioni Nicky si era sistemata su una sedia e stava dormendo beata noncurante dei due lavoratori.

- Senti io direi che abbiamo finito - disse esausta Sarah cercando di riprendersi, Noah la guardò per un istante e poi diede uno sguardo all'intera sala - Direi proprio di no - disse indicando uno striscione ancora per terra in mezzo alla sala.

- Manca da appendere l'ultimo striscione - continuò rassegnato - Ancora?!?! - Disse esasperatamante Sarah mettendosi le mani tra i capelli - Però possiamo fare un'altra cosa - disse furbamente osservando Nicky che dormiva alla grossa - Non starai mica pensando quello che sto pensando io!? - disse sorpresa

- Si andiamo a prendere le chiavi!  - disse sussurrando con enfasi

- Veramente pensavo volessi fargli i baffi col pennarello... - disse imbarazzata per averlo anche solo pensato - Beh anche quell'idea non è male ma prima prendiamo la chiave - disse avvicinandosi a Nicky di soppiatto e trascinandosi dietro Sarah.

Stava dormendo pacificamente, ignara che i due le stessero per tendere un agguato silente.

- Okay stai ferma che al resto penso io - disse sussurrando con fare sbrigativo

- Quindi non dovrei fare niente?  Ma grazie! Quanto sei antipatico!  - disse stizzita e arrabbiata dal comportamento di Noah

- Shh! Vuoi stare zitta?! Altrimenti ci scopre - rispose sotttovoce

- Okay, Okay. Scusa. - disse cercando di calmarlo per poi prendere un pennarello dal tavolo - Cosa diamine vuoi farci con quello? - gli domandò sconcertato Noah mentre cercava di sfilare la chiave dalla tasca di Nicky - Come che ci dovrei fare?! Secondo te!?! - disse alzando un po' la voce e facendo muovere la ragazza addormentata, i due si nascosero dietro il tavolo li vicino e dopo aver aspettato che non si svegliasse ritornarono alla carica.

Sarah disegnò sulla faccia di Nicky un bel paio di baffi stile Dartagnan con i riccioli -Smettila potrebbe svegliarsi! - disse Noah prendendo finalmente la chiave dalla tasca dei pantaloni.

I due si allontanarono - Non ci scoprirà mai, fidati - disse Sarah

- Ma secondo te?! Ha un paio di baffi disegnati in faccia! -

- Oh scusa se le tue idee sono migliori delle mie!! -

- Ma smettila! Sembravi una bambina di cinque anni! -

- Strano! Portei dirti la stessa cosa visto che non sono io che gli ho fatto il sopracciglione! - (In pratica le sopracciglie unite Nda )

- Si ma quella è un'altra cosa! - disse urlando

- E quindi adesso ci scoprirà! - urlò Sarah

- Chi vi dovrebbe scoprire scusa??! - disse Nicky svegliandosi per il mezzo litigio - Volevate prendere la chiave vero? - chiese alzandosi dalla sedia - Noo, cosa te lo fa dire? - disse sarcasticamente Sarah - Il fatto che siete qui e non a mettere l'ultimo striscione nella sala e che la chiave che Noah ha in mano è una copia falsa, in realtà serve ad aprire il lucchetto della mia bici - disse seria indicandolo - Quindi hai scambiato la chiave... sei sveglia! - disse sorpreso Noah - Sei un infame!  Volevi vedere se avremmo cercato di rubarla e liberarci! - disse Sarah indignata.

- Esatto e per questo non posso liberarvi quando avrete finito - disse dispiaciuta facendo tintinnare i ciondoli del bracciale - Su su, dovete ancora mettere l'ultima decorazione. Sbrigatevi dai - li spronò ad andare a lavorare - Capitano, qui questo generale esagera - disse Sarah a Noah - Caporale lei ha perfettamente ragione ma purtroppo dobbiamo eseguire l'ordine senza lamentarci - rispose per poi girarsi e portarsela dietro verso lo striscione - Capitano un ammutinamento sarebbe d'obbligo - disse Sarah salendo sulla scala e portando con se la decorazione

- Ha ragione ma finisca di decorare - Noah era a due gradini di distanza a tenere il resto dello striscione

- Ricevuto! - disse allegramente per poi appendere il tutto.

Noah scese dalla scala e la spostò di poco così che Sarah potesse mettere il resto della striscia bene.

All'improvviso la scala barcollò, sbilanciata dal peso di loro due.  Noah cadde e trascinò con se anche Sarah che gli cadde sopra tirandosi dietro lo striscione.

- Diamine volevi uccidermi?! - disse Sarah dando uno strattone alla stoffa che li avvolgeva - Forse... - disse ambiguamente - Ci siamo incastrati! Complimenti intelligentone! - disse impanicandosi e dando la colpa a Noah - Adesso sarebbe anche colpa mia?! - disse cercando di spostarsi e peggiorando la situazione -Fermati dobbiamo chiamare Nicky e farci sbrogliare- disse - Rosciaaa!! - chiamò lui - Nickyy!! - disse lei ma non rispose nessuno. - Forse stavolta si è addormentata sul serio - disse pensierosa - Chissene voglio approfittare della situazione - disse lui in un sussurro - Che?!? - chiese Sarah andando in panico - Non l'ho solo pensato vero? - disse grattandosi la testa; i capelli scompigliati finirono davanti a gli occhi verdi. Il profumo di Noah era intrigante e Sarah chiuse gli occhi assaporandolo a fondo. Voleva uscire da quella situazione altrimenti non avrebbe più risposto delle sue azioni. Sentì qualcosa di caldo vicino al suo viso e aprì gli occhi sorpresa di trovarselo a pochi centimetri di di distanza "ora che faccio?" pensò arrossendo. Noah si avvicinò lentamente e la baciò, un bacio a stampo di un attimo ma che a lei parve un eternità. Si staccò e poi gli accarezzò la guancia - Sarah io... -

- SARAH! DIO SANTO SVEGLIATI!  -

Aprì gli occhi trovandosi stesa sul pavimento della sala con accanto Nicky e Noah che la guardavano preoccupati - Che è successo? - chiese spaesata

- Sei caduta finendo di appendere lo striscione e hai battuto la testa, sei rimasta svenuta per parecchio. - disse Noah - Mi hai fatto preoccupare a morte! - urlò Nicky abbracciandola.

"Ho sognato tutto quanto?" si chiese - La porto in infermeria a scuola, finisci di pulire che tra due giorni c'è il ballo - disse Nicky  - No la porto io, fai qualcosa anche tu. Pulisci! - disse prendendo Sarah in braccio - Aspetta, vi libero così non avrete problemi - disse prendendo la chiave e liberandolo  dalle manette per poi fare la stessa cosa con Sarah.

Presero l'autobus della scuola e arrivarono in pochi minuti davanti al cancello ovest.

- Un sogno... - biascicò Sarah - Shh, peperina riposati. Ci sono io qui con te. - disse Noah varcando il cancello e dirigendosi verso l'infermeria.

Nicky aveva finito di pulire la sala;  ora era perfetta. L'avrebbe fatta pagare a quei due per avergli disegnato la faccia "che rabbia" pensò pulendosi il viso "e pensare che li volevo pure liberare sul serio". Il suo cellulare squillò all'improvviso e lei corse a prenderlo per poi rispondere

- Pronto? -

- Nicky Howard? -

- Si, sono io -

- Stai attenta a cosa farai, non fidarti di nessuno -

- Ma cosa?! -

*click*

Riabbassò la mano, cosa significava quell'avvertimento?  Di chi non doveva fidarsi? Doveva cominciare a preoccuparsi?

Posò tutto e afferrò le sue cose dirigendosi a scuola; Sarah doveva sapere di quella telefonata.

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