CAPITOLO 9-INCONTRO INASPETTATO

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UN PAIO DI SETTIMANE PRIMA

Effe sta ascoltando assiduamente la lezione di Greco: Sofocle sarebbe orgoglioso di lei.

A distogliere l'attenzione dalla lezione è il bussare alla porta di un'identità sconosciuta per chi è all'interno della classe.

"Avanti" esordisce il professore.

La figura che si contrappone tra la porta e il suo stipite è l'astiosa bidella, la quale reca un annuncio.

"Malpa Effe deve all'istante presentarsi innanzi la preside, c'è una comunicazione urgente per la ragazza".

Effe guarda in modo interrogativo il professore per captare il permesso di poter andare.

Il professore annuisce con il capo per assicurare la giovane.

Effe esce dall'aula e s'incammina verso la sua meta. 

Cosa vorrà mai? pensa lungo il tragitto.

L'ansia inizia a farsi largo nel suo petto e non viene da fare altro se non ciò che la potrebbe calmare: parlare con la madre.

10:27 Effe: "Mamma sono in ansia. La preside mi ha convocato nel suo ufficio, cosa vorrà? Dovresti esserci tu qui per darmi forza.".

La risposta non tarda ad arrivare.

10:29 Tella: "Dai che sarà una sciocchezza. Tu qualunque cosa fammi sapere nel prima possibile, sicura di non aver fatto qualcosa?".

Effe ci pensa per un attimo.

10:30 Effe: "No assolutamente, mamma mi conosci. Comunque, sono arrivata fuori la porta e sento delle voci, ci sarà qualcuno. Entro? Meglio che aspetto fuori?".

10:31 Tella: "Entra. Nel caso ti dirà lei di aspettare fuori, sii tranquilla. Altrimenti ricorda che c'è la tua mamma per qualsiasi cosa!".

A quel messaggio Effe non può che sorridere e farsi forza per entrare, cosa potrebbe accadere?

Bussa alla porta e di rimando arriva un "Avanti" della anziana preside, la quale continua dopo aver visto la ragazza " Bene. Prego Malpa accomodati pure accanto a Rossi, devo comunicarvi una notizia che spero vi rallegri e per la quale io ne sono entusiasta".

Effe fa come le ha detto e il suo sguardo viene rapito dal ragazzo della poltrona affianco. Un ragazzo dalle apparenze timido e introverso che le suscita una sorta di mistero da scoprire. Il ragazzo alza lo sguardo e le accenna un sorriso, il quale pur essendo un semplice gesto colora di un rosso chiaro le guance della nostra piccola giovane.

"Preside ci dica pure" quattro parole emesse con un tono di voce che ammalia Effe, la quale non si capacita dell'effetto che quel ragazzo gli ha procurato con un sol sguardo: che sia il famoso colpo di fulmine?

"La nostra scuola ha ricevuto un invito per una conferenza televisiva sull'arte e la sua importanza con tutte le sue sfaccettature. Il vostro compito sarà quello di rappresentare l'intera scuola in questa occasione esclusiva in cui dovrete sostenere una discussione sull'argomento in questione e mandare un messaggio di fondamentale importanza, scelto da voi, ovviamente."

Effe non sapeva come reagire. Andare in televisione? Parlare al pubblico? Riuscire a mandare un messaggio non superficiale e rappresentare un'intera scuola? È un compito arduo da affrontare, soprattutto emotivamente.

"Preside sarà un onore per noi avere il compito e il dovere di rappresentare l'intera scuola. Speriamo vivamente di avere a disposizione le capacità sufficienti per portare a termine il lavoro assegnato da lei. Confido nella speranza di ottenere un certo feeling con la mia compagna di conferenza" prende parola il ragazzo rivolgendo lo sguardo esclusivamente all'anziana signora.

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