Noto una figura in lontananza, avvicinarsi verso il nostro gruppo.
È il Comandante Erwin.
Presumo sia portatore di cambi di programma, perché data la situazione, temo siano necessari.«Levi, dobbiamo cambiare meta...»
Il suo sguardo lascia trapelare non poca preoccupazione, ma probabilmente ho come la sensazione che non sia stato colto alla sprovvista.Li scorgo confabulare velocemente, annuire e separarsi.
«Seguitemi soldati» ordina il Capitano con tono fermo, quasi distaccato da tutta la situazione che ci sta avvolgendo come del vento impetuoso.Percorriamo tanta strada da sembrare infinita e il mio fiato comincia a farsi corto.
Non mi piace rimanere all'oscuro di ciò che mi circonda, specie quando non mi è possibile tenere sotto controllo la situazione.
È logorante.«Molti dei nostri compagni stanno perdendo la vita nelle retrovie...» dichiara Levi «... e non solo»
Pronuncia queste parole sottovoce, come se non volesse mentirci, ma allo stesso tempo non desiderasse angosciarci.
«Per cui badate a non compiere azioni stupide» continua «Le vite di quei soldati non devono essere state perse invano»
Mi volto. Ha uno sguardo talmente spento da sembrarmi surreale, finto, costruito.
Come può una persona essere al corrente della perdita di numerose vite, e ciò nonostante avere un'espressione così... rassegnata?Dopo quella che potrebbe essere definita una tormenta infinita di tempo, giungiamo all'ingresso di una foresta, un po' insolita.
Gli alberi sono molto più alti e slanciati rispetto a quelli comuni, il loro tronco e spropositatamente largo e i le loro fronde sono presenti solo ad una elevata altezza.
«È la foresta degli alberi giganti» spiega il Calitano all'intera squadra presente «Dovremmo percorrerla tutta, senza discussioni al riguardo. È un luogo perfetto per poter utilizzare le attrezzature per il movimento tridimensionale, ci sono molti appigli...»
Non riesco a comprendere a pieno la circostanza attuale.
Perché dovremmo avere la possibilità di poter usare la nostra attrezzatura, con così tanto vantaggio rispetto ai nostri obbiettivi?
C'è qualche cosa della quale non siamo al corrente?Un tonfo in lontananza strappa e cancella ogni mio pensiero vagabondo nella mia mente.
Ho paura.Non può trattarsi di un gigante, solo uno anomalo sarebbe in grado di essere tanto grande da provocare dei rumori tanto forti ad un solo passo, inoltre avrebbero avuto tutto il tempo possibile per poterci informare al riguardo.
Non mi sorprendo, quando cercando spiegazioni nell'espressioni dei miei compagni, vi leggo preoccupazione e, al contempo, altrettanta determinazione.
I tonfi si fanno sempre più vicini e profondi, al punto che decido di voltarmi, per poter avere un quadro completo di tutto ciò che sta accadendo.
Sono pietrificata.
Non riesco a muovere un solo nervo del mio corpo, ogni mia articolazione è come incapace di compiere un qualsiasi movimento, sento che i miei muscoli stanno per cedere completamente al terrore che sto provando.
Un gigante, dalle apparenti fattezze femminili ed alto almeno quattordici metri, si sta facendo strada verso di noi, noncurante di tutti gli ostacoli presenti nel suo cammino, e quindi di intralcio.
Compresi i nostri compagni.
Le scene terrificanti che sto vedendo con i miei occhi si stanno stampando con precisione nella mia mente e ne stanno causando il suo logoramento.
Ho la nausea.
A fatica riesco a trattenere un qualsiasi impulso inappropriato, tutto quello che riesco ad emettere è un respiro rumoroso, sicuramente poco udibile.
Eren, così come me, sembra aver visto tutta quanta la scena, ma senza riuscire a rimanere in silenzio, al contrario di una persona debole quale me stessa.
«Signore!» esclama, facendo riferimento al Capitano «Non crede che dovremmo fermarci ad aiutare i nostri compagni?!»
Nessuna risposta.
«Signore!» grida «Stanno morendo tutti alle nostre spalle, per proteggerci, e lei non li degna neppure di uno sguardo?!»
Alle nostre spalle, i rumori crudeli e quasi sadici del gigante a noi sconosciuto, non si fermano, creando un atmosfera lugubre e angosciante ad ogni secondo che passa.
«Capitano! La sto implorando di fornirci un ordine!»
«Eren, stai mettendo in dubbio le abilità organizzative del Capitano?»
È Petra a rispondere, lanciando lui uno sguardo agitato, ma allo stesso tempo di superiorità.Mi sento una persona orribile.
Eren si sta battendo per portare vivo il suo pensiero, e tutto quello che riesco a fare è rimanere in silenzio, impaurita.
Scorgo il ragazzo avvicinarsi la mano alla sua bocca, riuscendo a scoprire le sue intenzioni.
«Che cosa fai Eren?!» grida Petra sbigottita «Avevi giurato che non ti saresti trasformato senza aver ricevuto un ordine!»«Non stai sbagliando»
Il Capitano pronuncia queste parole senza neppure voltarsi «Se vuoi puoi farlo»Queste sue parole sembrano lasciare a bocca aperta tutti i presenti, me compresa.
Ora Levi sta porgendo con attenzione il suo sguardo nella nostra direzione.
«Non ci devi pensare troppo a lungo, devi scegliere se credere in te stesso o credere in me e nell'armata ricognitiva» ritorna a guardare la strada davanti a sé «Io non so a cosa credere. Non l'ho mai saputo. Credere in te stesso... nei propri compagni... nessuno può sapere il risultato di tale decisione...perciò scegli qualcosa di cui non ti pentirai»NOTA AUTRICE
Ciaoo <3Come va? Spero tutto bene🦋
Finalmente la storia sta cominciando a prendere un po' di vita, e non vedo l'ora di poter pubblicare il seguito!❣️
Per prima cosa, ci tenevo a ringraziarvi per il supporto che mi state dando! Qualche vostro messaggio o una sola stellina mi migliora positivamente la giornata, e ve ne sono molto grata!❤️
Scommetto che molti di voi avranno notato il discorso di Levi.
Si, l'ho ricopiato perché lo ritengo una delle frasi più belle e significative della serie, almeno per me personalmente!🌸Comunque, sono molto felice, perché tra non molto tempo, finalmente ma scuola sarà terminata e avrò più tempo per dedicarmi alla scrittura, non vedo l'ora!🌼
Per questa settimana è tutto, spero che questo capitolo vi sia piaciuto,
Ciaooo🐸
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𝐋𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐯𝐞 - Levi x reader
Romance↳ ❝ Sei una ragazza molto introversa, calma e gentile. Alle tue spalle hai un passato, da dimenticare, che ti ha fatto soffrire e che ha ancora ripercussioni sul tuo presente. Vieni dal distretto di Shiganshina, hai sempre voluto distruggere i gi...