XVII

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"I fratelli Pevensie e Leysa, fecero ritorno in Inghilterra, lasciarono Narnia nelle mani di Caspian e aspettarono con ansia e impazienza di poterci tornare.
Purtroppo, a detta di Aslan, Peter e Susan non sarebbero più potuti tornare.
Furono mesi lunghi quelli successivi, dove Leysa conobbe gli zii Scrubb e Edmund desiderò picchiare il cugino ripetutamente. Lucy vide la cucina così tante volte che desiderò cavarsi gli occhi."

"Sperarono così tanto di tornare a Narnia, ma mai sentivano la presenza di magia nell'aria e sembravano perdere la speranza.
Con la nuova "avventura" a Narnia, Leysa guadagnò una nuova cicatrice e un miglioramento nel contenere la rabbia, miglioramento che sarebbe durato davvero poco."

"Il periodo che i tre passarono dagli Scrubb parve infinito e orribile, di fatto fu orribile e man mano che i giorni proseguirono, tutto sembrò più triste e opprimente.
Lo zio era una categoria di umano completamente differente, a Narnia si diceva che chi avesse sembianze umane senza esserlo era qualcuno di spregevole, ma il signor Scrubb era decisamente peggio.
Non solo educava il figlio ad infastidire le persone ma non muoveva un dito per aiutare in casa.

La Signora Scrubb era una persona perfida e approfittava dei suoi nipoti per pulirle la casa e cucinare.
Alberta odiava Leysa con tutto il suo cuore, doveva sfamare una terza persona che non faceva davvero parte della sua famiglia, non era sua parente, quindi la faceva lavorare come un mulo.

Per ultimo, ma non per importanza, Eustace Clarence Scrubb, il figlio di quella strana coppia di scansa fatiche.
Eustace amava collezionare insetti, stilare il suo diario e ovviamente, infastidire i Pevensie.
Spesso sporcava i vetri appena puliti da Leysa giusto per farle un dispetto.
Ovviamente, quando i tre chiamavano alla mente i ricordi, il ficcanaso arrivava per rovinare ogni ricordo con il suo solo aprir bocca.
Tempi brutti per la compagnia delle meraviglie."

"Mentre Lucy, Edmund e Leysa passavano l'inferno a casa degli zii, Susan fu in America a divertirsi forse e Peter dal Professor Kirke, in ogni caso non avrebbero subito la vocetta fastidiosa di Eustace."

"Dal loro ritorno da Narnia, passò circa un anno e tutti e tre crebbero un poco, Edmund specialmente.
Lucy diventava sempre più forte con il passare dei mesi.
Leysa sembrò alleggerita dal grosso dovere di riportare la pace a Narnia."

"Ultimamente Leysa, era tormetata da strani sogni ricorrenti ma cercava di non badarci, desiderava solo che quei giorni in casa Scrubb finissero in fretta, perciò ignorava i suoi sogni.
Era difficile non pensarci, stando sempre in casa a pulire e sistemare non poteva non farlo.
Eppure, nonostante fosse sempre chiusa in quelle quattro mura, notò come Edmund rientrasse sempre tardi da lavoro e soprattutto lo vide rubare la carta d'identità della zia. Tutto ciò le puzzava."

...

《Lisa! Lisa! Lisa! Rispondimi Lisa!》"Strillò una voce decisamente acuta."
《Signora Scrubb, il mio nome è Leysa.》
《si, si, tua madre non poteva darti un nome migliore?! Io ti chiamerò Lisa perché quel nome che hai è impronunciabile.》
《non è stata mia madre a darmi questo nome》
《non mi interessa, fatto sta che oggi devi pulire le scale e i lampadari della casa.》

"Leysa, particolarmente seccata annuì e s'allontanò da quell'alito di castagne proveniente da zia Alberta.
Uscì per prendere scopa e paletta dallo sgabuzzino e iniziò il suo lungo ed estenuante lavoro.

Lucy intanto venne obbligata a pulire le camere da letto e successivamente a preparare il pranzo per tutti.
Fortunatamente Edmund, potè fare qualche lavoretto per non restare in casa a sopportare il cugino."

"Quella giornata fu decisamente stancante per tutti."

"Si fece mezzogiorno e Edmund tornò a casa mentre Leysa puliva il lampadario all'ingresso e Lucy preparava la minestra.
Appena vide Leysa su una scala, Edmund sembrò irritato e la guardò severamente per poi raggiungere la sorella in silenzio senza nemmeno badare allo zio seduto sulla poltrona."

𝑺𝒐𝒍𝒖𝒎 𝒊𝒏 𝑴𝒐𝒓𝒕𝒆𝒎 𝑭𝒊𝒏𝒊𝒂𝒕 𝑶𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒖𝒎 ● abt Edmund PevensieWhere stories live. Discover now