IV

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"Finché, a tarda notte Edmund si svegliò.
Leysa non dormì serenamente quella notte, anzi, non dormì e basta.
Il suo cervello non era in grado di abbandonare quella driade.
Quella driade che aveva trovato rifugio in quella casa, in Leysa."

《Leysa, perché sei ancora sveglia?》"Le domandò Edmund quasi preoccupato."
《non ho molto sonno, in più qualcuno dovrà pur fare da guardia.》"Rispose lei, continuando a guardare il fuoco scoppiettare e danzare leggiadramente.

Edmund si mise seduto e s'avvicinò a Leysa."

《qualcosa ti turba?》
"Leysa scosse la testa e si rinchiuse fra le sue ginocchia.
Edmund la guardò sinceramente preoccupato, allungò una mano per consolarla ma la ritrasse subito."

《sai pensavo che, quella driade vivesse qui》
"Leysa lo guardò con gli occhi lucidi di chi aveva fissato una luce per troppo tempo."
《la casa è in buone condizioni perché fosse rimasta inabitata per tanto tempo. lei viveva qui e quel lupo l'ha attaccata》

《lei aveva un rifugio qui, ha perso tutto con l'arrivo dei telmarini, persino gli animali non parlano più...è tutto così opprimente e macabro.
Lei si sentiva sicura in questo angolo di mondo, lei aveva riposto la sua fiducia in questo posto, costruito da me! Non l'ho salvata, come non sono riuscita a salvare te prima...》

《ma le-》

《fa male.. nonostante io sappia che, la gente di Narnia è morta con onore, il fatto che sia morta e che io non abbia potuto nulla per difendere il nostro ultimo pezzo di terra...fa male. Se solo mi fossi voltata prima, quel lupo non ti avrebbe attaccato. Causo solo morti, da sempre... le mie sore-》

"Leysa s'interruppe e scosse la testa, s'alzò e andò a sciaquarsi il viso sul lago.
Sapeva bene che tutti i morti sul suo cammino, lo erano per colpa sua, era un'assassina.
Questo problema era sempre presente fra i suoi pensieri ma la sua vita era troppo fitta perché potesse farci caso, ma ora, ora che tutto era più tranquillo...tale pensiero poteva insediarsi nella sua mente."

《non m'importa ciò che hai fatto in passato, come ha detto Lucy, ciò che è fatto è fatto..》

"Leysa si voltò."

《in più, tutti noi qui abbiamo delle vite sulla coscienza...》"Sussurrò Edmund guardando il fuoco che sembrava spegnersi.

Leysa prese un ramo di legna, lo aggiunse al fuoco e si lasciò cadere accanto ad Edmund.
Aveva ragione."

《presto o tardi ne avremo altre..》"Rispose Leysa."

"Edmund sospirò rumorosamente, guardò Leysa sistemare il fuoco, d'un tratto si sentì il viso caldo ma lo confuse per il calore del fuoco."

《hai davvero costruito tu questo posto?》"Domandò Edmund."

"Leysa si emozionò per la domanda e annuì facendo una smorfia strana."

《ho costruito la casa, tenuto in ordine la radura e persino piantato dei fiori, ma ora devono esser appassiti.》

《li avrei voluti vedere, se ce ne avessi parlato saremo venuti ad aiutarti》"Rispose Edmund."

"Leysa scosse la testa."

《questo posto è segreto, nessuno ne è mai venuto a conoscenza, vivevo qui e l'avrei fatto da sola.》
《allora perché ci hai portati qui?》
《perché ho la sensazione che non resteremo qui per molto..》
《lo pensi anche tu vero..》

"Leysa si sdraiò sull'erbetta fresca e soffice, era notte fonda e la luce della luna cominciava a far capolino dalle chiome degli alberi.
Si ricordò di quelle notti passate a fare il bagno sotto la luce della luna, allora si sentiva serena.
Leysa volse lo sguardo verso Edmund, immerso nei suoi pensieri mentre punzecchiava la brace con un bastoncino. Sembrava accigliato e avvolto da una nube impenetrabile simile ad una corazza dal quale non sarebbe mai uscito nulla in grado di ferire se stesso e gli altri.
Edmund crescendo, portò con sé questa corazza e col tempo si fortificò sempre di più, non pensò mai a confidar qualcosa ai suoi fratelli e giurò a sé stesso di non esser più la causa di nessun problema e che se la sarebbe cavata da solo in qualsiasi situazione.
Soffriva sempre ma nulla avrebbe portato la sua sofferenza oltre la sua corazza."

𝑺𝒐𝒍𝒖𝒎 𝒊𝒏 𝑴𝒐𝒓𝒕𝒆𝒎 𝑭𝒊𝒏𝒊𝒂𝒕 𝑶𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒖𝒎 ● abt Edmund PevensieWhere stories live. Discover now