11 - Inganni e Sotterfugi

Start from the beginning
                                    

Era una gran giocatrice.
E a differenza della donna dai capelli rossi, lei non aveva mai supplicato, non aveva mai mostrato palesemente quel tipo di interesse per lui, anzi. Questa era stata la mossa decisiva che aveva fatto cadere Loki in quella trappola.

Intanto la stanza veniva riempita da pesanti sospiri e qualche gemito sommesso. Le mani vagavano reciprocamente sui loro corpi, percependosi e desiderandosi.

Le dita di Loki si avvolsero attorno alla carne scoperta della sua coscia, stringendo con poca delicatezza e facendola sussultare. Lilith intrappolò il suo labbro inferiore tra i denti, mordicchiandolo e provocandogli un piacevole dolore.

Si staccarono per riprendere fiato.
Nessuno dei due osava dire nulla, ma non abbassarono mai lo sguardo dai loro occhi così diversi.
Lei li assottigliò, quasi sfidandolo apertamente a mantenere quel contatto visivo. E lui, in tutta risposta, alzò un sopracciglio.

Lilith decise di giocare un'altra carta vincente, sicura che ogni tassello del suo piano si fosse incastrato alla perfezione con l'evolversi degli eventi.

Portò una mano su quelle spalline, avvolgendo il morbido tessuto tra le dita e lasciandolo cadere lentamente. Loki cercò di restare impassibile davanti a quel gesto, continuando a sostenere il suo sguardo. Ma quando anche la seconda spallina fu abbassata, l'eccitazione mista a curiosità vinse.

Osservò quella parte di corpo scoperta, che sembrava essere pressoché perfetta ai suoi occhi. La pelle liscia e scura sembrava come seta, adornata dalle sporgenze delle clavicole e da quelle dei seni piccoli ma sodi.

Le mani di Lilith si posarono poi sulle sue spalle, viaggiando fino ad arrivare dietro al collo. Gli scostarono i capelli neri che vi ricadevano morbidamente e slacciarono quei preziosi bottoni che tenevano chiusa la parte superiore della veste informale.

Abbassò quel colletto, mentre gli occhi del Dio degli Inganni seguivano ogni suoi movimento -per quanto gli fosse possibile.-

Ma, anche se a Lilith l'idea di andare fino in fondo con lui, di sfilargli quegli indumenti di pelle e fare sesso su quel trono reale, gli pizzicava la mente dal momento in cui lui era entrato in quella stanza, sapeva che non poteva lasciarsi distrarre dalle tentazioni.

Non in quel momento almeno.

Perciò impose all'eccitazione che quell'uomo era in grado di provocarle di starsene a bada, chiuse la mano destra a pugno, lasciando libero solo l'indice. E poi, con una mossa decisa, con la sua unghia affilata e laccata di nero, fece un sottile ma lungo taglio proprio dietro l'orecchio di Loki.

In pochi secondi gli occhi di lui iniziarono a farsi pesanti e tutto intorno si sfocò irrazionalmente. Il sorriso beffardo di Lilith fu l'ultima cosa che vide prima di cadere addormentato.

Un sorriso che rimase per lungo tempo dipinto sulle sue labbra, soprattutto mentre percorreva quel corridoio deserto. Il piano della donna aveva sempre avuto un solo scopo e non era quello di finire a letto con il Dio degli Inganni.

Ma quello di sedurlo, addormentarlo e poi sgattaiolare indisturbata dentro quel palazzo, cercando la tanto bramata stanza della guarigione.

Erano ormai minuti che si aggirava per quegli ampi corridoi, cercando di non farsi scoprire da nessuna delle guardie appostate per tutto l'edificio, mentre la notte fuori dominava la città.
Minuti preziosi, che aveva perso. Loki non sarebbe rimasto in quel forzato mondo dei sogni per lungo tempo.

Sinners || Loki ||Where stories live. Discover now