Lauren: pensi che debba tornare
Io: forse, non lo so
La mia giornata scolastica inizia e prosegue con me che penso a cosa stia succedendo a Camila, non credo che riguardi l'azienda altrimenti stamattina avrei trovato anche Dinah a casa. Taylor quando può mi sta vicina capendo le mie preoccupazione, ho paura che si tratti davvero dell'esercito, per quante volte io le dica che avrei potuta cavarmela, nonostante la mia giovane età, ho paura che possa davvero partire e che possa morire lasciandomi sola al mondo, se fosse davvero l'esercito non saprei come comportarmi.
CAMILA POV
Sono appena atterrata nel Maryland, con me c'è anche Dinah, dovevo dirlo a qualcuno e chi se non la migliore amica, avrei dovuto dirlo prima a Sofia, questo lo so benissimo, ma ho paura di darle una falsa speranza, anni fa sbagliai molte cose e non voglio che soffra, ha già sofferto abbastanza e non voglio che soffra ancora di più.
X: colonello Cabello sono il tenete maggiore Jones e lui è il maggiore Brown
Io: tenente, maggiore lei è Dinah Jane
X: è un piacere conoscerla signora, ora se volete seguirci- dice e cosi io e Dinah li seguiamo, cammino ma in realtà sono bloccata, non so cosa fare, non so come comportarmi, dopo tutti questi anni, io davvero non so che pensare
Ora siamo in un'area di atterraggio, Dinah è accanto a me e mi ha preso la mano, quando l'aereo atterra e i soldati portano a terra le barelle Dinah mi fa segno di avvicinarmi e io cosi faccio, da lontano non riesco a capire se siano loro o meno ma quando mi avvicino alle barelle, nonostante, il loro stato li riconosco
Io: è impossibile- dico e loro sorridono prendendomi le mani, lei prende la mano destra mentre lui prende la mano sinistra
X: sei cresciuta
Io: voi siete invecchiati- dico sorridendo
X: colonello dobbiamo portarli dentro
Io: certo, andate pure- dico restando a guardare con i soldati li portino all'interno della struttura mentre io ancora in preda alla meraviglia mi avvicino a Dinah che mi abbraccia piangendo, per quanto finge di essere tosta è una tenerona
Dinah: sono vivi Camila
Io: sono vivi- dico ricambiando a mia volta l'abbraccio – dato che è la giornata delle buoni notizie, diventerai zia- dico e lei subito si divincola guardandomi in un modo al dir poco esilarante
Dinah: e quando volevi dirmelo, bastarda- dice dandomi qualche spintone mentre camminiamo verso l'interno della struttura
Ora siamo qui, in questa stanza con loro due stesi su dei lettini, dei fili attaccati ai loro corpo ma nonostante questo sono felice, vedo il loro sorriso e sono felice.
Io: che vi è successo
X: te lo diremo, so che vuoi saperlo ma vorremmo vedere Sofia, tu sei cresciuta tantissimo, Dinah è cresciuta tantissimo e i suoi capelli sono aumentati
Dinah: vedo che non hai perso la voglia di scherzare
X: cosa posso dirti tesoro, sono felice di ricevere una donazione di capelli da parte tua
Dinah: mai- dice e tutti ridiamo
Io: Sofia è a Miami, non ho voluto dirle niente per non darle false speranze anche perché mi avrebbe fatto tante domande alle quali non avrei avuto risposta e cosi lei ora non sa niente ma verrete trasferiti a Miami tra poco e quando sarete lì, dopo aver fatto tutte le dovute analisi la vedrete
X: non credi che siamo noi, vero? – dice quello che dovrebbe essere mio padre
Io: non lo credo, quindi arrivati a Miami faremo il test del DNA e dopo aver ricevuto i risultati vedremo
Sinuhe: mi sembra giusto
X: colonello mi scusi ma i pazienti sono pronti per essere spostati
Io: perfetto capitano, lo faccia allora- dico spostandomi e vedendo altri soldati entrare nella stanza portando le loro barelle nuovamente fuori e non capisco perché non l'abbiano portati direttamente a Miami
Alejandro: ci vediamo lì
Io: ci vediamo lì
SOFIA POV
Ormai è sera e di Camila nemmeno l'ombra, ho provato a chiamarla più volte ma non mi ha mai risposto, mi ha solo mandato un messaggio in cui mi diceva che domani sarebbe tornata e che non c'era da preoccuparsi, ovviamente, mi conosce e sa che in certi casi la mia preoccupazione è abbastanza elevata. Voi starete pensando che una sorella maggiore non può lasciare una ragazza di 18 anni da sola a casa per una notte ma dovete sapere che Taylor, il suo braccio destro, e Trevor, la mia guardia del corpo, non mi lasciano sola nemmeno un momento e si, mi sento protetta anche se so che nessuno sarebbe in grado di entrare in quest'appartamento, insomma sono stati installati i sistemi di sorveglianza migliori e non credo che qualcuno voglia rischiare.
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Perché quando una persona dorme le ore passano in fretta, la sveglia suona e mi sono svegliata ma non ho voglia di alzarmi, potrei restarmene a letto infondo Camila non ce, potrei saltare la scuola restare a letto e magari far venire anche Taylor però mi ha tolto l'auto e la carta per essermi ubriacata, se scoprisse che ho fatto festa a scuola mi ucciderebbe.
X: per quanto vuoi restare a letto- dice una voce e dato ancora lo stato in cui sono non riconosco la voce e sinceramente ho sobbalzato a quella voce
Io: sorellona, sei tornata, vuoi togliermi l'auto e la carta, sono sul comodino
Camila: non fare la dura con me, vestiti, oggi non andrai a scuola- dice uscendo dalla mia stanza, e io sono al dir poco scioccata ma soprattutto curiosa di questo suo comportamento e cosi con molta fretta mi alzo per poi seguirla col pigiama
Io: vuoi dirmi che sta succedendo, è da ieri che sei strana, devi ritornare in qualche zona di guerra, vero?
Camila: Sofia ho detto vestiti
Io: PORCA PUTTANA, SONO TUA SORELLA, VUOI DIRMI CHE TI STA SUCCEDENDO- urlo scendendo le scale dopo di lei
Camila: vuoi sapere che sta succedendo, va bene, i nostri genitori
Io: sono morti, eh allora- dico calmandomi dopo che lei mi ha versato un bicchiere d'acqua da cui prendo un sorso
Camila: sono vivi Sofia
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Message from unknown number
FanfictionDue ragazze completamente diverse, si conoscono ma non sanno di conoscersi.Un solo messaggio,un solo numero sbagliato ed ecco che le loro vite si incontrano Camila G!P
