Capitolo 38

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《Horror, anche tu qui?》dissi guardando il ragazzo accanto a me.

《Avevo bisogno di uscire un po' di casa》ridacchiò sorseggiando la sua birra.

《La Mob?》.

《Blight è ad un appuntamento, SwapFell deve studiare, Dust non ne aveva voglia e Fell molto probabilmente sta limonando con Science da qualche parte》disse ridendo《Tu, Error, tutto bene?》domandò.

Annuii sorridendogli postando lo sguardo fra gli invitati, solo per scorgere tre ragazze in un angolo a parlare.

Dream, Blueberry e... Ink.

Ricordai la figura di merda di quella mattina e arrossii.

Perchè Fresh aveva fatto una festa proprio quella sera?

《Posso... chiederti una cosa?》domandai a Horror e lui annuì《Come faccio a conquistare una ragazza... a cui non sono per niente alla sua altezza?》.

《Sono l'ultima persona a cui chiedere una cosa del genere》sorrise《ho una cotta per qualcuno da molti anni ormai e ancora... beh non ho fatto "alcun passo avanti"》.

Sospirai appoggiando la testa sul muro alle mie spalle:《C'è questa ragazza... lei è bella, simpatica e divertente, è molto energica ma... è quasi dolce tutta quella energia che ha, ed è anche gay! Insomma... è perfetta》.

《Ma?》.

《Penso che le piaccia qualcun'altra》risposi《non ho possibilità》.

《So come ci si sente》mormorò Horror perso nei suoi pensieri《La differenza è che io so per certo che gli piace qualcun'altra... L'ha detto lui stesso e so anche chi è... francamente, in confronto a lei, io non sono nessuno》.

《Quindi è un ragazzo?》chiesi.

《Esatto. Ma so che io non gli piaccio e mai gli piacerò》disse appoggiando il gomito sul tavolo accanto a lui e posando la testa sulla mano《siamo entrambi sfortunati in amore》.

《Concordo》risposi.

Non ho mai parlato con Ink, sinceramente, avevo troppa paura che non le piacessi come persona. Non sarebbe stata la prima a rifiutarmi.

Le mie cotte mi hanno sempre messa da parte per ragazze bianche e bionde. Il mio colorito scuro le ha sempre allontanato.

Non l'hanno mai dimostrato a parole, il fatto che uno dei motivi per il quale non volevano stare con me era il fatto che sono mulatta.

Per carità, magari non era questo il motivo per alcune di loro, ma per me era sempre stato meglio incolpare un solo dettaglio del mio aspetto, altrimenti sarei diventata insicura ancora di più, ogni giorno a capire i vari motivi perchè quella ragazza mi abbia rifiutato. Forse sono sempre stata paranoica.

Penso che da sempre io abbia sempre voluto trovare un difetto su di me, senza mai accettare che magari le piacesse un'altra ragazza oppure magari non volevano una relazione oppure, ancora, non erano lesbiche.

Era più facile incolpare il mio aspetto fisico, invece di portare avanti teorie per le quali a lei piaceva lei, a lei piaceva lui, solo per trovarmi punto e da capo con la stessa consapevolezza che infondo io non le piacessi.

Il colore della mia pelle era ciò che incolpavo di più, ma qualche volta cambiavo idea.

Magari era perchè ero troppo magra, forse non le piacevano le ragazze con i capelli corti, forse era un tratto del mio carattere, magari cercavano un carattere più vivace invece del mio silenzioso e timido come al solito.

In realtà il motivo era solo una cosa per dare la colpa a qualcuno o qualcosa. Mi mettevo davanti allo specchio guardando il mio corpo, stringendomi la maglia attorno al torso per vedere quanto magra fossi.

Controllavo le mie curve, ad una ad una, non aveva un seno enorme, anzi era piccolo, appena visibile con le maglie larghe che indossavo ogni giorno.

Per non parlare del fondo schiena, non era piatto, ma neanche desiderabile come quello delle altre ragazze.

Forse erano i capelli, perciò cambiavo colore una volta ogni qualche mese, magari li facevo crescere un po', ma tornavo sempre al taglio corto da tomboy.

Ho provato persino ad indossare degli occhiali senza gradi, per fare visibilità, ma non cambiò niente comunque.

Forse dovevo truccarmi di più, forse di meno. Forse avrei dovuto indossare abiti più scollati o almeno stretti, ma gli unici che attiravo in questo modo erano maschi.

Forse avrei dovuto indossare delle gonne. E poi mi ricordavo che la mia scuola ha, naturalmente, un dress code.

Forse avrei dovuto provare a cambiare carattere, cambiandolo in uno più ribelle, ma le uniche cose che avevo ottenuto furono qualche giorno di sospensione e circa due sabati di punizione.
Non so nemmeno con che coraggio io avessi risposto al professore in quel modo!

Comunque tornai alla realtà sentendo qualcuno chiamarmi.

Solo dopo pochi secondi, mi accorsi che colei che mi aveva chiamato era Ink Paint.

~

Chi è il prossimo?

~SwapFell

~Cross

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⏰ Last updated: Mar 30, 2021 ⏰

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Fuck Life~AU SansesWhere stories live. Discover now