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Ormai la settimana impegnativa di Dylan era già iniziata da un po, riusciva a scrivermi e chiamarmi non appena ne aveva il tempo ma non c'eravamo ancora visti, di Vince? Non si è sentito anima viva, non so cosa le sia preso a quel ragazzo, so solo che mi si era creato un vuoto per una persona che conoscevo da anni e anni, l'unica a saperlo per ora era Ludo e nessunaltro, nemmeno i miei genitori ne avevano idea.
Oggi era anche un nuovo giorno di scuola, perché si, mentre Dyl lavorava io andavo ancora a scuola, per fortuna c'era Charlie che mi sosteneva sempre, senza di lei penso sarei morta.

<Allora Vince ti ha più scritto?> Chiese Charlie una volta arrivate dagli armadietti <No...> Dissi solo io abbassando lo sguardo <Io penso che sia successo qualcosa, non credo che dopo una vita di sostegno reciproco ti va contro totalmente a caso> Cercò di farmi ragionare lei <Qualsiasi cosa sia successa so solo che non mi vuole, mi vuole fuori dalla sua vita perché le faccio schifo> Dissi cercando con tutte le forze di trattenere le lacrime <Si, è stato un pezzente> Disse lei come ultimi sbattendo l'armadietto, parlammo ancora per un po fino a che lei non si diresse verso la sua lezione, non riuscivo a supportare il prof di storia a quest'ora, quindi mi diressi in biblioteca.
Senti il mio telefono vibrare, lo presi e sorrisi alla notifica
Dyl♡
"Hey piccola sto per entrare, oggi pomeriggio fanno l'intervista, se riesco puoi sta sera venire da me?"

Io
"Hey, lo spero tanto... mi manchi"

Dyl♡
"Anche tu, tantissimo, appena ci vediamo ti riempio di bacini ora scappo a dopo♡"

Chiusi il telefono sospirando, avevo bisogno di lui, avevo bisogno che mi proteggesse dal male che sentivo, dal vuoto che mi aveva provocato Vince senza nemmeno motivare il motivo. Avevo bisogno di lui.

Mi sedetti in uno dei tavoli principali e presi dei libri dal mio zaino <Hey> Sentì dire davanti a me, alzai lo sguardo <Cassandra?> Dissi io stupita dal vedere lei in una biblioteca <Ciao> Disse sedendosi <Cosa vuoi?> Le chiesi io <ho già perso le speranze volevo essere gentile ma vaffanculo, lo sai cosa vogliamo, almeno farcelo incontrare> Disse lei con aria minacciosa <Altrimenti?> Chiesi io appoggiando la mia testa sulle mani, mi sorrise con aria di sfida, prese il telefono e iniziò a digitare qualcosa <Altrimenti potrei pubblicare questo e ufficializzare il vostro fidanzamento al mondo> Disse lei sorridendomi, non volevo accadesse, per il solo motivo che sarei riconosciuta come "la ragazza di Dylan Obrien", se succedesse qualcosa tra me e lui il mondo mi andrebbe contro, chi non proteggerebbe Dylan? Era una cavolata da un certo punto di vista perché se questa cosa fosse durata piano piano l'avrebbero scoperto, ma non voglio espormi così al mondo <Io e lui non siamo fidanzati> Risposi più naturalmente possibile <E questo bacio?> Mi mostrò lei una foto di io e lui che ci stavamo dando un semplice bacio, per un attimo mi bloccai ma non dovevo dargliela vinta, avrebbe solo continuato a prendersi gioco di me <Lo sai che potrei denunciarti per stalking?> Dissi io, questa volta fu lei a irrigidirsi <E fidati, il coraggio non mi manca> Le dissi sorridendo, si alzò di colpo e mi fulminò con lo sguardo <Te ne pentirai, fidati> Disse per poi girare i tacchi, letteralmente dato che indossava i suoi soliti tacchi alti più di lei, e se ne andò.

***

Alla fine avevo deciso di fare le altre lezioni, non potevo saltarle tutte, però ora, finalmente, l'ultima campanella suonò <Allora Dylan? È sparito?> Chiese la mia amica affiancandomi <Forse sta sera ci vediamo... spero possa> Dissi in breve, mi mancava e avevo bisogno di lui <So come ti senti, vedrai che si sistemerà tutto e avrai delle spiegazioni> Disse, di seguito uscimmo da scuola praticamente correndo per evitarci le lagne della gallina della scuola, appena arrivammo a casa entrambe entrammo nella propria e io corsi in camera mia, presi il telefono e andai verso il numero di Vince, ero tentata a chiamarlo, ma avevo paura, paura della sua reazione, che mi potesse urlare cose peggiori, non so cosa le stava succedendo e questo mi stava preoccupando, alla fine mi arresi, presi un libro e tra un capitolo e l'altro sentì una chiamata arrivare, per un attimo speravo fosse lui, Vince, ma sicuramente non mi dispiaceva sentire Dylan <Heyy> Dissi accettando la chiamata e subito mi spuntò un sorriso <Hey piccola sono libero, se vuoi ti passo a prendere ora o tra poco>

<Oddio si ti prego, anche ora è perfetto ti aspetto> Dissi come ultimo chiudendo la chiamata, si ormai lo facevo prima io, perché se lo faceva lui poi ci rimanevo di merda.

Dopo poco sentì un clacson suonare, segno che era qui sotto, mi buttai praticamente giù dalle scale e corsi da lui che mi aspettava fuori dalla macchina a braccia aperte, si è vero, forse era passato solo qualche giorno, ma lui mi mancava sempre, corsi e mi buttai tra le sue braccia e la sensazione che avevo bisogno di sentire finalmente tornò <Mi sei mancata tanto> Disse lui <Ho provato ad avere più tempo ma proprio non riuscivo> Disse lui staccandosi poco da me <Va bene cosi, godiamoci il momento> Dissi avvicinandomi e baciandolo, di seguito salimmo in auto, per una volta non limousine, e andammo verso casa sua, era sera e mia madre, non so come, mi aveva dato il permesso per dormire da lui, da soli.

<Allora come va? Come stai?> Mi chiese lui entrando in casa, sospirai al ricordi di Vince e forse era il momento di liberarsi davvero <Hey, è successo qualcosa?> Chiese vedendo i miei occhi diventare lucidi <Vincenzo...> Dissi io <mi ha detto che non vuole più sentirmi perché sono un problema e l'ho rovinato, non vuole più sapere nulla di me> Dissi cercando con tutte le forze di trattenere le lacrime, non volevo, non volevo piangere, ma non sapevo fingere, facevo schifo in tutto <Ci sarà stato un motivo... dopo una vita una persona non viene a dirti quelle cose> Disse lui, erano le stesse cose che mi aveva detto Charlie, perché forse avevano ragione, forse c'era davvero qualcosa... <Hey lo sai di non fare schifo? Sai che sei splendida così come sei?> Mi chiese e io rimasi ferma, non dissi nulla <Ludo mia, sei la ragione per qui mi sveglio al mattino, la persona che penso ventiquattro ore su ventiquattro e tu mi vieni a dire che ti senti uno schifo? Un rifiuto? Un problema? Mai.> Disse facendomi ufficialmente bagnare tutte le guance di lacrime, mi buttai sul suo petto e lo abbraccia, di nuovo <Ora ci penso io> Disse lui in modo giocoso, mi prese le gambe prendendomi in braccio e mi portò fino al divano a modi principessa, mi butto lì e mettendosi sopra di me iniziò a farmi il solletico <DYLAN FERMO> Inziai a ridere a più non posso <BASTA BASTA> Urlai ancora ridendo e dopo un po si fermò <Visto, il tuo sorriso è la cosa più bella> Disse lui avvicinandosi a me e inziandomi a baciare, dopo poco si unì anche la lingua, mi sentivo finalmente meglio, il contatto che mi mancava da troppo era finalmente tornato, le mia mani vagavano per tutto il suo petto, sentendo quei piccoli ma presenti muscoli, le sue mani erano una vicino al mio collo e l'altra sulla mia coscia, le farfalline si facevano sentire e la situazione poteva anche andare oltre se non fosse per il mio telefono che iniziò a squillare <Non rispondere> Mi Disse lui con il fiatone, cosa che mi fece venire ancora più i brividi <Se... se fosse importante?> Chiesi io sulle sue labbra <Rispondi dopo> Disse facendo salire la sua mano sul mio collo e continuando a baciarmi.

"Ora questa sviene" Pensava la voce nella mia testa, perché si stavo per svenire da tutta la situazione, la mano che aveva sulla mia coscia la portò alla fine della mia maglia e la mise sotto toccando la mia pelle, ma il telefono squillò di nuovo, sbuffai e di forza alzai la schiena seguita da lui, presi il telefono e sgranai gli occhi al vedere chi era <Vince> Sussurrai

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HEY GUYS scusate se sto pubblicando tardi ma cerco di non finire sempre all'ultimo per non lasciarvi senza capitolo quindi sto cercando si scriverne più possibili e sono in ritardo hihihihi, spero vi piacciaaaa

-byme

you are everything I wanted || Dylan Obrien ||Where stories live. Discover now