No. 24,8 - Impenetrabile

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Yktar, sorridendo sotto al cappuccio, estrae dal suo ventre, attraverso uno squarcio nella lunga veste rossiccia, le sue radici rosso sangue e le dispone in cerchio a formare una sorta di raggiera, nascondendo il corpo dal collo alle caviglie.

-E così voi tre avete deciso di non ascoltare gli ordini del Maestro. - Dice con voce ovattata l'entità.

-E perché avremmo dovuto farlo? - Risponde Drakma. - Primo, io non avevo alcuna intenzione di combattere contro quei due. Secondo, sono già morte troppe persone. Terzo, noi due abbiamo un conto in sospeso.

-Non so di cosa stai parlando.

-Come?! Ti sei già dimenticato di avermi lanciata in aria poco prima?! Lo hai eliminato dalla tua memoria per poter far finta di nulla?! Allora te lo faccio ricordare io, inutile ammasso di radici ambulante che non sei altro!

-Se insulti me, insulti anche il mio Maestro.

-Chissenefrega! Siete tutti uguali! Dei inutili ammassi di radici ambulanti! Non meritate di esistere!

Drakma protende il suo braccio sinistro e lancia dal palmo della mano alcune granate incendiarie. Appena queste esplodono, le alte fiamme avvolgono completamente Yktar, bruciano il terreno di radici e salgono verso il cielo, lambendo i rami più alti delle mangrovie. Il fuoco si propaga su di essi con estrema facilità e consuma in fretta i rinsecchiti tronchi viola degli alberi. Il calore lambisce il viso delicato ma corrugato dell'Agente Speciale e il fumo entra nelle sue narici. Ma in quel momento dal centro della colonna di fumo e fiamme si leva un forte vento che li disperde e scopre Yktar ancora fermo al suo posto, con le radici del ventre che girano come delle pale di una ventola. Appena tutto si calma e le radici si fermano, l'entità dice:

-Credevo che sapessi già che il fuoco non ha alcun effetto su di me. Il tuo è solo uno spreco di energie.

-Devi stare zitto! So quello che faccio! - Esclama Drakma con rabbia e si prepara a sparare ancora una volta. - Riuscirò a ridurti in cenere nonostante quelle tue radici indistruttibili del cazzo!

-Voglio proprio vedere come farai. Sono più che sicuro che il primo a morire tra noi due sarai tu. Vogliamo vedere se è vero?

-Fai pure quello che cazzo ti pare! Sono pronta a infilarti un missime in bocca e ridurti in polvere!

-Allora provaci.

A quel punto Yktar avvolge intorno alle sue braccia le radici e inizia a modellarle. Sul braccio sinistro crea uno grande scudo circolare, che copre dal mento fino all caviglie, sul braccio sinistro, invece, le radici assumono una forma molto appuntita, come se fosse una lancia. L'entità posiziona lo scudo davanti a sé e punta la lancia verso Drakma. La ragazza, vedendo ciò, pensa: "Non vorrà sul serio combattere come un oplita? Ma almeno lo sa cos'è un 'oplita'? Non importa. Devo trovare un modo per danneggiarlo. Se lo farò, allora sarò sicura che non è indistruttibile come pensa. Devo solo sfruttare i suoi punti ciechi. E se lui utilizza uno scudo e una lancia, allora è molto facile individuarli. Anche i migliori guerrieri greci venivano feriti in battaglia, nonostante la compattezza della falange. Se un punto è perfettamente coperto, l'altro è inevitabilmente scoperto. Se il suo scudo è sulla sinistra, allora il suo lato destro è scoperto. Trovato!"

Yktar parte all'attacco con la lancia puntata in avanti. Drakma rimane ferma ad osservarlo, aspettando il momento giusto per attaccare. Poi, appena la punta entra nella zona di guardia della ragazza, lei si sposta verso sinistra. Punta il braccio sul fianco destro dell'entità, prende la mira e spara cinque proiettili perforanti. Questi colpiscono il bersaglio in pieno, ma appena il fumo si dirada Drakma scopre con sua sorpresa che solo la veste è stata squarciata. "Non ci credo. Ma quanto cazzo è resistente 'sto coso?". Mentre Agente Speciale pensa ciò, Yktar si volta di scatto e la travolge con il suo enorme scudo. La spinge fino alla mangrovia in fiamme e la schiaccia contro il tronco. Drakma sputa il sangue, immobilizzata dal nemico e dal dolore. Ma appena Yktar sposta lo scudo, la attacca con la lancia. La ragazza, ignorando il dolore, riesce ad afferrarla con la mano sinistra appena prima che la punta la tocchi. Fa forza sulle dita robotiche e stringe i denti. Poi fa esplodere alcune bombe incendiarie, cercando di scalfire la superficie delle radici rosse. Il fumo e le fiamme si diradano e Yktar ride:

SCP e il Culto del Divoratore - [SPIN-OFF/CROSSOVER]Où les histoires vivent. Découvrez maintenant