No. 24,3 - Deer

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L'uomo continua a vagare in mezzo alle mangrovie, senza conoscere una direzione da seguire. Alto un metro e novanta, corporatura robusta, capelli rossicci e occhi castani. Indossa un paio di bermuda blu da un motivo floreale giallo, una camicia a maniche corte rossa coi fiori bianchi, un paio di occhiali da sole e un cappello di paglia in testa. Continua a guardarsi intorno e pensa: "Fino a poco fa mi trovavo su una spiaggia ad Aruba, mentre adesso sono in questo posto alquanto deprimente. Non mi ricordo di aver viaggiato o di aver attraversato un qualche portale. Cosa mi sarà mai successo? Non importa. Almeno posso ancora contare sui miei naniti."

Si guarda le mani attraverso le lenti scure degli occhiali e continua a camminare senza sosta. Osserva con molta attenzione l'ambiente circostante cercando di non cadere nelle probabili trappole dei nemici. Poi si ferma e si accovaccia su un piccolo cumulo di radici grigie sormontate da un alberello luminoso di mangrovia. Con una mano sfiora la sua superficie percependo sulla pelle un piacevole calore. "Che tepore.", pensa ritraendo la mano. "È una mangrovia completamente diversa da quelle che crescono qui. Non sarà forse…?". Poi con delicatezza tocca l'arboscello piantato sulla sua nuca. "A quanto pare qualcuno ha perso uno scontro e adesso il suo Universo si sta distruggendo. Ma che razza di mente malata ha potuto creare una cosa del genere e per quale motivo? Perché fa combattere fino alla morte gli Agenti Speciali della Fondazione? E cosa succederà all'ultimo rimasto? Troppe domande senza risposta. Almeno per il momento…"

Si rimette in posizione eretta e continua a camminare. Dopo qualche minuto arriva in uno spiazzo con una mangrovia abbattuta e un altro alberello luminoso, segno che c'è stato un combattimento. Si avvicina all'albero sdraiato e osserva con attenzione il punto di rottura frastagliato. "Non è annerito.", ragiona l'uomo. "Significa che è stato abbattuto con la sola forza bruta. Chiunque sia stato sembra essere molto forte. Se lo dovessi incontrare, sarebbe meglio non sottovalutarlo". Sfiora con una mano alcune chiazze rosse di sangue sulla corteccia e butta un occhio sull'alberello. "Poveraccio. Massacrato in questo modo brutale".

Improvvisamente, quando l'uomo sta per rimettersi in cammino, sente un leggero tocco sulla sua spalla. Si volta di scatto mettendosi in posizione di attacco, ma vedendo una ragazza dalla pelle chiara, occhi e capelli neri, si rilassa e sgrana gli occhi dallo stupore.

-Lucy… - Dice l'uomo.

-Deer… - Risponde la ragazza. Poi corre verso di lui e lo abbraccia con forza. - Deer, finalmente ti ho trovato!

Deer, preso da uno stupore maggiore, la stringe a sé e dice:

-Lucy, cosa ci fai tu qui? Anche tu sei stata trascinata in questo posto?

-Non so cosa sia successo. - Risponde la ragazza con le lacrime agli occhi. - Non ricordo nulla. Improvvisamente mi sono ritrovata in mezzo alle mangrovie, nel buio e senza di te. Ho avuto così tanta paura che pensavo di morire!

Deer le accarezza la testa con delicatezza e la calma. Lucy si stacca da lui e si asciuga gli occhi, sorridendo.

-Finalmente ci incontriamo. - Dice lei. - Non mi lasciare mai più da sola, stupido che non sei altro.

-D'accordo, non lo farò mai. - Risponde lui. Poi la prende per mano e continua: - Forza, troviamo una via d'uscita da questo posto e andiamocene.

Lucy annuisce e si mettono in marcia insieme, mano nella mano. Ad un certo punto l'espressione di Deer cambia. Da felice com'era poco prima diventa serio e pensieroso. "Anche Lucy è stata portata qui. Ma perché? Non basto solo io? E poi in lei c'è qualcosa che non va. La vedo completamente cambiata. Ha un comportamento sospetto. Troppo sospetto. Poco prima stava piangendo. Non che non sia in grado di farlo, ma stava piangendo perché… aveva paura. Appena si è risvegliata in mezzo alle mangrovie aveva paura. Capisco che questo sia un luogo non molto confortevole, ma addirittura avere paura di stare qui? Non è da lei. Cosa le sta succedendo?"

SCP e il Culto del Divoratore - [SPIN-OFF/CROSSOVER]Where stories live. Discover now