Jack Avery

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Lei.
Lei era bellissima.
Con quei capelli che non riuscivo ancora a definirne il colore da un mix di tinte oramai passate, che arrivavano poco sopra le spalle. Con quegli occhi y/e/c che mi facevano incantare.
Io la trovavo wow, non avevo le parole adatte per descrivere com'era. Amo quando cucina, quando sorride e fa la bambina, quando mette il broncio per finta e io devo farle i grattini per farmi perdonare e quando torno a casa dal lavoro e la trovo in giro per casa con indosso solo una mia maglietta.
Ma come tutti, lei ha anche dei difetti, è permalosa e si incazza quando le dai torto. Ma per me è fantastica lo stesso.
Sono così felice con lei.
Ed eccoci qua, il giorno che ho sempre sognato, al tavolo con i nostri amici, io in smoking e lei in abito da sposa.
Abbiamo 25 anni e siamo felici di quello che abbiamo fatto.
Ora dovrei fare un discorso, quindi mi alzo e vado fino al palco.
<Oddio, eccoci qua, non avrei mai immaginato che avresti detto di si dopo la cazzata fatta. Ahahaha premetto che questa storia vi farà piangere. Mi ricordo, era il 25 novembre 2017, eri seduta da sola ad un tavolo del McDonald e avevi ordinato dei pancake, perchè a tua disgrazia erano finiti i muffin al cioccolato, i tuoi preferiti, con una candelina. Ti stavi cantando la solita canzoncina di compleanno, fino a quando, non seppi nemmeno io come, mi alzai dal mio tavolo e venni a sedermi al tuo. Iniziammo a parlare e mi spiegasti che era il tuo compleanno e non avevi nessuno. Dopo un po' mi alzai dal tavolo con la scusa dell'andare in bagno per pagarti il conto e tu rimasi sorpresa da questo gesto, sfoderandomi uno di quei sorrisi che amo tanto. Dimenticai i miei amici in quel momento, preferivo stare con una sconosciuta il giorno del suo compleanno che con i miei amici che conosco da anni, facemmo un giro e tu comprai persino un regalo. Quando ti accompagnai a casa mi dasti un bacio all'angolo della bocca e li sentii lo stomaco in subbuglio e il cuore accelerare. Mi ero innamorato. Colpo di fulmine. Scintilla. Chiamatelo come cazzo vi pare ma avevo perso la testa per lei. Da quel momento ci iniziammo a frequentare. Un'altra cosa che ricordo bene è stata la prima volta che ci siamo messi insieme. Da quando ci siamo conosciuti mi continuavi a parlare che avresti sempre voluto andare a Bologna, in Italia. Decisi di portarti, cercai il posto più bello e così il 4 marzo 2018, sui colli bolognesi, ti baciai e ti chiesi di essere la mia ragazza. Ero così felice. Abbiamo avuto degli alti e bassi, ci siamo lasciati e ci siamo rimessi insieme. Ne abbiamo combinate, ma siamo qui, al nostro matrimonio, con una bellissima bimba di un anno, Giulia. Sei così importante per me y/n. Non importa se andrà male, non importa se divorzieremo, io troverò sempre il modo di riconquistarti. Mi hai reso l'uomo più felice del mondo. Ti amo y/n.>
Tra le lacrime che mi rigavano il viso e alcuni singhiozzi non seppi nemmeno io come riuscii a fare il discorso.
Lei invece era li, che piangeva, con Corbyn che l'abbracciava, la cosa bella di essere nati entrambi il 25 novembre era che si vedevano come fratelli. Ad un certo punto di alzò e corse verso di me.
<Ti amo Jackie> Dio, amo quel soprannome.
<Ti amo Mrs. Avery> ridacchiò e mi fece spuntare un sorriso, amo la sua risata, amo lei.

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ma ehy!
si, sono vivx, semplicemente avevo un blocco di immaginazione e mi ero scordatx del fatto che stavo scrivendo un libro multifandom.

In ogni caso, come va?
spero bene <3

Niente, vi voglio bene <3
ciaoooo

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