Capitolo 1

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Appena l'aereo atterrò avvertì una stretta allo stomaco, pensò fosse dovuto all'atterraggio turbolento ma quella brutta sensazione continuò imperterrita finché non uscì dall'aereoporto.
Prese un taxi, indicò l'indirizzo della casa che le serviva e rimase a guardare fuori dal finestrino il paesaggio che le sfrecciava davanti. Il taxi puzzava di fumo e alcol, Athena riusciva a percepire l'aura delle persone che nelle ultime ore erano passate di lì. Una donna magra, vestita come se il tempo si fosse fermato agli anni '50 e con una sigaretta in bocca. Ciò spiegava l'odore del fumo.
Un uomo, molto probabilmente tornato da una festa, con ancora una bottiglia in mano. E ciò spiegava la puzza d'alcol.
La ragazza si chiese perché il taxista lasciasse a quella gente di fumare e bere nel veicolo. Forse per i soldi, o forse perché odiava il suo lavoro. C'era un solo modo per scoprirlo, ma ad Athena non piaceva guardare nella testa delle persone senza consenso.
Invece, si concentrò su quello che avrebbe detto una volta arrivata. Non poteva certo presentarsi davanti alla porta e dire: 'ehi! Sono tornata! Vi ricordate di me? Quella bambina che avete mandato dall'altra parte del paese senza alcuna spiegazione!'
Non sarebbe sembrata garbata, lei era una persona per bene e odiava sembrare diversa. Le sorelle le avevano insegnato la disciplina e la compostezza, senza dare nell'occhio ovviamente.
Davanti a lei sfrecciò il cartello stradale con su scritto 'Beacon Hills' e un senso di agitazione le attanagliò lo stomaco. Di nuovo.

"Siamo arrivati" le disse il taxista, così lo pagò e scese dal veicolo.

Si trovava davanti a questa casa, la sua memoria la ricordava più grande.
Si fece coraggio e percorse il vialetto, poi prese un bel respiro e suonò il campanello. Era talmente agitata che dalle mani iniziò a sfuggire dell'energia, di un rosso scarlatto, e strofinò i palmi per mandarla via. Nessuno venne ad aprirle e la ragazza pensò che avesse sbagliato indirizzo, ma guardò lo stesso dalla finestra. No, non c'era nessuno in casa.
Dietro di lei sentì il suono di una bicicletta e un ragazzo smontò da essa. Appena incrociò il suo sguardo un brivido le percorse la spina dorsale.

"Cerchi qualcuno?" le chiese il ragazzo.

"Sì, Melissa McCall" rispose.

"È a lavoro" disse, poi si avvicinò ad Athena e le porse la mano "Scott" si presentò.

La ragazza esitò, ma ricambiò la stretta.

"Athena"

Quel gesto le fece venire i brividi. C'era qualcosa in quel ragazzo che non andava, lo sentiva.

"Dove lavora? Devo parlarle urgentemente" disse cordialmente.

"All'ospedale"

Athena spostò un mano dietro la schiena e cercò di individuare dove fosse l'ospedale, seguendo la scia che Melissa aveva lasciato. Ci mise pochi secondi e una volta trovato, sorrise al ragazzo. Lo ringraziò e si diresse verso il marciapiede, sentendo ancora gli occhi di Scott puntati su di lei.

"Se la senti, puoi dirle che sono passata?" domandò poi.

"Si, certo. Ma pensi di andare in ospedale? È abbastanza lontano da qui"

"Oh no no, sto cercando anche un'altra persona" rispose "a proposito, sai dirmi dove posso trovare lo sceriffo Stilinski?"

"Molto probabilmente sarà nel suo ufficio, alla centrale"

La ragazza lo ringraziò di nuovo e si incamminò sul marciapiede. Usò lo stesso trucchetto di prima e si diresse a passo spedito verso la centrale.

Intanto Scott McCall rientrò a casa, leggermente stordito da quell'incontro. Quando la ragazza gli strinse la mano, avvertì una scarica elettrica per tutto il corpo. Il suo istinto reagì e da una mano spuntarono gli artigli da lupo, in modalità allerta. Non capiva il motivo di tale reazione, riusciva a controllarsi piuttosto bene dopotutto. Inoltre, gli occhi di Athena avevano un qualcosa di familiare, li aveva già visti ma non riusciva a ricordare dove. Preso da questi pensieri, decise di scrivere un messaggio al suo migliore amico Stiles, per raccontargli la cosa strana che li era appena successo. Non ci volle molto perché Stiles rispondesse, anzi, lo chiamò direttamente.

𝚃𝚘𝚘 𝙼𝚊𝚗𝚢 𝚅𝚘𝚒𝚌𝚎𝚜 // 𝐀 𝐓𝐞𝐞𝐧 𝐖𝐨𝐥𝐟 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐲Where stories live. Discover now