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«Tae, non dovresti fumare così tanto» dissi sedendomi accanto a lui, nella terrazza di casa mia

La luna era quasi nascosta da dei nuvoloni, le stelle erano come scomparse in quella nottata gelida e buia.
Questo mi inquietó, ma non ci feci caso.

«Mi rilassa» disse semplicemente, buttando via il fumo.

Non cercó di far contatto visivo e di nuovo, feci finta di non dargli importanza.
C'era qualcosa di strano quella sera, lo sentivo, ma cercai di autoconvincermi che non fosse così.

«Perché, sei stressato?» lo guardai.
Osservai come la pelle ambrata era illuminata dalla leggera luce lunare. Lo sguardo perso nell'orizzonte, le labbra torturate dai denti.

La postura era diversa, era più tesa.

Taehyung non rispose, ma semplicemente si alzó dalla sedia a dondolo e buttó la sigaretta nel posacenere.

«Jungkook» inizió con voce rauca, seria e mi vennero i brividi.
C'era qualcosa dentro me che mi allertava i sensi.

Si abbassó sui talloni davanti a me, appoggiando le sue mani sulle mie cosce coperte da dei pantaloni della tuta e fece un percorso circolare.
Era come una carezza, un gesto di affetto.

«Tutto okay?» provai a chiedere.

Odiavo quando non mi dava la possibilità di capirlo, di aiutarlo.
Anche se magari non avesse voluto parlare, mi sarebbe bastato guardare in quelle due galassie e avrei capito...

Forse per questo non riusciva a guardarmi negli occhi.
Mi stava allontanando?
Cosa c'era di così importante da renderlo così?
Cosa era quella sensazione che provavo in quell'istante?

Gli presi il viso tra le mani e lo alzai dolcemente
Notai come i suoi occhi erano lucidi e spenti.
E quasi mi venne da piangere
Perché lui non si mostrava mai così, se non per qualcosa che lo faceva stare veramente male. Si teneva sempre tutto dentro fino a quando non scoppiava.

Gli accarezzai le guance lentamente e gli sussurrai
«Sai che puoi dirmi tutto, non ti giudicherei mai»

E Taehyung chiuse gli occhi, spingendo la guancia verso la mia mano per cercare calore e supporto.
«Mi dispiace così tanto» pronunció lasciandomi un bacio sul dorso della mano.

A pronunciare quelle parole, la luna venne offuscata dalle nuvole.
E mi sentì come se fossi circondato dal buio assoluto, perché da lui neanche una luce provenne

«C-cosa intendi?»

Taehyung si mise in piedi e mi porse le sue mani, per farmi alzare.
E così feci.

Ci ritrovammo a un respiro di distanza e senza esitazione avvolsi le mie braccia ai suoi fianchi, per farlo avvicinare ancora.
Quella distanza era ancora troppa per me.

Mi prese il volto tra le mani e unì i nostri boccioli rosati per la prima volta, in una danza lenta, calma ma travolgente.
Dove riuscì a trasmettermi tutto l'amore, la paura, l'ansia... L'addio.

Quando ci staccammo per mancanza d'aria, ovvero dopo svariati minuti, non volevo. Avevo bisogno di sentirlo ancora e ancora, non volevo lasciarlo andare.
Soprattutto non dopo questo.

«Cosa intendi Tae?» cerchai di chiedergli di nuovo, nonostante la mia voce fosse rotta. Mi batteva il cuore in una velocità sovrannaturale.

Infondo lo sapevo
L'avevo capito dal bacio
Ma avevo bisogno di una sua conferma, della sua voce.

«Jungkook, ho deciso di andare in America»







_____

Ehiii,
Come state?

Come penso avrete capito, questo è un ricordo
E non sarà l'unico.
I ricordi non saranno in ordine cronologico, vi avverto fin da subito

Secondo voi, per quale motivo Tae ha preso questa scelta? Perché lo ha baciato e poi gli ha rivelato la notizia?
Dai, scrivetemi le vostre teorie, don't be shy~ ksksks

E da questo capitolo inizia tutto-
Spero che possa continuare a piacervi <3

Bye~

ElyTKV

Ghost //Taekook// ✔️Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon