Capitolo otto

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Due settimane dopo

Pov's Eleonora

23.50

Non riuscivo a dormire avevo caldo. Troppo caldo. Come disumano. Sembravo una stella cadente che si stava per schiantare sulla terra.

Pensai a quello che mi aveva detto Caroline.

Pensai e basta per un paio di minuti che sembravano ore.

Guardai il telefono 23.58. Facendo luce col telefono vidi il mio pollice destro. Avevo degli artigli alle mani.

Mi spaventai e mi alzai velocemente dal letto spostando ferocemente le coperte verdi muschio. Corsi in bagno e appoggiai le mani sul lavandino abbassando la testa. Appena la rialzai vidi una ragazza normale con una canotta bianca e dei pantaloncini blu solo con una piccola differenza. Il mio viso. Avevo degli occhi arancioni, quasi gialli, delle piccole basette ai lati del viso di colore biondo scuro. Aprii la bocca come per ruggire ma vidi i denti affilati luccicare alla vista della luna. Girai un po la testa per il torcicollo e sentii la mia colonna vertebrale scricchiolare. Vidi i miei capelli disordinati e spaccai lo specchio con la mano destra. Presi un pezzo di vetro caduto a terra e lo misi sulla mia mano sinistra. La chiusi come in un pugno e vidi il mio stesso sangue uscire dalla mia carne.

Lo feci cadere a terra. Per fortuna che i miei erano via per lavoro. Abbassai la testa e guardai i piedi lasciare una scia di sangue dal bagno fino alla camera. Presi il cellulare e chiamai Calum. Il mio migliore amico.

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Pov's Calum

Sentii il mio cellulare vibrare difianco al mio letto.

Lo presi e vidi il nome "Elly♡ " premetti il verde e parlammo.

C -Cosa vuoi?-.

E -Credo di avere un problema...vieni qui subito-.

C -Cos'hai adesso? L'ultima volta che mi hai chiamato nel cuore della notte e mi hai fatto venire da te di corsa era perché non trovavi più il tuo mascara. Se devi cercare qualcosa guarda sotto il letto-.

E -Niente del genere. Mi sono trasformata come ti avevo detto-.

C -Guarda sotto il...cosa??!!! Arrivo subito- e misi giù.

Misi un paio di jeans blu strappati sulle ginocchia, una maglietta a caso tralaltro verde lime. E le mie Jordan nere e rosse.

Corsi fuori di casa senza preoccuparmo che gli altri 3 si svegliassero. Tanto o staranno sul telefono o il computer oppure non saranno neanche a casa.

Corsi per almeno credo 5 minuti e finalmente arrivai a destinazione.

Girai per la casa e mi aggrappai al ramo dell'albero vicino la finestra di Eleonora. Presi lo slancio e arrivai sul balcone. Bussai e vidi Elly con i capelli in faccia. Mi aprii ed entrai.

Chiusi la finestra. Mi avvicinai e le chiesi.

C -Fammi vedere-.

E -Sono orrenda-.

C -Cosa? Non è possibile-.

Si tolse i capelli da davanti la faccia e vidi il suo viso completamente diverso. Era bellissima lo stesso.

C -Vuoi che ti dica la verità?-.

E -Si e lo so già che sono orrenda non serve che me lo dici-.

C -In verità volevo dire il contrario-.

E -Ma come posso esserlo. Sono un mostro!-.

C -No, non sei un mostro, sei un lupo mannaro come me-.

Ready To Run // Niall Horan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora