Capitolo undici

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Pov's Anna

Avrò una sorella. Ed è bellissima. Mi scese una lacrima dagli occhi ma allo stesso tempo sorrisi calorosamente.

Andai più vicino alla bambina, inginocchiandomi, per arrivare alla sua altezza. Alzai la testa per chiedere a mio papà e a mia mamma di andare, per parlare da sola con Dalia. Che bel nome. L'adoro già.

Volevo farle tante domande.

Così le presi la manina con il suo consenso e la presi un braccio portandola sul divano. Liam mi seguì sorridendo.

I miei genitori sono incredibili, hanno adottato 3 figli. Per me sono degli angeli caduti dal cielo. Non potrò mai ringraziarli abbastanza.

D -Pelchè stai piangendo? -.

Solo da lei mi accorsi che lacrime stavano sgorgando dai miei occhi.

Mise una sua mano sulla mia guancia bagnata e mi asciugò le lacrime.

Mi vennero i brividi lungo la schiena e la inarcai.

Liam mi strofinò la mano su di essa.

Sorrisi per la splendida famiglia che avevo, a differenza della mia naturale che mi sbattè in strada perché ero grossa a 15 anni. L'anno scorso mi recai da loro ed erano ancora in vita avendomi avuta a 18 anni. Quindi gli mostrai come ero diventata e loro davanti alla porta avevano avuto il coraggio di chiedermi di farmi tornare da loro. Come si permettevano che fin da piccola mi avevano chiamato "sei solo uno sbaglio", "sei grossa, sei obesa e noi troppo belli non ti vogliamo" finendo la frase ridendo. Quella era la frase che mi dissero quando ero per terra sul fango,  sotto la pioggia con addosso solo una maglietta leggera e un pantalone, quando mi cacciarono. Senza scarpe. Quella notte non piansi perché non volevo dare loro la soddisfazione. E da quel momento cercai in tutti i modi di diventare bella. Ma i risultati migliori sono venuti quando ho incontrato i miei genitori adottivi. Loro mi volevano bene, anche essendo grossa o imperfetta. Anche Liam me l'aveva detto. "Tu sei perfetta anche con le tue perfezioni ed imperfezioni. E le tue curve". Solo in quel momento mi sono resa conto che almeno una persona in tutta la mia vita mi voleva bene. Ringraziai il cielo per questa opportunità. Che a me non era mai stata data.

Flashback
Stavo dormendo e fuori c'erano i lampi. Avevo 14 anni e mi nascosi sotto le coperte fino alla testa.
Un tuono. Due tuoni. Tre tuoni. Sussultai. Alzai le coperte e vidi tutto appannato. Stavo rischiando di piangere. Ma io non volevo. Mi alzai e andai in camera di Liam. Bussai tre volte. Sentii un mugolio di disapprovazione. Sentii un "avanti" e vidi mio fratello messo a stella sul letto. Come se volesse fare un angelo di neve sulle sue lenzuola.
Alzò il capo verso si me e si mise sugli avambracci per vedermi meglio.
A quel punto parlai.
A -Scusa Liam, ho paura dei tuoni posso dormire con te?-.
In quel momento sentii un tuono e mi guardai in alto a destra e a sinistra. Sussultai. E rischiavo di piangere. Liam venne verso di me e mi abbracciò legando le sue mani alla fine della mia schiena. Io dietro al suo collo. Mi prese come le principesse e mi distese sul letto su un lato. Mi misi su un fianco. E lui dietro. La mia schiena era premuta contro il suo petto tonico. Mi attirò a sé e a quel punto in tutta la mia vita mi sentii protetta veramente. Sorrisi e una lacrima bagnò una mia guancia ma Liam sentii che stavo piangendo. Mi girò faccia a faccia con lui e prese il mio viso tra le sue mani possenti. Asciugò i miei occhi e mi baciò la fronte. Chiusi gli occhi per quei pochi istanti. Lo sentivo vicino al mio cuore.
Un tuono. Tremai. Per una ragazza come me, i temporali non dovrebbero essere paurosi ma cominciai ad averne paura quando mia nonna materna morì per colpa di um temporale.
E quando sento i tuoni vedo ancora lei distesa a terra che mi tiene la mano e mi sussurra all'orecchio "Ti voglio bene più di me stessa. Non piangere a chi ti ha fatto, fa e farà male perché loro vogliono solo quello farti piangere e quando sei debole pugnalarti alle spalle. Non permetterglielo. Mai. Fammi almeno questa promessa. E quando troverai il tuo vero amore con fartelo scappare per nulla al mondo. Non fare come ho fatto io, perché lo rimpiango per tutta la mia vita. Ti voglio bene Anna e promettimi tutto questo".
A -Ti voglio bene anch'io nonna-.
Poi la sua mano non strinse più la mia e smisi di piangere. Mi alzai più forte di prima  fissando davanti a me e poi la luna, infine le nuvole che stavano piangendo.
Vidi i medici arrivare, gli spiegai tutto e me ne andai a casa a dormire. Ero impassibile. Ma da quella notte iniziai a fare incubi e ad avere paura del temporale.
Ora io sono forte grazie a mia nonna e non potrei chiedere di meglio.
Piegai le gambe e mi misi più rannicchiata su Liam. Lui mi strinse e misi la mia testa sull' incavo del suo collo.
Infine lui prese una mia mano e intrecciò le nostre dita. E quella notte sognai cose belle. Solo cose belle. Io lo sapevo che lo aveva fatto apposta, dato il suo potere ma a quel punto non mi importava. Sapevo che mi voleva bene e mi strinsi più forte a lui. Non smettendo mai di ridere e la mattina dopo mi ritrovai col sorriso e Liam davanti a me che sfoggiava il suo sorriso migliore. E dopo non pensai a tutto quello che mi aveva fatto Alex solo il giorno prima".

Abbracciai forte Dalia che era sulle mie gambe scoperte. Misi le mie braccia attorno al suo piccolo e fragile bacino. E lei sul mio collo. Mi sentivo già in dovere di proteggerla.

Era bellissima. Avevo sempre sognato una sorellina da proteggere.

Sentii che anche lei stava piangendo quindi ritornammo nelle posizioni di prima e raccolsi le lacrime uscite da quelle due pozze di ghiaccio,  come se i suoi occhi si stessero sciogliendo al mio contatto, e le cancellai dall'esistenza.

-Spazio Autrice
Scusate se non ho aggiornato prima ma ho deciso che i capitoli saranno leggermente più corti , per "assaporare" meglio la storia con tutti i colpi di scena e visto che ho pochissimo tempo libero è anche meglio per me e per voi. Così faccio anche prima, dato che scrivo col telefono.
Ed è un'impresa. Comunque vi dico che aggiornerò almeno una volta alla settimana.
A presto
Anna♥-.

Ready To Run // Niall Horan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora