Capitolo ventidue

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Pov's Anna

Entrammo in casa con una manina di Dalia a testa e nell'altra avevamo le borse con valigie. Mi meravigliai di quello che i miei occhi videro. Era bellissima. Proprio come da piccola sognavo la mia prima casa con la mia famiglia. Anche se non è proprio famiglia ma a me va bene lo stesso.
Dalia spalancò la bocca ma io e Niall con l'indice la chiudemmo assieme.
Era tutta siu colori del bianco, bordeaux ed oro. Amavo tantissimo i miei genitori per quello che avevano fatto per noi. Il divano era bianco in pelle ed era enorme. Lasciai la mano della piccola ed attraversai il piccolo corridoio e mi ritrovai in cucina. Mi guardai attorno e vidi dei miei disegni e frasi, come dicevo io poetiche, che avevo scritto anni prima. Mi misi la mano davanti alla bocca e mi appoggiai al muro. Avevo gli occhi lucidi ma le lacrime non scendevano. Quasi come sempre. Mi feci forza ed andai a leggere quello che avevo prodotto anni prima.

"Devi morire un paio di volte prima di vivere davvero".

"I tuoi occhi sono come il ghiaccio in primavera, ai primi caldi si sciolgono".

"Non scordare mai le persone che ti hanno fatto sorridere, che ci sono state nei momenti difficili, ascolta il cuore e non con la mente. Il bene nascr dal dolore. L'amore naace dall'odio".

"Puoi cercare in tutti i modi di dimenticare una persona, ma se la amavi davvero vivrai sempre col suo ricordo".

"Nascondi ciò che provi, rimani fredda, non mollare, non mostrarti debole, distrutta, perché è tutto quello che vogliono i tuoi nemici: il momento giusto per pugnalarti e farti crollare".

"Forse hanno fatto avuto ragione a mettere l'amore nei libri. Forse non potrebbe vivere in nessun altro luogo".

"Ci innamoriamo di chi ci guarda dentro e non si spaventa".

Non credevo possibile che avessero fatto tutto per noi e avessero tenuto tutto. Mi avvicinai ad un altro quadro e vidi un mio disegno in bianco e nero.
Un occhio in sequenza che scoppiava a piangere. Mi ricordo che l'avevo disegnato dopo quella notte.
Mi girai e vidi Niall appostato sulla porta con Dalia in braccio. Sorrisi a quella scena dolce. Sembrava un film ma sappiamo tutti che la vita non è un film. Presi la piccola in braccio e lei stava sorridendo assiem a me. La attirai di più a me e lei mise la sua testa nell incavo del mio collo e potei sentire il suo respiro tranquillo a differenza del mio che cercava di calmarsi. Niall ci abbracciò entrambe e stemmo in quella posizione per un paio di minuti finché sentii che Dalia si stava succhiando il pollice e si era addormentata. Era dolcissima. Non potevo chiedere di meglio. Presi una valigia in mano e una borsa me la misi in spalla mentre dietro Niall prendeva le die valigie rimaste: quella mia e sua. Salimmo le scale e vidi un corridoio buio. Cercai l'interruttore e appena lo trovai schiacciai per farlo accendere. Si accesero tanti lampadari di cristallo appesi al soffitto. Mio dio quanto cazzo erano costati!? Comunque tralasciando questo vidi 4 stanze. Entrammo in una e vidi che c'era una culla ed un lettino per bambini affianco, proprio nell'angolo. Era tutto bellissimo con i colori del giallo e verde. La adoravo. Misi Dalia nella culla visto che ci stava e la lasciai lì a dormire in pace.
Uscimmo da quella stanza e guardammo le altre. In quella affianco alla prima c'era un grande bagno sui colori dell'azzurro e il bianco panna.
C'erano una doccia per 2 persone tutta con interruttori touch. Mi meravigliai. Ma quanto ricchi sono i miei? Ho capito che eravamo sopra alla norma se si voleva contare il denaro ma non credevo così porca miseria?! Mi avevano sempre detto di non immischiarmi negli stipendi dei miei e io non mi immischiavo mai. Apparte questo. Si trovavano una vasca da bagno bianca attaccata al muro, due lavandini in in pietra azzurra e verde con piccole pietre che luccicavano alla luce.
Presi la mano del mio ragazzo e però lui mi prese da dietro attirandomi a se. I nostri bacini erano attaccati. Mise la testa sulla mia spalla sinistra e attraverso lo specchio potevo vedere che stava sorridendo mordendosi il labbro inferiore. Misi le mie mano sulle sue racchiudendole in una morsa ferrea. Iniziò a baciarmi il collo e io girai la testa per facilitargli il lavoro. Si mise a succhiare una parte di pelle per poi leccarla e soffirci sopra. Avevo i brividi, stavo gemendo e sospirando. Chiusi gli occhi e il piacere che stavo provando allo stomaco si stava dirigendo in basso.
Alzai le braccia e le allacciai dietro al suo collo. Essendo vicini potei sentire la sua evidente erezione sbattere sul mio sedere. Lì in quel momento diventai rossissima aprendo gli occhi.
Niall iniziò a dondolare a sinistra e a destra. Poi lo sentii parlare in difficoltà.
N -Anna...m-ma quando abb-abbiamo fatto l'amore l-la prima volta e-eri v-vergine?-.
Ripensai a quella notte passata con lui a casa mia sorridendo come un ebete.
Ma a quello portò ad un altro ricordo rimosso da tempo. Beh, mi ricordai di quando ero stata violentata.
Chiusi gli occhi un attimo per non mostrarmi debole perché è quello che voleva quel mostro.
Mi incazzai subito mostrando allo specchio o miei occhi colorati di giallo e rosso. Volevo gridare ma per non spaventare o fare del male a Niall mi contenni e mi rilassai sotto al suo tocco.
N -Anna, allora?-mi chiese dolcemente.
A -Niall, ehm no-.
Mi girai verso di lui e misi le mie braccia allacciate al suo collo e lui sui miei fianchi.
Eravamo cosi vicini che le nostre fronti si toccarono. Gli sfiorai le labbra con le mie sospirando aria calda sulle sue. Mi morsicai il labbro inferiore e lui sorrise.
N -Sei bellissima quando sei in imbarazzo- chiedendomelo sorridendo.
A -Tu sei sempre bello. E c'è molta differenza-risposi io molto lentamente e piano, quasi sussurrato.
Vidi che fece una smorfia ma per non farlo parlare mi intromisi io.
A -Comunque perché quella domanda?-cercando di deviare il discorso.
N -Perché tuo fratello mi ha detto che non avevi mai avuto ragazzi, ma quando l'abbiamo fatto non è uscito sangue-.
A -Oh, non ci avevo pensato, scusa-.
N -Non ti preoccupare ma vorresti dirmi con chi l'hai persa? C'è solo se posso...-chiese dolcemente.
A -Niall, vedi...-non sapendo come cominciare lo portai in un'altra stanza. La nostra evidentemente dal letto matrimoniale bellissimo.
Sui colori della foresta buia- ci sedemmo e gli raccontai una cosa che neanche Liam sapeva, altrimenti sapevo che lui essendo molto protettivo avrebbe fatto molti casini in giro-io quando avevo 13 anni sono stata stuprata dal mio ex migliore amico-.
Lui aprii di scatto gli occhi e mi abbracciò fortissimo. Mi baciò la tempia e a quel punto credetti veramente che la mia vita, dopo aver sofferto tanto, mi stava regalando un tesoro più grande di me.
N -Oh mio dio. A 13 anni? Ma come fai ad andare avanti sempre col sorriso? Come fai a sopportare tutto? Come puoi? Io avrei già provato ad uccidermi. Già i tuoi veri genitori di merda che posso dire anche figli di puttana ti hanno abbandonato ed in più questo? Dal tuo migliore amico pure? Dimmi chi è!-.
A -Niall non preoccuparti sto bene ho solo una cicatrice che mi ha lasciato ma sto bene. E comunque Liam mi ha detto che la rivisto poco tempo fa- non feci in tempo a finire che mi baciò facendomi cadere di schiena sul materasso morbido.
Solo allora capii una cosa.
A -Niall aspetta ma Allison e Calum tu li hai visti morire davanti a te, giusto?-.
N -Si ma cosa centra? Per favore fa ancora male...-.
A -Lo so ma è una cosa importantissima. Io quando mi sono svegliata con Harry affianco quella mattina nella mia mente ho visto un filmino indelebile della vicenda in cui Allison e Calum venivano uccisi. Ma poi avevo visto la stessa cosa con Liam ed Eleonora ma loro non sono morti!!!-.
N -Davvero? Anch'io su Liam ed Eleonora! Ma Allison e Calum no perché c'ero anch'io-.
A -Si lo so, ti ho visto-.
D -Anna, Niall gualdate chi c'è?-.
Mi girai verso la piccola in braccio a qualcuno e vidi che era Calum.
Oh mio dio! Non ci credo.
Poi vidi arrivare Allison da dietro.
Stavano sgorgando lacrime di gioia dai miei occhi. Corsi verso di loro e li abbracciai fortissimo. Ora sentivo che una parte di me, che da poco se ne era andata via, stava nascendo di nuovo.

Ready To Run // Niall Horan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora