Ritorno ad Hogwarts.

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"Buongiorno piccola" 
Quando Alexandra si svegliò, Fred le stava accarezzando i capelli. Sorrise, notando che anche lui era sveglio da poco. 
"George è tornato?" Alexandra sapeva già la risposta. Aveva capito che non era una coincidenza che George avesse deciso di passare la notte fuori nel momento in cui Fred aveva letto il biglietto in cucina la sera prima. 
"Non ancora" disse Fred, lasciandole un bacio sulle labbra. "ma dovremmo prepararci, il negozio non si apre da solo"
"Decisamente no" convenne Alex, sorridendo. 


Le ultime settimane di vacanza passarono più velocemente del previsto. Voldemort e i suoi seguaci seminavano il terrore tra tutte le famiglie di maghi. Storie di scomparse, strani incidenti e anche morti ormai apparivano quasi ogni giorno sul Profeta. Diagon Alley non pullulava più di giovani maghi e streghe entusiasti all'idea di iniziare un nuovo anno ad Hogwarts. Anzi. La maggior parte dei negozi, incluso quello di Ollivander -che rientrava nella lista di persone scomparse-, da cui tutti gli studenti di Hogwarts compravano la loro bacchetta da secoli, avevano chiuso i battenti. La gente aveva paura. Le strade erano deserte.
Diagon Alley era cambiata. Le colorate, scintillanti vetrine stracolme di libri di magia, ingredienti di pozioni e paioli erano sparite, interamente coperte da grandi cartelloni del Ministero della Magia. La maggior parte dei cupi annunci erano ingrandimenti delle istruzioni del Ministero distribuite nel corso dell'estate, ma altri recavano foto in bianco e nero di pericolosi Mangiamorte ricercati. Alcune vetrine erano sprangate, comprese quelle della gelateria di Florian Fortebraccio. D'altro canto, lungo la strada era sorto un certo numero di banchetti dall'aria squallida che vendevano amuleti contro lupi mannari e dissennatori.
Le sole persone che si aggiravano a Diagon Alley se ne andavano in giro con aria ansiosa, badando bene a sbrigare i loro affari in fretta. Nessuno si fermava a chiacchierare. 


L'unico sprazzo di gioia in tutto quel tetro scenario di angoscia e terrore, era il negozio dei Tiri Vispi Weasley. In contrasto con le squallide facciate dei negozi soffocate dai manifesti, le vetrine di Fred e George colpivano come uno spettacolo di fuochi d'artificio. Le persone entravano lì e riuscivano a sorridere. Solo i gemelli Weasley potevano avere un tale dono. Essendo l'ultima settimana di vacanze, i due erano più impegnati che mai: arrivavano ragazzini in continuazione e dovevano stare attenti che nessuno rubasse niente, che non mancassero rifornimenti di Merendine Marinare e che tutto andasse per il meglio. 
Alexandra, stanca di stare in casa e con nessuna voglia di essere di intralcio a Fred e George nel negozio, passava la maggior parte del suo tempo al Paiolo Magico. Lì, Sebastian, aveva deciso di passare gli ultimi giorni di vacanza per poi prendere l'Hogwarts Express con sua sorella. 
Così, i due fratelli, avevano avuto il tempo di scambiarsi tutte le novità: Sebastian le aveva raccontato un po' di Ted, Andromeda e Dora, ma era Alex a parlare per la maggior parte del tempo. Gli aveva detto della visita alla Tana, di ciò che Harry aveva scoperto, di ciò che Fred aveva detto a sua madre. Non gli aveva detto, e mai lo avrebbe fatto, delle lezioni prese da Bellatrix Lestrange. Lei e Sebastian non avevano segreti, ma sentiva che quella era una cosa che Sebastian non doveva sapere. Gli aveva raccontato della cena romantica con Fred (lì Sebastian aveva detto di dover fare quattro chiacchiere con il rosso). E, soprattutto, gli aveva detto di essere stata spostata a Serpeverde. Sebastian confermò la sua ipotesi: anche lui era stato spostato a Tassorosso. Quindi entrambi erano stati spostati nella Casa in cui il Cappello Parlante voleva metterli fin dall'inizio. Ma perché? E soprattutto, come aveva fatto Silente a saperlo? 


Le risposte arrivarono presto. Il 1 Settembre arrivò in fretta. Alexandra salutò a malincuore Fred e George, con la promessa di mandar loro delle lettere, e con il suo gemello si recò alla stazione di King's Cross per prendere l'Hogwarts Express alle 11. Sul binario 9¾ si affollavano le famiglie degli studenti intente a salutare i propri figli. Alexandra e Sebastian, essendo soli, non indugiarono più del dovuto sul binario e subito salirono sul treno. Era ancora pressoché vuoto, quindi i gemelli trovarono subito uno scompartimento vuoto in cui sistemarsi. Issarono i bauli nella rete portabagagli e si accomodarono sui morbidi sedili del treno. Dal binario veniva un gran baccano causato dall'accumulo di voci di genitori che facevano raccomandazioni ai figli e  ragazzi che salutavano i propri amici. Alex riconobbe Harry Potter e la famiglia Weasley e si allontanò dal finestrino, invitando Sebastian a fare lo stesso. Non aveva alcuna voglia di parlare con lui o con i suoi amici. Non aveva alcuna voglia, soprattutto, di scoprire la loro reazione quando avrebbero scoperto che sarebbe  andata a Serpeverde. Alexandra trasse un altro vantaggio dall'allontanarsi dal finestrino: non vedeva più il suo riflesso. Negli ultimi mesi si era abituata ad andare in giro con i suoi colori più chiari. Ma il ritorno ad Hogwarts implicava il ritorno ai colori scuri. Soprattutto ora che sarebbe stata a Serpeverde, sarebbe stato impossibile non notare la somiglianza con Draco Malfoy. Non poteva correre un rischio simile. Però, avendo passato l'estate a prendere lezioni da sua madre, odiava vedersi con i suoi capelli e i suoi occhi scuri. Era una cosa a cui, purtroppo, era condannata. Avrebbe solo dovuto farci di nuovo l'abitudine. 

The dark side 2. //Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora