Capitolo 14 - Litigi e perdoni

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Sora's POV

Mi riuscii ad alzare solo quando Sasha uscì dalla stanza, ed avevo accanto a me Yumi con un qualcosa da bere per rimettermi in forze. Stavo pensando all'accaduto. Perché se n'erano fregati? Ero distrutta anche emotivamente, il che non era da me.

Il giorno seguente andammo a scuola separatamente. Io uscii di casa per prima e quando arrivai in classe notai subito di non essere l'unica...

-Daniele!- gli corsi incontro e lo abbracciai. Era un mio carissimo amico d'infanzia, nonché prima cotta. Lui ricambiò la stretta. Ero felicissima perché mi era mancato parecchio quel ragazzo.

-Sora! L'ho sempre detto che eri un angelo. Come va?- io arrossii a quelle parole... in fondo provavo ancora qualche cosa per lui...

Cominciammo a parlare del più e del meno, delle novità e chi più ne ha più ne metta. Si vedeva che ci eravamo mancati tutti e due, anche se io negli ultimi tempi mi ci ero abituata e avevo un gran da fare.

Pian piano cominciarono ad arrivare i nostri compagni di classe.

Le lezioni iniziarono poco dopo, e stranamente Yumi non si sedette accanto a me. Preferì invece sedersi assieme a Nana, dall'altra parte dell'aula. Sasha si teneva a distanza, ma ogni tanto mi lanciava delle veloci occhiate torve. Cosa gli avevo fatto? Finii quindi per avere come vicino di banco Daniele.

Le lezioni passarono veloci tra chiacchiere sottovoce, esercizi di magia nei quali anche Daniele riusciva benissimo, ed evitando gli sguardi colmi di disprezzo da parte di quelli che sarebbero dovuti essere i miei coinquilini.

Finalmente suonò la campanella che segnava la fine di quella interminabile giornata.

-Vuoi che ti accompagni?- mi chiese gentilmente Dani.

-No, lei viene con me. Sai com'è, viviamo assieme- rispose al posto mio Sasha tirandomi con forza il braccio sinistro. La sua pelle era caldissima.

-E chi saresti tu per decidere al posto mio? A proposito: appena torniamo a casa faremo un bel discorsetto. Ti consiglio di prepararne uno; se sbagli: sei fuori- dissi adirata. Mi lasciò andare. Vidi i due ragazzi fissarsi con odio. Notai che erano completamente diversi, sia fisicamente che caratterialmente, ma se avessi dovuto scegliere, senza tener conto degli ultimi atteggiamenti di Sasha, non avrei saputo dire con certezza chi fosse meglio.

Dopo qualche istante che parve un'eternità, Aleksandr se ne andò, mentre io e Dani lo seguimmo dieci minuti dopo.

Fu molto gentile da parte sua disturbarsi tanto per me, che lo avevo lasciato (ero stata io a decidere di rompere quando eravamo fidanzati) senza spiegazioni, anche se avevamo chiarito dopo, beh, esattamente un anno intero...!

Entrai in casa senza salutare, dicendo solamente "dopo ne parliamo" e mi diressi in camera mia. Mi preparai per andare a fare un bagno rilassante, ma prima cercai una foto  che ritraesse me e il ragazzo dagli occhi castani. La trovai facilmente. Era un po' rovinata ma si leggeva bene la scritta "19 ottobre 2012... Grazie di esistere!". Quella dedica fu il mio regalo di compleanno... per lui.

Andai in bagno e chiusi a chiave la porta. Senza rendermene conto delle grandi lacrime avevano cominciato a solcarmi le guance. Perché doveva fare così male?
Ciao a tutti! Spero vi sia piaciuto il capitolo, e noto con mio grande piacere che questa storia sta piacendo abbastanza. Vi ringrazio infinitamente per le views e i voti e ne approfitto per dire che siete voi la mia motivazione per continuare a scrivere. Se avete consigli da darmi o semplicemente esprimere un opinione fatelo pure, sia nei commenti che per messaggio. Detto questo vi saluto. Oyasumi nasai! 

Enjeru (Angelo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora