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Non so se conoscete quell'emozione che viene dopo l'ansia e la tristezza.
Come un arcobaleno nasce dopo la tempesta, quest'emozione nasce in te e ti dà i brividi, ma poi ti rilassa e non riesci a pensare ad altro che alla felicità.
Esatto, quest'emozione è qua con me mentre io Noah e Grace siamo al tavolo a cenare.
"È buona?" chiedo a Grace e al nostro ospite, indicando la pasta che stavamo mangiando.
"Mmmh, si dai" mi risponde Grace ridendo.

Sono quasi le otto.
La porta si apre, come ogni sera, e mia madre entra in casa. Mia mamma è una donna alta e magra, con i capelli castani come i miei, però lei ha gli occhi marroni, mentre io li ho verdi come li aveva mio padre. Onestamente la mia mamma è veramente bella, ma dalla morte di mio padre, quella bellezza un po'è sparita, perché il suo tratto più bello era il suo dolce sorriso.
Mia madre entra in cucina con un'aria affaticata e appoggia la borsa sul mobile della cucina.
"Ciao mamma!" esclama Grace.
Vedo Noah un po'agitato, allora gli fermo il piede che stava battendo freneticamente sul pavimento.
"Ciao tesoro" risponde mia madre alzando lo sguardo, quando vede me e Noah e rimane un po'perplessa.
"Mamma, lui è Noah" dico dopo essermi schiarita la voce ed essermi alzata dalla sedia.
"Piacere di conoscerla signora Miller" aggiunge Noah, alzandosi anche lui.
"Ah ma che bella sorpresa! Finalmente Jade ha trovato un ragazzo" risponde mia madre "Piacere mio Noah, non ti ho mai visto in giro"
"Mi sono trasferito qua da poco, vivo al numero 43"
"Ah ma che bello allora sei il nostro nuovo vicino!"
Io e Noah sorridiamo, sapete no, quei sorrisi forzati da imbarazzo.

"Qua sei sempre il benvenuto Noah, anche se io non sono mai a casa purtroppo" aggiunge mia madre mangiando la pasta che le avevo lasciato.
"Bene mamma allora Noah si ferma a dormire da noi, va bene?" aggiungo io.
"Certamente, ma mi raccomando..." mi risponde mia madre.
"Mamma!" le rispondo io infastidita.
"Stia tranquilla signora" risponde Noah gentilmente.

Io e Noah saliamo le scale.
"Vuoi una maglietta pulita?" gli dico io una volta entrati in camera mia.
Sì, quella camera dove non faccio entrare nessuno. Non mi infastidisce la presenza di Schnapp.
"Sì grazie" mi risponde Noah.
Tiro fuori una mia maglietta molto grande, una di quelle magliette larghe che non metti mai per uscire. A Noah dovrebbe andare bene. È una maglietta degli AC/DC e conoscendo Noah, dovrebbe piacergli.
Noah si toglie la maglietta e la felpa mentre è seduto davanti a me, sul letto.
Rimanendo a petto nudo, mi chiede:
"Queste dove le appoggio?"
"Eh... Cosa... La felpa?" gli rispondo io sempre persa nei miei sogni.
"Jade!" mi dice Noah con tono da smettila e ascoltami.
"EH, SÌ, EHM METTILE PURE LÌ" gli rispondo ora in preda al panico, indicando una sedia.

Schnapp appoggia le sue cose e torna da me.
Si mette la maglietta e ridendo dice:
"È finito lo "spettacolo" per oggi".
"Ma che spettacol- Ahh, no ma..." gli rispondo io in imbarazzo.
Noah ride. Ah che bella risata.
Rido anche io, la sua risata è troppo contagiosa.
Mentre ridiamo, vedo Noah guardarmi negli occhi, il contatto visivo più bello che abbia mai avuto.
Ci baciamo dolcemente, come sempre. Le farfalle, ovviamente mi avvolgono.

"Noah" dico io ad un certo punto.
"Sì?" mi risponde lui.
"Sei strano forte, devo ammetterlo, ma anche io sono strana, ed è per questo che ti amo, è per questo che vicino a te ho le farfalle, è per questo che la notte penso a te e mi addormento tardi" dico arrossendo.
Noah arrossisce, cavolo se arrossisce. Non l'ho mai visto così rosso in vita mia.
"Ti amo troppo, Jade Miller" dice ad un certo punto.
Mentre siamo seduti sul letto, mi mette le mani intorno alla vita e io intorno al suo collo, ed iniziamo a baciarci di nuovo, un bacio così lungo e pieno di emozioni che non si può descrivere. Cadiamo sul letto e ci stendiamo con le teste sul cuscino, finché io non mi addormento abbracciata a lui, aggrappata a quelle braccia che ti fanno sentire protetta.

È perfetto...

Continua...

𝐩𝐬𝐲𝐜𝐡𝐨𝐩𝐚𝐭𝐡 [𝐧𝐨𝐚𝐡 𝐬𝐜𝐡𝐧𝐚𝐩𝐩]Where stories live. Discover now