Capitolo 10: Ti amo!

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Louis era sconvolto. Un mandato d'arresto solo perché lui non era tornato? Assurdo! Doveva risolvere questo casino.
-Devo tornare in città- annunciò.
Harry lo guardò e i suoi occhi si spensero nuovamente. Tutta la felicità che con tanta fatica Louis aveva riacceso era sparita.
Il giornalista gli si avvicinò, gli prese le mani per poi lasciargli un dolce bacio all'angolo della bocca.
-Sistemeró le cose e tornerò da te, te lo prometto- lo rassicurò.
-Saró qui ad aspettarti- sussurrò il CEO. Appoggiò la fronte sulla sua e chiuse gli occhi. Sapeva che Louis se ne sarebbe andato prima o poi e sapeva che molto probabilmente non sarebbe più tornato così voleva un ultimo momento felice prima di sprofondare di nuovo nella solitudine.
-Ora va- disse riaprendo gli occhi e facendo incrociare i loro sguardi.

Verde nel blu e blu nel verde.

Louis annuì per poi tornare dentro. Senza perdere tempo e senza cambiarsi si precipitò fuori dalla villa.
Dal balcone Harry, Liam, Zayn e Niall lo osservavano allontanarsi.
-Louis tornerà vero?- chiese Niall abbracciando il busto del CEO.
Harry non disse nulla, sospirò per poi accarezzargli i capelli. L'ultima volta che lo aveva fatto Niall era ancora un bambino e un giovane Harry lo aveva appena accolto in casa. Il biondo allora capì che il giornalista non sarebbe più tornato e cominciò a singhiozzare.
-Non fare così Ní- gli disse Zayn portandolo tra le sue braccia.
Il moro guardò Liam cercando aiuto per calmarlo.
-Vieni andiamo a prendere della cioccolata calda- il biondo annuì e i tre rientrarono.
Harry rimase fuori a guardare l'orizzonte. Nonostante il freddo non si mosse. La sua unica fonte di calore se n'era andata per sempre.

Nel frattempo Louis era riuscito a trovare la sua macchina e a farla partire. Raggiunse di fretta la città andando poi alla redazione dove lavorava. Appena svoltò l'angolo vide che l'edificio era circondato da giornalisti e fotografi di altre testate giornalistiche. Dopo aver parcheggiato scese dall'auto e venne subito assalito da mille domande e flash delle macchine fotografiche.
-Sei stato rapito?
-Ti ha fatto del male?
-Ti ha costretto lui ad indossare quel vestito?
-Ti teneva rinchiuso in una cella?
La folla continuava ad accerchiarlo chiedendo risposte ma lui rimase in silenzio. Si spinse fino all'ingresso e finalmente riuscì ad entrare nell'edificio.
-Louis! Sei salvo!- disse il suo capo, Mr. Mitchell, andandogli in contro
-Deve fermare tutto questo! - lo supplicò il castano.
-Ma ti ha rapito!- obbiettò il suo capo.
-Si, cioè no... è complicato ma lui è buono!- quel che era successo era difficile da spiegare e non aveva tempo, doveva far in modo di mettere a tacere tutti i rumor su Harry.
-Ma è troppo tardi, la polizia è già alla villa- gli spiegò Mr. Mitchell.
Il giornalista sgranò gli occhi inorridito.
-No!- urlò per poi correre fuori.
La folla era sparita, erano tutti andati ad assistere all'arresto!
Salì velocemente in macchina e durante tutto il tragitto sperava che il CEO e i ragazzi stessero bene.
Arrivò alla villa che era stata assediata dalle pattuglie della polizia.
Gli agenti avevano sfondato il cancello principale e stavano avanzando con le pistole chiedendo ad Harry di consegnarsi.

Il CEO li guardava dalla finestra del suo studio. Aveva già mandato via tutto il personale compresi Liam, Zayn e Niall. Era rimasto solo in attesa della sua cattura. Fece vagare lo sguardo tra tutte quelle persone che lo giudicavano senza pietà finché non gli ricadde su una figura. Una persona che credeva non sarebbe più tornata, la sua fonte di calore. Louis era lì, si era fatto strada in mezzo alla folla e cercava di superare degli agenti che lo trattenevano. Con il cuore che gli batteva a mille Harry uscì dalla stanza. Corse per i corridoi e scese le scale fino ad arrivare alla porta principale. L'aprì e appena mise piede fuori i poliziotti lo circondarono.
-Lei è in arresto!- disse uno di loro avvicinandosi con le manette.
-No, fermi!- gridò dall'altra parte Louis. Il ragazzo spinse via l'uomo che lo tratteneva e iniziò a correre verso il CEO. Harry fece un passo verso di lui ma un agente gli intimò di fermarsi.
-Se fa un altro passo le sparo!- il riccio non lo ascoltò e fece un altro passo. Nell'aria si infranse il rumore dello sparo e poi un tonfo.

-No,no,no,no- ripeté Louis buttandosi in ginocchio accanto a lui.
-Era disarmato, non doveva sparagli!- urlò contro l'agente.
-Io...- iniziò l'uomo ma il giornalista lo interruppe.
-Chiami un'ambulanza!- gli ordinò per poi concentrarsi su Harry.
Delicatamente gli appoggiò la testa sulle sue gambe e gli spostò dei ricci dalla fronte sudata.
-Resisti ok?- sussurrò accarezzandogli il viso. Il CEO aveva il respiro affannato e voleva solo chiudere gli occhi ma prima doveva confessare una cosa.
-Louis...io...io ti...amo...- mormorò.
A quelle parole il ragazzo non riuscì più a trattenere le lacrime.
-Ti amo anche io- gli rispose per poi appoggiare le labbra sulle sue in un bacio amaro.
Harry sorrise e chiuse lentamente gli occhi lasciandosi finalmente andare all'oscurità.
-HARRY NO!

N.A.

Ciao a tutti! Ecco a voi l'ultimo capitolo di questa Fanfiction, spero vi piaccia! Mi ci è voluto molto a causa di un problema di famiglia molto grave ma ora è tutto risolto. Come al solito lasciate un commento e una stellina, baci la vostra Vee😘

P.s. non disperatevi per il finale c'è ancora l'epilogo!

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⏰ Last updated: Nov 29, 2021 ⏰

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Beastly - Larry StylinsonWhere stories live. Discover now