Ristoro

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Sono nuovamente nella camera nella quale mi ero svegliata, Elisabeth è nella stanza accanto a prepararmi un bel bagno caldo. Se faccio un piccolo calcolo, guardando il vestiario e i modi di fare, in questi anni i bagni li avevano solo i più ricchi. Quindi... attualmente, faccio parte di una famiglia alquanto nobile. Oh ma cosa dico?! Non so come uscire da questo casino e non so nemmeno come ci sono entrata! Possibile che sia davvero solo un sogno? Che io debba solo aspettare di risvegliarmi? Così, di punto in bianco. Alzo le spalle e sospiro, se è così aspetterò. Non è che abbia chissà quante altre soluzioni e credo anche di aver dato abbastanza scandalo in questo posto.

Ne approfitto per guardarmi intorno, prima non avevo avuto modo di farlo. La mia stanza è almeno il doppio della mia vera camera, un letto matrimoniale è presente al centro di essa. È stato rifatto ed è completamente in ordine, le coperte sono di un color rosa cipria, così come le tende che coprono la finestra dalla quale mi ero affacciata quella mattina. La finestra ha due ante a croce dorate e il vetro è dei più lucidi e puliti, di fronte ad essa è presente un piccolo tavolino su cui sono poggiati dei libri e un piccolo specchio completamente bianco con rifiniture dorate e una rosa disegnata sul retro. Il tavolino è marroncino e richiama lo stesso colore delle due poltrone presenti ai suoi lati, sono grandi e con doppi e grossi braccioli, anch'esse con rifiniture dorate.

Accanto al letto, su ambo i lati, ci sono due comodini color crema con un simbolo leggermente più scuro posto su entrambi. Hanno un doppio cassetto di cui non so minimamente cosa contenga. Di fronte al letto c'è una grandissima specchiera, sul mobile ci sono vari tipi di profumi, trucchi e molti portagioie. Mi avvicino e riesco a specchiarmi vedendo come ero uscita da quella abitazione, arrossisco leggermente... che vergogna. L'armadio è enorme ed è posto accanto all'entrata, ha tre ante e non vedo l'ora di aprirlo. Sul pavimento è presente un grande tappeto dello stesso colore di tutto l'arredamento. Sento bene quanto è morbido, visto che mia cugina mi ha proibito di indossare qualsiasi cosa fin quando non mi fossi lavata per bene. Sul soffitto è presente lo stesso lampadario che mi è parso di vedere nel salotto, ricolmo di cristalli e luci.

"Zelja, vieni, il bagno è pronto!"

La sento chiamarmi e vado verso il bagno, entro nella stanza e fisso lo stesso lampadario che ho lasciato poco prima. Abbasso lo sguardo vedendo ciò che mi circonda: il lavabo a colonna è in acciaio smaltato, come penso lo sia ogni sanitario presente in questa stanza. Uno specchio quadrato è proprio sopra di esso e ai lati del lavabo ci sono molte fragranze da utilizzare per un caldo bagno. Il water è la cosa più classica che ho visto fino a questo momento. Mentre la vasca è molto più lavorata, ha una forma sinuosa, bordi importanti e sontuosi piedi a zampa di leone realizzati in alluminio o in ottone, non ne sono molto sicura. Riesco a notare anche un semplice e piccolo bidet, wow, okay... forse non siamo così indietro come pensavo. Meglio, sarebbe stato un piccolo problema abituarmi alla sua assenza.

"Su, spogliati e immergiti."

Mi da le spalle, io faccio come mi dice e mi immergo nella calda acqua. Subito il calore riesce a rilassarmi. "Grazie Eli." Le sorrido.

"Mi ringrazierai dopo." Mi si avvicina, prende una specie di anfora e mi butta l'acqua al suo interno dritta sulla mia chioma. Butto all'indietro con le mani i capelli caduti sul viso. "Spero che il bagno ti rilassi. Ho utilizzato qualche fiore di melissa che aiuta a rilassare la mente, arricchendolo con due gocce di infuso di lavanda."

Le sorrido e passo l'acqua sul mio corpo, non mi vergogno affatto di essere completamente nuda insieme a lei. Anche se in un sogno è pur sempre mia cugina e con lei ci sono cresciuta, non è sicuramente la prima volta che facciamo un bagno insieme. "Credo di aver fatto un disastro, non è vero?"

"Credi? Oh, cugina, lo hai fatto eccome." Dice mentre si occupa di insaponare e sciacquare la mia folta chioma. "Sapevo che avessi un animo un po' ribelle, ma mai mi sarei aspettata di vederti quasi nuda fra le strade della città."

Vivere in un sognoWhere stories live. Discover now